Reddito di cittadinanza 2019: partenza, requisiti, domanda, incentivi. Le novità

Paolo Ballanti 02/01/19
Partenza ad aprile, durata del sussidio 18 mesi, incentivi a chi assume disoccupati e spuntano i “navigator”, tutor dei Centri per l’impiego che dovranno assistere i beneficiari nel percorso di reinserimento: queste le principali novità del Reddito di cittadinanza 2019, il fiore all’occhiello dei Cinque Stelle, che nel fine settimana ha ottenuto il via libera definitivo del Parlamento insieme alle altre misure previste dalla Manovra 2019.

Per i dettagli bisognerà attendere un decreto ad hoc, perché con l’approvazione di domenica scorsa è stato creato solamente il fondo che andrà a finanziare il sussidio statale. Le coperture previste ammontano a 7,1 miliardi per il 2019, 8 l’anno successivo e 8,3 nel 2021.

Rispetto alle ipotesi circolate nei mesi scorsi, il Reddito che gli italiani vedranno da aprile 2019 avrà contorni diversi, frutto delle trattative con l’Unione Europea finalizzate soprattutto ad una riduzione degli impegni di spesa.

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Vediamo nel dettaglio caratteristiche e novità della misura.

Reddito di cittadinanza 2019: la partenza

L’iter del Reddito prevede da febbraio l’avvio online del portale con le informazioni necessarie per ottenere il sussidio. I richiedenti dovranno essere in possesso di attestazione Isee e delle credenziali del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID).

A partire da aprile i cittadini potranno richiedere il Reddito online o avvalendosi di Caf e patronati, allegando alla domanda i documenti necessari per verificare la propria situazione familiare. A quel punto, l’Inps incrocerà le informazioni fornite dagli interessati con i propri database e, una volta individuati i destinatari, comunicherà i dati a Poste Italiane che si occuperà da aprile dell’invio delle carte elettroniche su cui sarà caricato l’importo del sussidio.

Reddito di cittadinanza 2019: la durata

La durata del percorso è di 18 mesi rinnovabili per altri 18, con pausa di un mese.

Reddito di cittadinanza 2019: i destinatari

Il Reddito di cittadinanza è diretto ai maggiorenni residenti in Italia da almeno 10 anni, inoccupati o disoccupati, in condizioni di povertà assoluta.

Non spetta a:

  • Detenuti (per tutta la durata della pena);
  • Cittadini di paesi che hanno sottoscritto convenzioni bilaterali di sicurezza sociale con l’Italia e non risiedono nel nostro paese da almeno 10 anni.

Reddito di cittadinanza 2019: i requisiti

Potrà accedere al reddito chi è in possesso di un Isee pari o inferiore a 9.360 euro, riferito all’intero nucleo familiare.

Ulteriori requisiti per i destinatari di età compresa tra i 18 e i 25 anni:

  • Essere in possesso di qualifica o diploma professionale conseguito in Italia o all’estero;
  • Essere in possesso di un diploma di istruzione secondaria superiore di secondo grado;
  • Frequenza di un corso o percorso di formazione per il conseguimento dei titoli di studio citati.

Reddito di cittadinanza 2019: quanto spetta

Il sussidio mensile varia in base al numero dei componenti il nucleo familiare. In particolare l’integrazione al reddito è pari a:

  • 500 euro per un adulto single;
  • 700 euro per due adulti;

Per chi non ha una casa di proprietà si aggiunge un contributo per l’affitto di 280 euro mensili, a prescindere dall’età e dal numero dei componenti il nucleo familiare.

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Reddito di cittadinanza 2019: i vincoli

I richiedenti il Reddito dovranno stipulare:

– Un patto lavorativo con i Centri per l’impiego o le agenzie per il lavoro con cui si impegnano ad accettare almeno una delle tre offerte di lavoro eque e non lontane dal luogo di residenza che gli verranno prospettate;

– Un patto formativo con enti di formazione o aziende.

Previsto un software unico per verificare in corso d’opera il diritto dei richiedenti di continuare a percepire il sussidio.

Reddito di cittadinanza 2019: gli incentivi alle imprese

E’ una delle principali novità. Le aziende che assumeranno i beneficiari del Reddito percepiranno l’importo spettante per i mesi residui, con un minimo di 5. Se il neo assunto è una donna o un disoccupato di lungo periodo è prevista una mensilità extra. Contributo raddoppiato invece per l’azienda che stipuli un “patto per la formazione” con il richiedente.

Incentivi al 50% per i datori che assumono cittadini frequentanti corsi di formazione per l’impiego (l’altra metà va agli enti di formazione) o abbiano trovato lavoro grazie alle agenzie interinali (cui va metà sussidio).

Reddito di cittadinanza 2019: l’erogazione

Considerate le esigenze di tracciabilità e di controllo su come vengono impegnate le somme (si contano numerose dichiarazioni del ministro Di Maio contro l’utilizzo del sussidio per i “gratta e vinci” e altre spese non necessarie) l’erogazione avverrà tramite carte di pagamento ad hoc (bancomat o prepagate) o app per smartphone.

La durata del sussidio dovrebbe essere di 18 mesi prorogabili per altri 18 qualora alla prima scadenza il percettore fosse ancora in possesso dei requisiti richiesti.

Reddito di cittadinanza 2019: i “navigator”

Altra importante novità è la figura dei “navigator”, tutor assunti dai Centri per l’impiego che dovranno fare da intermediari tra beneficiari (si ipotizza una platea di 100-150 soggetti a testa da gestire) e aziende. Allo studio un premio salariale per ogni assunto, pari ad un quinto del Reddito percepito.

Reddito di cittadinanza 2019: come richiederlo

Il sussidio statale potrà essere richiesto direttamente online grazie alle credenziali del sistema SPID (acronimo di “Sistema pubblico di identità digitale” l’infrastruttura creata per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione). Da non escludersi che la domanda possa essere inoltrata anche tramite Centri per l’impiego, patronati e altri intermediari abilitati.

Paolo Ballanti

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