Questo perché in realtà la modalità con cui la misura di contrasto verrà erogata non è affatto stata definita, e men che meno è chiara. Tutto pare essere ancora in gioco, tanto che salgono sul piedistallo proposte alternative dei compari leghisti del Governo.
La Lega propone di spostare il baricentro del reddito dai Centri per l’impiego alle imprese.
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Reddito di cittadinanza 2019: la proposta della Lega
Armando Siri, che già a inizio novembre dichiarava che “la cornice della misura va ancora definita”, aggiungendo: “Non vedo perché non dovrebbe esserci la disponibilità del M5s a creare un provvedimento che sia il più possibile condiviso e che non crei fratture nel Paese. È evidente che sul reddito di cittadinanza, così come viene presentato, c’è una frattura tra Nord e Sud”.
E così ha rilanciato nelle ultime ore “Dobbiamo coinvolgere di più il mondo produttivo ed evitare che il sussidio si possa tramutare in una misura assistenziale”.
La sua proposta è “erogare il reddito di cittadinanza direttamente all’azienda che si occuperà di formare e riqualificare il disoccupato. Sostanzialmente, l’impresa agirà da “sostituto d’imposta”, versando l’equivalente all’interessato. Che, al termine del periodo di formazione-lavoro, potrà essere assunto dalla stessa impresa, oppure mettersi sul mercato con un bagaglio di competenze aggiornato”.
L’obiettivo è quello di “rendere più appetibile la misura agli imprenditori e ai cittadini che, soprattutto nel Nord, temono venga incoraggiato l’assistenzialismo.
Difficile capire come applicare in concreto anche questa nuova proposta. Il sistema centri per l’impiego in Italia non funziona, e ancor di meno funziona il dialogo tra aziende e centri, tanto che oggi è davvero molto raro che arrivino offerte aziendali di lavoro, che possano facilitare il Centro per l’impiego di riferimento della persona disoccupata nel compito di rioccupazione.
Reddito di cittadinanza 2019: le risorse stanziate
Le risorse stanziate in Legge di bilancio 2019 per attuare il Reddito di cittadinanza ammontano a 7,1 miliardi all’anno. Inoltre 2 miliardi l’anno, per due anni, dovranno essere impiegati per la riforma dei Centri per l’impiego. Ci sono poi 900 milioni per l’erogazione della pensione di cittadinanza, che dovrebbe portare tutte le pensioni alla soglia minima di 780 euro.
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