Una presentazione in pompa magna, con tanto di musica dei Coldplay in sottofondo e platea di applausi. “Un grande lavoro di squadra con Enti come Inps e Poste italiane, che hanno lavorato notte e giorno”, ha affermato Di Maio.
“Siamo tutti orgogliosi, tutto il governo lo è, ma la cosa più importante è che sono orgogliosi gli italiani. E’ una misura molto complessa, di equità sociale, frutto di un lavoro corale. “Abbiamo faticato tanto per lavorare a questa misura”. così il premier Giuseppe Conte alla presentazione del sito e della card sul reddito.
Tutto pronto dunque: tra poco si potrà cominciare con le domande effettuate sul sito e l’erogazione del reddito. Il sito è accessibile al link www.redditodicittadinanza.gov.it: il nome è contenuto in un opuscolo dell’Inps che sarà presto pubblicato e spiega con le risposte a 21 domande i principali temi che riguardano il Reddito.
La domanda per il Reddito può essere presentata “in modalità cartacea presso gli uffici postali avvalendosi del modulo di domanda predisposto dall’Inps, a partire dal 6 marzo 2019, ai Centri di assistenza fiscale oppure on line, direttamente al link www.redditodicittadinanza.gov.it tramite le credenziali Spid”.
Ecco in dettaglio tutti i particolari presentati.
Consulta lo speciale Reddito di cittadinanza
Sito web Reddito di cittadinanza 2019: ecco com’è
Al debutto arriva anche il nuovo sito – www.redditodicittadinanza.gov.it -, che sarà attivato da subito e per il primo mese servirà solo a fornire informazioni. Successivamente, dal 6 marzo, diventerà il portale sul quale sarà possibile richiedere telematicamente il reddito di cittadinanza, uno sportello virtuale al quale si affiancheranno quelli reali di Poste e Caf.
Un sito solo informativo al momento, con tutte le voci che più possono interessare gli aspiranti beneficiari. In più un video tutorial esplicativo, con tutti i dettagli per fare domanda.
Queste le voci presenti sul portale:
- Cos’è il Reddito di Cittadinanza
- Patto per il lavoro e Patto per l’inclusione sociale
- Vantaggi per chi assume
A seguire poi il Video esplicativo
Un sito che fino a mercoledì 6 marzo resterà conterrà solo le informazioni necessarie, su come fare domanda, le scadenze, le modalità di richiesta Spid e Isee.
Dal 6 marzo poi sarà caricato il modulo vero e proprio con cui inoltrare domanda.
“Se volete il reddito già ad aprile dovete fare domanda dal 6 al 31 marzo online, ai Caf o alle Poste“, spiega il ministro Di Maio, che aggiunge: “consiglio a tutti di aggiornare l’Isee e ottenere lo Spid per inoltrare le domanda online, il modulo sarà caricato dal 6 marzo”.
Sito web reddito di cittadinanza 2019: da quando fare domanda
Come detto il sito web darà solo informazioni sulle modalità di effettuazione domanda e i documenti, almeno fino al 6 marzo 2019. Le domande online si aprono ufficialmente dal 6 marzo 2019 in avanti.
Come anticipato sopra, Di Maio ha specificato che, chi intende ottenere il Reddito ad aprile dovrà affrettarsi a consegnare la domanda dal 6 al 31 marzo 2019.
Si potranno effettuare solo se in possesso di Spid, oppure rivolgendosi ai Caf o alle Poste.
Come si legge sul portale, “Se vuoi fare la richiesta online è indispensabile aver attivato SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale). Ti consigliamo di richiederlo prima del 6 marzo presso uno degli Identity Provider Accreditati che trovi sul sito www.spid.gov.it”.
Sito web Reddito cittadinanza 2019: presentazione Isee
Ecco gli adempimenti:
- presentare la domanda
- ritirare la carta
- sottoscrivere i patti
Per presentare la domanda è indispensabile richiedere e presentare l’isee, dal 6 al 31 marzo 2019:
Card Reddito di cittadinanza 2019: ecco com’è
Una normale Carta bancaria, del tutto simile ad una ricaricabile. Gialla, simile alla Poste Pay, con i numeri a rilievo e il logo di Poste. Sarà assegnata al titolare che richiederà il reddito di cittadinanza, ma non avrà sopra il nome e soprattutto si mimetizzerà con le altre normali carte di credito per rispetto della privacy.
Si tratta in realtà negli intenti del Governo di una Postepay anti-discriminazione, come confermano le parole del ministro: i soldi saranno caricati proprio lì, su quella tessera senza nomi identificativi “per evitare che il povero sia riconosciuto e discriminato, una questione di dignità”.
Le card su cui saranno caricati i soldi saranno stampate da Poste Italiane: sono delle tessere prepagate gialle senza nome, numeri a rilievo, logo delle Poste e dotate di chip, mostrate oggi dal ministro Di Maio.
“La card su cui lo Stato erogherà sia il reddito sia la pensione di cittadinanza”, come detto dal vicepremier.
L’assegno di cittadinanza si compone di due somme:
- fino a 500 euro di integrazione al reddito
- un contributo per l’alloggio (zero se si vive in casa di proprietà, 150 euro se si paga un mutuo, 280 euro se in affitto).
Affitto o mutuo dovranno essere saldati con un bonifico alle Poste. I soldi restanti invece dovranno essere spesi entro il mese (vietato il gioco d’azzardo), altrimenti in quello successivo scatta la decurtazione fino al 20% (dopo sei mesi si svuota tutta la carta, lasciando al massimo una sola mensilità di reddito).
Reddito di cittadinanza: la platea dei beneficiari
“La prima di 3 milioni di card”, scandisce di Maio durante la presentazione della Carta Rdc, annunciando come il Reddito di cittadinanza andrà ad aiutare una platea di 5 milioni di persone e 1,7 milioni di famiglie, per le quali potrà esserci, a seconda selle condizioni, un assegno fino a 1.050 euro.
Numeri però che si sono scontrati con le previsioni di Inps e Istat. In particolare mentre era in corso la presentazione di sito e Card Rdc, in audizione al Senato Tito Boeri (presidente Inps) srotolava altri numeri più ristretti: 1,2 milioni di famiglie, per un totale di 2,4 milioni di poveri.
Per saperne di più sulle misure approvate nella Legge di bilancio 2019, consigliamo questo E-book:
Legge di Bilancio 2019 – Legge N.145 del 30.12.2018
A fine anno e in extremis è stato dato il via libera definitivo da parte della Camera dei Deputati alla Legge di bilancio 2019. Questo nuovissimo ebook esamina le novità introdotte dalla Legge n. 145 del 30 dicembre 2018, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2018 ed entrata in vigore il 1° gennaio 2019. Il testo della legge risulta molto articolato, si va dal “saldo e stralcio” delle cartelle per i contribuenti in difficoltà, al taglio dei benefici fiscali per le imprese, al sostegno per investimenti e all’occupazione. Sono previste misure per le famiglie e per le pensioni. Prevista la cosiddetta “Flat Tax” al 15% per i contribuenti con ricavi o corrispettivi fino a 65.000 euro già dal 2019 e del 20% fino al 100.000, ma a partire dal 2020. Molte misure attendono tuttavia i necessari provvedimenti attuativi.Per il “pacchetto casa”, accanto alle ormai “tradizionali” detrazioni per gli interventi di recupero edilizio e risparmio energetico, si segnalano la proroga dell’agevolazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici e del bonus verde. Viene introdotta una nuova imposta sostitutiva su lezioni private e ripetizioni e viene introdotta una imposta sui servizi digitali che sostituisce la web tax prevista dalla Legge di bilancio del 2018. Viene potenziato lo sport bonus, e vengono abrogate sia l’Ace (Aiuto alla crescita Economica) e l’Iri. Viene istituito il Fondo per il reddito di cittadinanza e il Fondo per la revisione del sistema pensionistico.
Giuseppe Moschella | 2019 Maggioli Editore
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