Il prodotto finanziario più amato dagli italiani? La risposta a questa domanda è semplice, essendo da diversi anni il prestito personale.
A tal proposito, una recente statistica evidenzia come ben oltre la metà degli abitanti del Belpaese ne abbia fatto richiesta almeno una volta, più del 25% l’ha presentata persino più volte.
Per quali scopi? Si tratta soprattutto dell’acquisto di beni o servizi, in special modo di quelli dedicati ai figli. La percentuale nazionale è al momento anche quella più alta a livello europeo.
In questo articolo vediamo nel dettaglio cosa sono i prestiti personali e come orientarsi nella scelta. Qualcosa che si rivela tutt’altro che semplice, vista la notevole quantità di offerte disponibili, specialmente in seguito all’avvento di internet.
Indice
Prestiti personali: di cosa parliamo esattamente
Che cosa si intende per prestito personale? Prendiamo in prestito la definizione che ne propone la Banca d’Italia, secondo la quale “Il prestito personale è un credito destinato ai consumatori. Per richiederlo devi essere residente in Italia e avere un’età compresa tra 18 e 70 anni”.
Per l’ottenimento del finanziamento, la persona dovrà essere in grado di poter restituire le somme che le sono state anticipate rispettando le scadenze concordate.
Una capacità che è meglio nota come “merito creditizio” e che viene puntualmente verificata dalle banche prima di concedere la somma di denaro in occasione di finanziamenti erogati precedentemente. Altri elementi considerati favorevoli sono:
- Il richiedente non risulta iscritto al “Registro dei protestati”, cosa che accade per chi non ha centrato il pagamento della cambiale, di un assegno bancario o di un vaglia bancario.
- La domanda riguarda un importo ragionevole e per il quale vi sono le condizioni effettive di restituzione.
Fino a qui tutto molto simile ad altre formule finanziarie, ma qual è, quindi, il tratto che contraddistingue i prestiti personali? Il fatto che la somma richiesta può essere investita liberamente, senza risultare per forza interconnessa a un determinato bene o servizio.
Ciò comporta, tra le altre cose, che è possibile avvalersene a livello cautelativo, come un di più da utilizzare in caso di bisogno. Parliamo, quindi, di una formula creditizia versatile e conseguibile a misura della persona.
Come orientarsi nella scelta dei prestiti personali
Quando ci si approccia alla scelta del prestito personale è necessario leggere con attenzione le clausole contrattuali, andando a valutare i tassi di interesse e l’importo mensile della rata, oltre che quello finale da restituire.
Da preferire una realtà che ha una reputazione solida: per verificarlo, è possibile dare un’occhiata alle recensioni online di chi si è già avvalso dei suoi servizi.
Una delle proposte che si rivelano attualmente più interessanti è quella di Findomestic ed è fruibile interamente online.
Tramite l’utilizzo di un simulatore digitale, è possibile definire elementi quali: importo che si desidera richiedere, rata più adatta sulla base delle proprie esigenze, termini di durata del prestito. Il tutto in pochi e semplici passaggi.
Non solo, dopo che si è rimborsato regolarmente le prime sei rate, la persona può valutare di saltare una rata, a patto di rispettare un intervallo di 11 rate tra un salto rata e l’altro, o in alternativa cambiarne l’importo.
Precisiamo, per completezza di informazioni, che queste due opzioni non risultano cumulabili e che si possono richiedere soltanto dopo che si è rimborsato con addebito diretto su conto corrente.
La trasparenza è del resto uno dei requisiti fondamentali che l’ente creditizio dovrebbe garantire, a fronte di una comunicazione chiara e dove non ci sono fraintendimenti. Un fattore che fa spesso da ago della bilancia nella scelta dei prestiti personali.
Foto copertina: Pexels/ Andrea Piacquadio