Grande novità è senza ombra di dubbio la bocciatura della Flat Tax, tanto cara a Matteo Salvini e Giorgia Meloni: il leader leghista in piena trasformazione pro-Draghi e pro-Ue e la leader di Fratelli d’Italia, che ha confermato il suo no all’esecutivo capitanato dell’ex presidente della Bce.
Ma non solo fisco: anche il lavoro, i vaccini anti-covid e la scuola saranno al centro dell’operato Draghi.
Programma Draghi: fisco progressivo e lotta evasione
Un secco “no” alla Flat Tax. Questa uno dei primi capisaldi che il nuovo esecutivo porterà avanti con la sua azione di governo. Si punterà piuttosto a una progressività delle imposte, escludendo appunto quella tassa piatta di cui tanto si è parlato fino ad ora.
E ha in mente un fisco “progressivo”: ”Rimodulare le aliquote ma tenendo un sistema progressivo senza aggiungere nuove imposte. Insomma – avrebbe detto ai partiti – no aliquota unica e flat tax”. Si andrebbe piuttosto verso l’introduzione di un sesto scaglione Irpef, per rimodulare maggioramente l’imposizione fiscale.
Il programma dettagliato del suo governo sarà illustrato da Draghi in Parlamento. Ci sarà anche il capitolo lotta all’evasione fiscale.
Secondo le parole di Draghi, pronunciate ai parlamentari, stando a quanto riferito dall’Ansa: “la riforma fiscale dovrà prevedere “una rimodulazione delle aliquote e degli scaglioni” all’insegna della “progressività” dell’imposizione.
>> Governo Draghi: tutte le tappe per la formazione del nuovo esecutivo
Programma Draghi: la scuola
La ricetta di Draghi per risollevare le sorti della scuola italiana, piegata dai mesi di lockdown e di dad, si basa sugli interventi in emergenza e in ottica strutturale futura.
Tra i punti centrali del suo programma per la scuola, anticipato alle forze politiche, spiccano:
- evitare le cattedre vacanti a settembre, da coprire, di volta in volta, con supplenti,
- rivedere il calendario delle lezioni, per recuperare i giorni di scuola persi durante questi mesi.
Tra gli scenari possibili di recupero anno scolastico: una chiusura d’anno più lunga, tra fine giugno o luglio, anche con turni pomeridiani in corso d’anno.
Inoltre, il nuovo premier incaricato vuole lavorare da subito perché a settembre tutte le cattedre siano assegnate e i docenti siano in classe dal primo giorno del nuovo anno scolastico.
Programma Draghi: i vaccini
Restando sul piano delle emergenze, “La macchina dei vaccini va implementata, deve partire davvero”, avrebbe detto a più di una delegazione.
Una campagna di vaccinazione anti-Covid più rapida e più efficiente dal punto di vista della logistica. Questo il piano Draghi per l’emergenza vaccinazioni.
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