Nonostante le critiche scagliate addosso al Quinto Conto Energia, dunque, la nuova legge diventerà operativa a 45 giorni esatti di distanza dalla delibera che ha reso ufficiale il passaggio al nuovo regime energetico.
Ma le associazioni di settore non mollano la presa, e bocciano il governo su tutta la linea. Addirittura, Azione Energia Solare parla di “infamia la cui responsabilità ricade sul governo Monti, ma anche su quelle forze politiche, che pur dichiarandosi profondamente contrarie, non hanno fatto nulla di realmente concreto per impedire il perpetrare di questa nefandezza”. Non molto distante il giudizio, , espresso dal gruppo delle imprese fotovoltaiche italiane, foprtemente critico con la novità. L’organizzazione di rappresentanza delle aziende dedite all’energia solare, infatti, ha definito la norma nientemeno che “punitiva“. Al punto che, prosegue “l’imposizione del registro, il contingentamento delle risorse disponibili e la non adeguata gestione dei tempi di emanazione del decreto hanno come effetto quello di imbrigliare il mercato e renderlo accessibile a pochi, aumentare la burocrazia e l’incertezza nonché generare un effetto ‘boomerang’ sui costi legati all’incentivazione“.
Il nuovo “tetto” di spesa per gli incentivi è fissato a 6,7 miliardi di euro.
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