Da oggi 24 luglio scatta l‘obbligo di comunicare i prezzi carburante. Ovviamente il diktat è imposto ai benzinai, i quali da questa data dovranno comunicare settimanalmente la variazione di prezzo di diesel, benzina e gas, sia in caso di aumento sia di diminuzione. Inoltre, dal prossimo 1° agosto, entra in vigore l’obbligo per i distributori su strade e autostrade di esporre sui cartelloni e i prezzi medi relativi di tutti i carburanti forniti, accanto ai prezzi effettivamente praticati. Prezzi da aggiornare con cadenza giornaliera.
Con decreto attuativo del Mimit (Ministero delle imprese e del made in Italy) del 31 marzo 2023, (pubblicato in gazzetta ufficiale n. 118 del 22 maggio), sono state definite le modalità dell’obbligo di comunicazione dei prezzi, a cui i gestori e gli esercenti attività di vendita di carburante devono attenersi. Nello stesso provvedimento ci sono anche le modalità di esposizione dei cartelloni.
In seguito, sono arrivate sui tavoli del Mimit, alcune richieste di chiarimento, a cui il Ministero ha risposto con una circolare direttoriale del 6 luglio scorso.
In breve cosa cambia da oggi 24 luglio e 1° agosto per i distributori di benzina e per i cittadini che vanno a fare rifornimento.
Indice
- Prezzo carburante: obbligo comunicazione dal 24 luglio
- Prezzi carburante: cosa si deve comunicare
- Prezzi carburante: cosa cambia per servito e self service
- Prezzi carburante: cosa fa il Ministero
- Comunicazione prezzi carburante: il calendario
- Prezzi carburante: cosa cambia per i cittadini
- Prezzi carburanti: come esporli sui cartelloni
Prezzo carburante: obbligo comunicazione dal 24 luglio
Ribadiamo il concetto: Da lunedì 24 luglio 2023 tutti i gestori di distributori di carburante italiani avranno l‘obbligo di comunicare le variazioni dei prezzi dei carburanti al pubblico. Lo si deve fare esponendo dei cartelloni in cui sia presente qualsiasi variazione settimanale. Sia che si parli di aumento sia di diminuzione.
A stabilire l’obbligo è stato il Decreto Trasparenza 2023, approvato e convertito in legge a marzo, a cui è seguìto un decreto risalente allo scorso 31 marzo, approdato nella gazzetta ufficiale dal 22 maggio.
Il Decreto Trasparenza ha infatti introdotto disposizioni urgenti in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti e di rafforzamento dei poteri di controllo e sanzionatori del Garante prezzi. La misura si era resa necessaria quando, dopo lo stop al taglio delle accise a partire dal mese di gennaio, si erano registrate importanti variazioni nei prezzi di benzina e gasolio, che il governo riconduceva a condotte speculative.
Tra le misure, l’obbligatorietà, per gli esercenti l’attività di vendita al pubblico di carburante per autotrazione per uso civile, di comunicare il prezzo di vendita praticato e di esporre contestualmente il prezzo medio regionale calcolato e pubblicato dal Mimit.
Ciò significa che il cittadino che va dal benzinaio a fare rifornimento può avere il quadro completo di come cambia il prezzo praticato da quel benzinaio, di settimana in settimana.
In seguito è arrivato un Decreto ad hoc (il decreto del 31 marzo) a spiegare le modalità dell’obbligo di comunicazione dei prezzi praticati dagli esercenti l’attività di vendita al pubblico di carburante per autotrazione e le caratteristiche e le modalità di esposizione dei cartelloni riportanti i prezzi medi di riferimento. Infine, la circolare direttoriale con i chiarimenti delle modalità di esposizione.
Prezzi carburante: cosa si deve comunicare
Quali dati vanno comunicati in modo obbligatorio? In base alle regole imposte dal decreto e dalla circolare di chiarimento del Mimit: l’obbligo di comunicazione al Ministero dei prezzi di vendita al pubblico, praticati da ogni singolo impianto di distribuzione di carburanti, specialmente self service) sussiste per queste informazioni focali:
- comunicazione iniziale di apertura di nuovo impianto;
- la comunicazione, preventiva o almeno contestuale all’applicazione, di tutte le variazioni, in aumento o in diminuzione, del prezzo praticato rispetto all’ultimo prezzo comunicato e, comunque, con frequenza settimanale, anche in assenza di variazioni di prezzo, entro l’ottavo giorno dall’ultima comunicazione inviata
E’ bene dire che sono previste due tipologie di comunicazioni:
- la prima è la comunicazione che il benzinaio deve inviare al Ministero (Mimit), per dargli modo di elaborare e calcolare i prezzi medi, che poi il Mimit pubblicherà sul portale web in modalità open, per tutti;
- la seconda è la comunicazione dei prezzi praticati sui tabelloni, che il benzinaio deve mettere a disposizione del pubblico
- i cittadini e automobilisti possono quindi andare a verificare due cose: i prezzi medi sui portali del sito del Ministeri e i prezzi praticati dai distributori sui tabelloni.
Prezzi carburante: cosa cambia per servito e self service
Come spiegato nella circolare direttoriale di chiarimento, viene privilegiata la comunicazione dei prezzi di vendita in modalità self-service, ove presente
e operativa, rendendo residuale la comunicazione per la modalità servito.
Ad esempio: se un esercente eroga carburante, sia in modalità self-service che in modalità servito, ha l’obbligo di comunicare i prezzi della modalità self-service, restando volontaria la eventuale comunicazione dei prezzi per la modalità servito. Nel caso in cui in un impianto effettui esclusivamente la vendita in modalità servito, invece, l’obbligo di comunicazione ricade sui prezzi praticati per tale forma di vendita.
Prezzi carburante: cosa fa il Ministero
Ognuno farà la sua parte: da una parte i distributori, che comunicano al Ministero le variazioni dei prezzi; dall’altra il Ministero delle imprese e del made in Italy che, una volta ricevute le comunicazioni dei prezzi, calcola la media aritmetica dei prezzi comunicati dagli esercenti. Lo stesso Ministero pubblicherà questi prezzi medi su una apposita sezione del proprio sito internet. Le pubblicazioni sono quotidiane, a partire dal 1° agosto 2023, ed entro le 8,30 del mattino.
Comunicazione prezzi carburante: il calendario
In sostanza il calendario aggiornato sugli obblighi di esposizione di prezzi e prezzi medi prevede che:
- da lunedì 24 luglio 2023: vengono applicate le modalità di comunicazione dei prezzi (come spiegato sopra);
- dal 1° agosto 2023 il Ministero pubblica online ogni giorno i prezzi medi e parte l’obbligo a carico dei gestori di impianti, di esporre ogni giorno i prezzi medi;
Prezzi carburante: cosa cambia per i cittadini
I cittadini hanno 3 opzioni per vedere i prezzi del carburante:
- i prezzi medi calcolati dal Ministero verranno pubblicati tutti i giorni sul sito internet del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in sezione apposita;
- sul Portale Osservaprezzi Carburanti continueranno ad essere pubblicati i prezzi praticati e comunicati
- sui cartelloni esposti nelle stazioni di rifornimento sono pubblicati i prezzi medi, relativi alle tipologie di carburanti disponibili presso il proprio punto vendita, assicurandone l’aggiornamento con frequenza giornaliera.
Prezzi carburanti: come esporli sui cartelloni
Il cartellone con i prezzi medi deve essere esposto:
- all’interno dell’area di rifornimento,
- nel rispetto delle condizioni di sicurezza,
- in modo da garantirne adeguata visibilità;
- con apposita indicazione che i valori in esso presenti sono riferiti ai prezzi medi;
- la dimensione dei caratteri
- usati è determinata in modo da garantirne la visibilità in condizioni di sicurezza assicurando una
- dimensione minima pari a 12 cm in altezza.
- I prezzi medi sono esposti seguendo il questo ordine dall’alto verso il basso: gasolio, benzina, GPL, metano;
- sono esposti in euro per il litro o in euro per chilogrammo per il metano, indicando, con pari dimensione, le cifre decimali fino alla terza.
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(Foto di copertina: istock/LeoPatrizi)