Reddito alimentare 2023, il decreto: come funziona e beneficiari. La guida

Paolo Ballanti 06/06/23
Allegati

Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone ha firmato nei giorni scorsi il D.M. del 26 maggio 2023 numero 78 che dà attuazione al Reddito alimentare, misura di sostegno introdotta dalla Legge di bilancio 2023 in favore di quanti si trovano in condizioni di povertà assoluta e per combattere lo spreco di cibo.

Il provvedimento in questione, la cui entrata in vigore è prevista dopo 15 giorni dalla pubblicazione sul sito internet del Ministero del Lavoro – sezione Pubblicità legale, definisce le prime modalità attuative del Reddito alimentare e le forme di coinvolgimento degli enti del Terzo settore.

La misura in parola, si legge nella news pubblicata sul sito del Ministero del Lavoro (“lavoro.gov.it – Notizie”), si colloca “in un contesto dove la grave indigenza è già affrontata attraverso la distribuzione di beni alimentari” a partire dal Fondo nazionale presso il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, passando per il Programma PO I FEAD per il periodo 2014 – 2020, per finire con il Programma Nazionale Inclusione e lotta a povertà 2021 – 2027.

Fatta questa utile premessa analizziamo in dettaglio cos’è e a chi è diretto il Reddito alimentare.

Indice

Reddito alimentare: la norma

La Legge 29 dicembre 2022 numero 197 dispone all’articolo 1, comma 434 la creazione, nello stato di previsione del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, di un apposito Fondo per la sperimentazione del Reddito alimentare.

Quest’ultimo si concretizza nella distribuzione gratuita alle persone in condizione di povertà assoluta, anche tramite gli enti del Terzo Settore, di pacchi alimentari realizzati con i prodotti invenduti dei negozi della distribuzione alimentare, da prenotare mediante un’applicazione e ritirare presso un centro di distribuzione ovvero ricevere al proprio domicilio (nel caso di soggetti fragili). Le modalità attuative del Reddito alimentare (da realizzarsi nelle città metropolitane) sono demandate ad un apposito decreto ministeriale.

Per approfondire il tema del sostegno alle persone invalide e disabili in difficoltà consigliamo due libri: “La tutela dei soggetti disabili” (una guida a supporto dei familiari e ai professionisti che si occupano dell’assistenza e della tutela di un soggetto disabile); e “Agevolazioni fiscali e adempimenti per i soggetti disabili 2023” (dedicato esclusivamente alla Legge 104/1992 e agli adempimenti di natura amministrativa e fiscale previsti per i soggetti disabili).

Reddito alimentare: il Decreto attuativo

Con D.M. del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali del 26 maggio 2023 numero 78 sono state definite le modalità attuative del Reddito alimentare, la platea dei beneficiari, nonché le forme di coinvolgimento degli enti del Terzo settore.

Scarica il Decreto in pdf

Decreto attuativo reddito alimentare 237 KB

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Reddito alimentare: sperimentazione per tre anni

Il Decreto ministeriale prevede innanzitutto un periodo di sperimentazione triennale, da realizzarsi nei comuni capoluogo delle città metropolitane, da identificarsi a seguito di accordo in Conferenza unificata, tenendo conto anche della concentrazione dei tassi di povertà che insistono sui territori, di un’equa distribuzione sul territorio nazionale e delle risorse disponibili.

Reddito alimentare: chi fornirà l’invenduto

Nel corso del periodo di sperimentazione i pacchi alimentari, assegnati gratuitamente dagli enti del Terzo Settore presenti sui territori, saranno realizzati con l’invenduto della distribuzione alimentare.
I prodotti non idonei alla vendita (a causa di confezioni danneggiate ovvero perché prossimi alla scadenza) saranno donati dagli esercizi commerciali che aderiranno volontariamente alla sperimentazione.

Reddito alimentare: beneficiari

Coloro che possono sfruttare i benefici della distribuzione alimentare sono:

  • Gli stessi soggetti presenti negli elenchi tenuti dalle Organizzazioni partner Territoriali (OpT) di cui al programma FEAD;
  • Altri soggetti segnalati dai servizi sociali territoriali e / o da altre organizzazioni del Terzo Settore operanti sul territorio.

Come presentare i progetti di Reddito alimentare

I comuni capoluogo delle città metropolitane presentano i progetti di Reddito alimentare a seguito di apposito avviso non competitivo, a cura della Direzione Generale per la Lotta alla povertà e per la programmazione sociale del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.

Obiettivo dei progetti è prevedere forme di coinvolgimento degli enti del Terzo Settore presenti sul territorio e, nello specifico, le realtà già aderenti al programma FEAD, con la partecipazione degli esercizi commerciali. In favore dei soggetti citati è previsto il riconoscimento delle spese di confezionamento, stoccaggio, trasporto e distribuzione dei prodotti alimentari sostenute.

Reddito alimentare: coperture

Il Reddito alimentare può contare su risorse pubbliche quantificate in:

  • 1,5 milioni di euro per il 2023;
  • 2 milioni di euro annui a decorrere dal 2024.

Le risorse citate sono da considerarsi integrative di quelle già previste dalla priorità 3 “Contrasto alla depravazione materiale” del Piano Nazionale “Inclusione e lotta alla povertà” 2021 – 2027.
Parte delle risorse può essere inoltre dirottata allo sviluppo di un’applicazione informatica che permetta un miglior accesso e fruibilità del Reddito alimentare da parte dell’utenza, ad esempio attraverso il tracciamento dei prodotti donati, anche ai fini della consegna a domicilio.

Reddito alimentare: monitoraggio

L’attuazione del Reddito alimentare sarà monitorata da un apposito gruppo di lavoro, formato da:

  • Un rappresentante del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali;
  • Un rappresentante del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste;
  • Un rappresentante del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica;
  • Due rappresentanti dell’ANCI;
  • Due rappresentanti delle Organizzazioni partner Nazionali (OpN) che partecipano al programma FEAD;
  • Un rappresentante dell’Organismo Intermedio dell’Autorità di Gestione del Programma Operativo 1 del FEAD;
  • Tre rappresentanti di FIPE, Federdistribuzione e Confcommercio.

A presiedere il gruppo di lavoro il Direttore della Direzione Generale della Lotta alla Povertà e programmazione sociale del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali ovvero un suo delegato.

Reddito alimentare: entrata in vigore del Decreto attuativo

L’entrata in vigore del decreto attuativo è fissata al quindicesimo giorno successivo la sua pubblicazione sul sito del Ministero del Lavoro (“lavoro.gov.it” – sezione Pubblicità legale). Dell’adozione del D.M. ne è dato avviso in Gazzetta Ufficiale.
Come reso noto dallo stesso dicastero del lavoro, nella news pubblicata sul proprio sito internet, il testo del decreto è “ora al vaglio degli organi competenti”.

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Immagine di copertina: iStock/Jovanmandic

Paolo Ballanti