Una vittoria sudatissima, arrivata dopo interminabili giorni di attesa, comunque non definitiva. Ad annunciare l’arrivo in Commissione Affari Costituzionali del provvedimento, l’esponente Pd e presidente dell’organo competente sul Bilancio, Francesco Boccia.
Come da previsioni, l’emendamento, che contiene le disposizioni per riparare l’errore della legge Fornero, quando non venne definito come i lavoratori della scuola in scadenza al 31 agosto potessero usufruire della pensione consentita a chi avesse i requisiti al precedente 31 dicembre.
L‘inizio di un incubo per migliaia di lavoratori over 60, da oltre 30 in aula, molti dei quali sfiniti e senza motivazioni per rimanere in cattedra. Ulteriori due anni sono stati necessari per avere ragione di questa clamorosa dimenticanza, ma ora il traguardo sembra davvero a un passo.
L’emendamento presentato da Manuela Ghizzoni (Pd) in qualità di prima firmataria, e poi sottoscritto da tutte le forze politiche con almeno un esponente delle Commissioni coinvolte (Affari Costituzionali, Bilancio, Istruzione), prevede l’attivazione di 4mila assegni previdenziali a partire dal prossimo primo settembre, così come richiesto a gran voce da tutti i Quota 96, ormai dievntati Quota 103 e 104.
Non è ancora detta la parola fine: prima che l’emendamento possa essere approvato dal Parlamento, infatti, serve ancora l’ok della Commissione Bilancio, presieduta proprio dallo stesso Boccia, che dovrebbe iniziare l’esame proprio lunedì. Una quasi-garanzia di successo, che avvicina sempre più il momento agognato della pensione.
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