Chi non può presentare il modello 730 potrà optare per il modello Redditi PF disponibile anche nella modalità precompilata.
Dichiarazione dei redditi 2021: scadenze e adempimenti per i pensionati
Dichiarazione dei redditi precompilata: come funziona
L’Agenzia delle Entrate ogni anno mette a disposizione per i lavoratori dipendenti e pensionati, il modello 730 precompilato. La dichiarazione dei redditi viene predisposta sulla base dei dati trasmessi da soggetti terzi al Fisco, dati che di anno in anno sono andati sempre ad aumentare e la cui accuratezza è sensibilmente migliorata.
Nel 730 precompilato trovano spazio molte informazioni che mettono il contribuente nella condizione di accettare la dichiarazione e inviarla direttamente. Vi è comunque la possibilità di integrare i dati aggiungendo eventuali dati mancanti o effettuando alcune correzioni ove necessarie.
Il contribuente che accetta il 730 precompilato senza effettuare modifiche, non dovrà più esibire le ricevute che attestano oneri detraibili e deducibili, e non sarà sottoposto a controlli documentali.
Dichiarazione dei redditi precompilata: come accedere
La dichiarazione dei redditi precompilata è disponibile nell’apposita area riservata predisposta dall’Agenzia delle Entrate. Si può accedere al 730 precompilato in diversi modi, ad esempio tramite le credenziali SPID, “Sistema Pubblico dell’Identità Digitale” per accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione.
Per richiedere le credenziali SPID bisogna registrarsi presso i diversi gestori dell’identità digitale, ed è inoltre necessario avere un indirizzo e-mail, un numero di cellulare, un documento di identità in corso di validità, e la tessera sanitaria con il codice fiscale. Dopo una procedura di autentificazione si verrà in possesso delle credenziali per accedere.
Un’altra modalità di accesso, è con il codice PIN che rilascia l’Inps. Ricordiamo che l’istituto di previdenza rilascia due tipologie di codice uno ordinario che permette esclusivamente di effettuare operazioni di consultazioni e uno “dispositivo”, per accedere al 730 precompilato occorre il PIN dispositivo.
Una ulteriore modalità di accesso è con l’utenza di NOiPA, ovvero i servizi online del Portale della Pubblica Amministrazione, tale utenza è tuttavia riservata solo ai dipendenti della Pubblica Amministrazione.
Si può anche accedere anche con le credenziali rilasciate dall’Agenzia delle Entrate (anche come tutore o genitore), con la carta di identità elettronica (CIE) e con la carta nazionale dei servizi (CNS). Da quest’anno possono accedere alla precompilata anche gli eredi di un contribuente deceduto, questo caso per entrare bisogna essere in possesso del proprio SPID o le proprie credenziali di Fisconline. Si ricorda che con le credenziali rilasciate dall’Agenzia delle Entrate è possibile accedere solo fino al 30 settembre.
Dichiarazione dei redditi precompilata: date da ricordare
La prima data da segnare sul calendario è quella di oggi 10 maggio, giorno a partire dal quale il contribuente potrà accedere alla precompilata. Ancora non sono state confermate le date a partire dalle quali sarà possibile modificare, inviare la dichiarazione, fare delle correzioni, o annullare una dichiarazione inviata. Successivamente al 10 maggio, il contribuente potrà nello specifico:
- accettare la dichiarazione precompilata senza modifiche, in questo caso si procede all’invio automatico dei dati in essa contenuti, e si è esenti dai controlli formali;
- apportare delle modifiche e successivamente presentare la dichiarazione;
- effettuare eventuali correzioni o l’annullamento della dichiarazione presentata.
Il termine ultimo di trasmissione è il 30 settembre 2021. Tale termine è lo stesso anche per i contribuenti che presentano il modello 730 ordinario e si affidano tramite CAF, professionisti o tramite il sostituto d’imposta.
Ricordiamo che il calendario delle scadenze del modello 730, incide sui termini per i rimborsi fiscali. Alla luce del termine per l’invio del 30 settembre 2021, la data per l’erogazione del rimborso Irpef spettante è differenziata in relazione al periodo di trasmissione della dichiarazione dei redditi.
Il rimborso che eventualmente emerge dal modello 730 precompilato, è generalmente erogato sulla retribuzione del mese successivo a quello in cui il sostituto ha ricevuto il prospetto di liquidazione, ovvero il risultato contabile della dichiarazione.
Tra gli appuntamenti in calendario, si ricorda la scadenza del 25 ottobre, termine entro il quale si potrà presentare il modello 730 integrativo per correggere eventuali errori.
Dichiarazione redditi: spese e documenti da conservare per le detrazioni 2021
Dichiarazione dei redditi precompilata: le novità
Come ogni anno molte sono le novità, ad esempio quest’anno vi è l’obbligo di tracciabilità per le detrazioni fiscali, ad eccezione di farmaci e spese mediche sostenute presso strutture pubbliche o private accreditate.
Le informazioni delle quali si avvale l’Agenzia delle Entrate per predisporre il 730 precompilato sono diventate particolarmente articolate. Si potrà visualizzare un prospetto con l’indicazione dei redditi e delle spese presenti nel 730 precompilato e delle principali fonti utilizzate per l’elaborazione della dichiarazione. Se le informazioni in possesso dell’Agenzia delle Entrate risultano incomplete o incongruenti, queste non vengono inserite direttamente nella dichiarazione, ma sono esposte in un prospetto per consentire al contribuente di verificarle ed eventualmente indicarle nel 730. Non vengono inseriti nel 730 gli interessi passivi comunicati dalla banca se sono di ammontare superiore rispetto a quelli indicati nella dichiarazione dell’anno precedente.
Si potrà visualizzare inoltre l’esito della liquidazione, ovvero il rimborso che sarà erogato dal sostituto d’imposta e/o le somme che saranno trattenute in busta paga.
Il contribuente potrà visualizzare nel proprio 730 precompilato:
- i dati della Certificazione Unica, consegnata al dipendente o pensionato dal sostituto d’imposta e inviata da quest’ultimo all’Agenzia delle Entrate;
- i dati relativi alle locazioni brevi;
- i contributi deducibili e/o detraibili versati a enti o casse con finalità assistenziali o a società di mutuo soccorso;
- i contributi versati per i lavoratori domestici, compresi i contributi previdenziali versati all’INPS tramite il Libretto Famiglia;
- le spese sanitarie e i relativi rimborsi comunicati da medici, farmacie, strutture sanitarie accreditate per l’erogazione dei servizi sanitari, strutture sanitarie autorizzate e non accreditate, parafarmacie, ottici, psicologi, infermieri, ostetriche, tecnici sanitari di radiologia medica, nonché da enti e casse con finalità assistenziali per quanto riguarda i rimborsi;
- le spese veterinarie e i relativi rimborsi, comunicati da farmacie, parafarmacie e veterinari;
- le spese universitarie e i relativi rimborsi, le spese funebri e i contributi versati alla previdenza complementare;
- le spese per la frequenza degli asilo nido e relativi rimborsi;
- i bonifici riguardanti le spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio, per arredo degli immobili ristrutturati e per la riqualificazione energetica degli edifici;
- alcuni dati contenuti nella dichiarazione dei redditi dell’anno precedente (i dati dei terreni e dei fabbricati, gli oneri che danno diritto a una detrazione da ripartire in più rate annuali, i crediti d’imposta e le eccedenze riportabili).
Tra le novità quest’anno vi è anche il credito d’imposta per l’acquisto di monopattini elettrici, biciclette elettriche o muscolari, abbonamenti al trasporto pubblico, servizi di mobilità elettrica in condivisione o sostenibile, per i soggetti che rottamano almeno due autovetture, e il credito d’imposta relativo al “Bonus vacanze”.
Si ricorda infine che se l’Agenzia delle Entrate non ha predisposto la dichiarazione dei redditi precompilata, è possibile presentarla utilizzando il modello 730 ordinario se si è in possesso dei requisiti, o in alternativa si potrà utilizzare il modello Redditi PF, in quest’ultimo caso la scadenza di presentazione telematica è al 30 novembre.
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