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In merito ai contratti a tempo indeterminato, si è appreso che la decontribuzione verrà estesa anche alle assunzioni effettuate nel 2016, dietro però una decurtazione del beneficio massimo, previsto per il 2015 di 8.060 euro. Tornano invece gli incentivi per la contrattazione di secondo livello connessa agli incrementi di produttività.
A rivelarlo, il consigliere giuridico della Presidenza del Consiglio, Maurizio Del Conte, che ha confermato come rimarrà l’incentivo per gli assunti ma sarà ridotto perché troppo oneroso per le casse dello Stato. La decurtazione, di durata triennale anziché biennale, dovrebbe ridurre il bonus di circa 4.000 euro.
Coloro che effettuano assunzioni entro il 2015, di conseguenza, avranno una riduzione dei contributi che potrà raggiungere gli 8.060 euro (al massimo) per tre anni. A partire dal 2016, invece, la riduzione raggiungerà al massimo i 4000 euro, dissolvendosi nel 2017.
Sul fronte produttività, invece, mentre prima era prevista una decontribuzione (poi modificata) per le somme erogate in favore di prestazioni volte ad accrescere la produttività aziendale, entro l’ambito di un contratto di secondo livello, equiparando l’incentivo ad una riduzione dei contributi, per il prossimo anno l’incentivo dovrebbe diventare fiscale.
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Si tratterebbe di una defiscalizzazione immediata in busta paga per il dipendente, in maniera analoga a quanto avvenuto, da quest’anno, in merito al bonus mensile di 80 euro per i redditi inferiori. Un notevole vantaggio, considerando i lunghi tempi che prima si richiedevano per l’incasso (nei migliori casi di un anno e mezzo) che tuttavia introduce, rispetto al passato, requisiti più rigorosi per poter beneficiare dell’agevolazione.
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