Inizialmente,infatti, la sola giornata di ieri avrebbe dovuto definire la rosa di dieci nomi tra i papabili dei sostenitori M5S al Quirinale. Le operazioni di voto erano in programma dalle 10 alle 21: nel corso dello scrutinio online, non era arrivata nessuna avvisaglia del malfunzionamento del sistema.
Stamattina, quindi, la doccia fredda: mentre il popolo grillino attendeva l’ufficializzazione dei nomi, è arrivata la conferma che la prima delle “Quirinarie” a 5 Stelle ha steccato. Un non meglio precisato attacco hacker, infatti, avrebbe reso invalida la consultazione telematica di ieri, “nonostante gli alti livelli di sicurezza”, come ha tenuto a specificare il portavoce Claudio Messora.
Oggi, dunque, si replica: le protezioni sono state ulteriormente alzate, anche se dalle parti di Beppe Grillo un po’ di malumore per la “stecca” trapela. Soprattutto, in rete, si sono scatenate ironie e allusioni a un’eventuale risultato che non avrebbe soddisfatto i vertici della formazione politica.
Nella giornata di ieri, tra gli utenti del blog di Beppe Grillo, si lamentava qualche malfunzionamento, ma niente che lasciasse presagire una tempesta di queste dimensioni, tale da cancellare con un colpo di spugna migliaia di preferenze salutate dai fan M5S come un “evento storico”: le prime consultazioni online per il presidente della Repubblica.
Secondo le impressioni, tra i più votati figuravano esponenti quasi in toto estranei alla politica attiva come Milena Gabanelli, Ferdinando Imposimato, Gino Strada, Romano Prodi – anche se diversi giurano vendetta in caso di sua candidatura – Gustavo Zagrebelsky, Stefano Rodotà, Umberto Eco, Giancarlo Caselli, Salvatore Borsellino, Dario Fo e lo stesso Beppe Grillo. Possibile, in extremis, l’inserimento a sorpresa di Emma Bonino; ma di segnali tali da far immaginare il reset completo di questa mattina, neanche l’ombra.
Su Twitter, utenti letteralmente scatenati a colpi di frecciate reciproche, tra chi sostiene la campagna di Grillo per il voto-bis e chi invece sbeffeggia la democrazia partecipata in rete, come il leader-comico ama definirla.
Ora, dunque, si ricomincia da capo. Sono attualmente in corso le operazioni di voto per la scelta della rosa di nomi e c’è da giurare che stavolta tutto andrà per il verso giusto.
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