Reddito di cittadinanza aprile 2021: calendario dei pagamenti e rinnovo domanda

Elena Bucci 01/04/21
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Nuovi pagamenti in arrivo nel mese di aprile 2021 con il Reddito di cittadinanza per chi ne ha fatto richiesta presentando il proprio ISEE. Grazie all’entrata in vigore del Decreto Sostegni lo scorso 22 marzo il sussidio di cittadinanza è stato rifinanziato attraverso lo stanziamento di 1 miliardo di euro. Dunque anche per questo mese coloro che abbiano fatto richiesta di riceverlo prima di aprile 2021  potranno beneficiare del Reddito di cittadinanza.

Reddito di cittadinanza 2021: rifinanziato nel Decreto Sostegni

Vediamo ora le nuove date di pagamento del Rdc 2021, le eventuali sospensioni di erogazione del sussidio e come rinnovarlo.

Reddito di cittadinanza: fare domanda

Con il nuovo provvedimento Sostegni “è stato rifinanziato il reddito di cittadinanza per un miliardo ma cambia la disciplina perché viene considerata la possibilità di non disincentivare la ricerca di lavoro” ha sostenuto il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, al termine del Consiglio dei ministri tenutosi lo scorso 22 marzo 2021. Dunque l’erogazione di questi aiuti economici per integrare il reddito della propria famiglia e offrendo un percorso di reinserimento lavorativo e di inclusione sociale potrà continuare per l’anno in corso.

I nuovi richiedenti potranno inoltrare la domanda per richiedere il Rdc  attraverso:

  • questo portale: è necessario autenticarsi con PIN, SPID, Carta Nazionale dei Servizi oppure con la Carta di Identità Elettronica.
  • Centri di Assistenza Fiscale (CAF);
  • gli uffici postali, dopo il quinto giorno di ciascun mese.

Reddito di cittadinanza 2021: scarica e compila il modulo di domanda

Le informazioni contenute nella domanda sono comunicate all’INPS entro dieci giorni lavorativi dalla richiesta. L’INPS, entro i successivi 5 giorni, verifica il possesso dei requisiti  e, in caso di esito positivo, riconosce il beneficio che sarà erogato attraverso un’apposita Carta di pagamento elettronica (Carta Reddito di cittadinanza) che, attualmente, viene emessa da Poste Italiane.

Reddito di cittadinanza: pagamenti aprile

Con l’approvazione del Decreto Sostegni 2021 anche per l’anno in corso potrà essere mantenuto attivo il Reddito di cittadinanza. Rifinanziata con un miliardo di euro, la misura prevede infatti che tutti coloro che usufruiscono del Reddito di cittadinanza e trovano un lavoro a termine, avranno la possibilità di bloccare la prestazione assistenziale, e al termine del rapporto di lavoro, continuare a percepire il beneficio.

In particolar modo, come ogni mese, il calendario dei pagamenti del Rdc per il mese di aprile 2021 dipenderà dal momento in cui il richiedente ha inoltrato la domanda:

  • se la domanda è stata inviata entro il 31 marzo la prima ricarica avverrà entro il 15 aprile;
  • il pagamento sarà riconosciuto entro il 27 aprile a coloro che già beneficiano del sussidio;
  • se la domanda sarà inviata entro il 30 aprile le disposizioni sul pagamento saranno inviate dall’Inps a partire dal 15 maggio, e successivamente saranno le Poste Italiane a distribuire la somma spettante.

Dopo aver verificato il possesso dei requisiti, il Rdc verrà distribuito dalle Poste Italiane attraverso la Carta Rdc, una carta di pagamento elettronica prepagata che consente di erogare il servizio di cittadinanza ai nuclei familiari che ne beneficiano.

Carta reddito di cittadinanza: spese ammesse ed escluse nel 2021

Reddito di cittadinanza: sospensione

Tutti coloro che, invece, non hanno provveduto a presentare l’ISEE aggiornato al 2021 entro il mese di gennaio non potranno beneficiare del Reddito di cittadinanza. In questo caso, l’Inps dispone automaticamente la sospensione dell’erogazione del sussidio, che potrà essere riattivato soltanto nel momento in cui si presenti l’ISEE 2021 aggiornato.

Reddito di cittadinanza: rinnovo

Le condizioni di fruizione del Reddito di cittadinanza prevedono che, dopo 18 mesi dalla ricezione del primo pagamento, il nucleo familiare che mantiene i requisiti fondamentali per riceverlo dovrà necessariamente inoltrare un’altra domanda all’Inps.

In questo caso le famiglie che lo hanno ricevuto a partire da ottobre 2019 dovranno effettuare il rinnovo ad aprile, inviare la richiesta all’Ente previdenziale ed attendere il mese di sospensione del pagamento. Qualora la nuova domanda venisse accolta dall’Inps i pagamenti riprenderanno a partire dal mese di maggio 2021.

Se infatti dovessero permanere le condizioni di bisogno, potrà essere presentata domanda di rinnovo già nel corso del primo mese di sospensione:

  • La richiesta di rinnovo può essere presentata dagli stessi canali e con le stesse modalità attualmente utilizzati per la prima richiesta del Reddito di Cittadinanza.
  • L’erogazione del beneficio riprenderà dal mese successivo a quello di presentazione della domanda ed è sempre condizionata alla presenza di ISEE in corso di validità e al mantenimento di requisiti e obblighi di legge.

Molto importante ricordare che in caso di rinnovo il richiedente dovrà accettare la prima offerta utile di lavoro ovunque sia collocata nel territorio italiano, a pena di decadenza dal beneficio.

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Reddito di cittadinanza

L’introduzione del Reddito di Cittadinanza ha dato corpo e struttura alla svolta intrapresa dal nostro Paese nelle politiche di contrasto alla povertà avvenuta con l’avvio del Reddito di Inclusione. Più che di una svolta, si è trattato di una vera e propria rivoluzione epocale, paragonabile alla creazione del Servizio Sanitario Nazionale e alla chiusura dei manicomi. Una rivoluzione frutto di un lungo percorso di sperimentazioni e battute di arresto che ha visto protagonisti governi di diverso colore negli ultimi venti anni, e che si inserisce in un contesto culturale, quello italiano, ancora molto legato all’idea di aiuto come di una mera erogazione monetaria dallo Stato e ancora poco preparato, forse, alle logiche del “contrasto alla povertà”, della “condizionalità”e della “inclusione attiva”.Sulla nuova misura è stato detto tutto e il contrario di tutto, da politici, giornalisti, opinionisti, esperti, generando confusione non solo tra i cittadini, ma anche tra gli stessi tecnici e tra gli operatori.La finalità di questo manuale è illustrare e spiegare la nuova misura nella sua globalità, sistematizzando in chiave tecnico/professionale tutte le informazioni e le conoscenze necessarie per una corretta interpretazione dell’impianto stabile e della struttura normativa di riferimento, con particolare riferimento alle innovazioni introdotte e alle ricadute operative e organizzative sui territori e gli Enti locali, pubblici e privati: questo è infatti il taglio che ha guidato l’esposizione dei vari argomenti, anche quelli all’apparenza solo di stretto interesse degli utenti finali. Più nello specifico, l’obiettivo degli autori è fornire agli operatori della formazione professionale, dei servizi di orientamento, delle agenzie per il lavoro, dei servizi sociali e dell’assistenza alle persone in condizione di svantaggio sociale, tutti gli strumenti di base per una piena comprensione dei dispositivi normativi connessi ad ampio raggio al Reddito di Cittadinanza. Nicoletta Baracchini Giurista esperta di legislazione sociale e sanitaria. Consulente ANCI in materia di ISEE e componente del gruppo ministeriale sull’attuazione dell’ISEE. Collabora con Regioni ed Enti locali per le normative in materia di organizzazione, regolamentazione e valutazione di servizi pubblici. Emilio Gregori Partner e senior consultant di Synergia e docente di Statistica presso l’Università L. Bocconi di Milano. Si occupa di analisi di sistema per i servizi sociali; svolge consulenza e attività di formazione relativamente alla programmazione e pianificazione territoriale delle politiche sociali e delle misure di contrasto alla povertà. Giovanni Viganò Partner e senior consultant di Synergia e docente di Metodi Quantitativi per le Scienze Sociali presso l’Università L. Bocconi di Milano. Esperto nella progettazione e implementazione di Sistemi Informativi Sociali, è stato consulente esperto per conto del Formez del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nelle aree di Lavoro Comune con INPS e Regioni per l’implementazione del SIUSS.    

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(Fonte sito ufficiale del Reddito di cittadinanza)

Elena Bucci

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