Permessi 104 non goduti: si possono recuperare? Regole e come chiederli

Paolo Ballanti 13/12/18
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Ti spettano i permessi 104 ma non li hai richiesti. Ti domandi quindi se per caso tu possa recuperarli in qualche modo e usufruirne in un periodo postumo. Brutte notizie. Perché a differenza di ferie e permessi ordinari, i congedi previsti dalla Legge 104 non possono essere recuperati qualora il dipendente non ne faccia richiesta nel mese in questione.

Questo significa che se nel mese (ad esempio Dicembre 2018) il dipendente matura il diritto a 3 giorni di assenza per assistere il familiare disabile ma non li sfrutta, quei giorni non possono essere recuperati in futuro e nemmeno rimborsati. Avrà invece diritto, nel mese di gennaio 2019 e in quelli successivi a permessi 104 nel limite sempre di 3 giorni mensili.

Esempio:

  • Dicembre 2018 il dipendente non richiede alcun permesso 104 nonostante abbia diritto a 3 giorni;
  • Gennaio 2019 il dipendente avrà diritto comunque a 3 giorni di permesso 104 di cui ne chiederà soltanto 2;
  • Febbraio 2019 il dipendente ha diritto a 3 giorni di permesso 104 e li richiedi tutti.

I giorni non goduti di dicembre e gennaio non potranno essere recuperati a febbraio e nelle mensilità successive.

Vediamo nel dettaglio chi può richiedere i permessi 104 e quanti ne spettano.

Scopri di più sulla Legge 104 

Permessi 104: chi ne ha diritto

Hanno diritto ai permessi 104:

  • Lavoratore dipendente maggiorenne portatore di handicap grave;
  • Lavoratori dipendenti genitori (naturali, adottivi o affidatari) del disabile;
  • Coniuge (o parte dell’unione civile), convivente, parenti e affini entro il 2° grado del disabile.

I permessi possono essere concessi ad un unico lavoratore per assistere lo stesso disabile (cosiddetto “referente unico”), eccezion fatta per i genitori che possono fruire alternativamente dei permessi per l’assistenza del figlio.

Leggi anche “Permessi 104: chi può chiederli oltre ai familiari”

Permessi 104: le condizioni

I permessi 104 spettano a condizione che la persona da assistere non sia ricoverata a tempo pieno (24 ore su 24) presso strutture ospedaliere o simili (pubbliche o private) che assicurino assistenza sanitaria continuativa. I permessi devono comunque essere concessi in caso di ricovero a tempo pieno:

  • Del minore disabile, se è certificato il bisogno di assistenza da parte di un genitore o familiare;
  • Disabile in stato vegetativo persistente e/o con prognosi infausta a breve termine.

Permessi 104: quanto spetta

Il lavoratore disabile ha diritto, in ciascun mese, alternativamente a permessi 104 pari a:

  • 2 ore giornaliere;
  • 3 giorni, continuativi o frazionati.

Il richiedente può cambiare il tipo di permesso (orario o giornaliero) da un mese all’altro, previa modifica della domanda.

I genitori del figlio disabile fino a 3 anni di età possono richiedere alternativamente:

  • Il prolungamento del congedo parentale per un periodo massimo complessivo (compresi i normali periodi di congedo) di 3 anni da fruire entro il compimento del 12° anno di vita;
  • 2 ore di permesso giornaliero;
  • 3 giorni mensili frazionati o continuativi.

Per i figli disabili dai 3 ai 12 anni, i genitori possono ottenere:

  • Il prolungamento del congedo parentale nei limiti sopra citati;
  • 3 giorni mensili frazionati o continuativi.

I genitori di figli di età superiore ai 12 anni hanno diritto unicamente ai 3 giorni mensili, al pari di coniuge, convivente, parenti e affini entro il 2° grado del disabile.

Permessi 104: come richiederli

Per ottenere i permessi 104 il richiedente deve inoltrare domanda telematica all’INPS, allegando i documenti comprovanti la disabilità sua o della persona da assistere. Eventuali modifiche post richiesta devono essere comunicate entro 30 giorni. Il datore una volta verificati i presupposti di legge può chiedere una programmazione dei permessi a cadenza settimanale o mensile purché:

  • Il lavoratore che assiste il disabile sia in grado di individuare preventivamente le giornate di assenza;
  • La programmazione non pregiudichi il diritto del disabile ad un’effettiva assistenza;
  • La programmazione deve rifarsi a criteri il più possibile condivisi con i lavoratori e le loro rappresentanze sindacali.

Permessi 104: il trattamento economico

Eccezion fatta per i casi di pagamento diretto al beneficiario da parte dell’INPS, i permessi 104 vengono anticipati in busta paga dal datore e da questo recuperati dai contributi a debito da versare ogni mese con F24. Per l’azienda sono a costo zero. Inoltre, i periodi di assenza del lavoratore sono utili ai fini della maturazione di anzianità di servizio, ferie e mensilità aggiuntive.

Permessi 104 non goduti: possono essere recuperati? 

Torniamo alla nostra domanda. I permessi 104 non goduti, come detto all’inizio, possono essere recuperati? Purtroppo no. A differenza di ferie e permessi ordinari, i congedi previsti dalla Legge 104 non possono essere recuperati qualora il dipendente non ne faccia richiesta nel mese in questione.

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