La predisposizione e l’invio della fattura elettronica

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La preparazione della fattura
Per il Sistema di interscambio, ogni fattura, ovvero lotto di fatture, costituisce un file predisposto nel formato della FatturaPA. Ciascun singolo file, oppure più file singoli, possono essere inclusi in un file compresso, in formato zip, cioè in un “file archivio”.
Per essere accettato dal Sistema il file deve essere “nominato” in maniera opportuna.

La Fattura PA deve rispettare le seguenti avvertenze:
– Codice Paese: va espresso secondo lo standard ISO 3166-1 alpha-2 code;
– Identificativo univoco del Trasmittente (sia se persona fisica sia se persona giuridica): è il codice identificativo fiscale (cioè il codice fiscale se il trasmittente è residente in Italia, identificativo proprio del Paese di appartenenza nel caso di soggetto residente all’estero: questo dato identificativo è formato:
.  da 11 caratteri (minimo) e 16 caratteri (massimo) nel caso di codice paese IT;
. 2 caratteri (minimo) e 28 caratteri (massimo) in caso contrario;
– Progressivo univoco del file: è una stringa alfanumerica di lunghezza massima di 5 caratteri e con valori ammessi da “A” a “Z” e da “0” a “9”.
Il separatore degli elementi che compongono il nome file è il carattere underscore (“­­_”, codice ASCII 95. L’estensione del file assume il “valore” “.xml” oppure “.xml.p7m” in base al tipo di firma che è utilizzata.

Esempi:
– ITAAABBB99T99X999W_00001.xml
– IT99999999999_00002.xml.p7m
– FR12345678910_00003.xml

La nomenclatura del file viene mantenuta nella fase procedurale di inoltro all’amministrazione pubblica destinataria della fattura.
Nell’ipotesi di archivio, va utilizzata la nomenclatura che è stata utilizzata per il file FatturaPA usando l’estensione .zip.

Esempio:
– ITAAABBB99T99X999W_00001.zip
La quale, ad esempio, al suo interno contiene i seguenti riferimenti:
.      ITAAABBB99T99X999W_00001.xml
.      ITAAABBB99T99X999W_00002.xml
.      ITAAABBB99T99X999W_00003.xml.p7m
Una volta che il Sistema di Interscambio ha ricevuto un file archivio, provvede ad elaborare ed a trasmettere all’amministrazione pubblica destinataria il file o i file in esso presenti.

La firma della Fattura PA
Ogni file deve essere firmato dall’emittente tramite un certificato di firma “qualificata”., formalità che garantisce sia l’integrità delle indicazioni presenti nella fattura sia l’autenticità dell’emittente.
L’emittente deve dotarsi del certificato di firma qualificata rivolgendosi ad certificatore inserito nell’elenco pubblicato sul sito Agenzia per l’Italia Digitale.
La firma elettronica non deve essere apposta sul file archivio poiché la firma deve essere apposta su tutti i file FatturaPA presenti al suo interno.

L’invio della Fattura PA
Per inviare il file al Sistema di Interscambio è possibile avvalersi di uno dei seguenti canali di trasmissione:

a) Posta elettronica certificata (PEC).
Il sistema attesta, con valenza legale l’invio e la ricezione dei messaggi al pari di una raccomandata con ricevuta di ritorno.
La procedura è possibile per chi è fornito di una casella di Posta elettronica certificata. L’utilizzazione di questo canale non presuppone il preventivo accreditamento presso il Sistema di Interscambio.
I filefatturaPA e i file archivio devono essere spediti come allegato del messaggio di Posta elettronica certificata all’indirizzo sdi01@pec.fatturapa.it con l’avvertenza che il messaggio, compreso l’allegato, non deve superare la dimensione di 30 megabytes, poiché, se tale limite non è rispettato, non è garantito il buon esito dell’invio.
Con il primo messaggio di risposta, notifica di scarto o ricevuta di consegna, il Sistema di Interscambio comunica l’indirizzo di Posta elettronica certificata che il trasmittente dovrà utilizzare per gli eventuali successivi invii.

b) Via web.
La procedura presuppone il possesso di credenziali Entratel o Fisconline o il possesso della Carta nazionale del Servizi (CNS) abilitata ai servizi telematici dell’Agenzia delle entrate.
Il file non deve superare la dimensione di 5 megabytes.
I file messaggio relativi all’invio possono essere visualizzati applicando “Monitorare la fatturaPA”, disponibile nella sezione “Strumenti” del sito www.fatturapa.gov.it.

c) Servizio SDICoop – Trasmissione
La procedura è utilizzabile per chi vuole avvalersi dei servizi di cooperazione applicativa (web-services), con l’avvertenza che preventivamente è necessario ottenere l’accreditamento presso il Sistema di Interscambio , mediante l’applicazione “Accreditare il canale”, disponibile nella sezione “Strumenti” del sito suddetto.

d) Servizio SDIFTP
La procedura è utilizzabile per chi vuole applicare la modalità di trasferimento dei dati mediante protocollo FTP (File Transfer Protocol).
La modalità è adatta per chi emette un elevato numero di fatture, poiché necessita di una struttura di supporto delle attività informatiche, la gestione di sistemi informativi e un centro di elaborazione dati.
Preventivamente è necessario ottenere l’accreditamento presso il Sistema di Interscambio , mediante l’applicazione “Accreditare il canale”, disponibile nella sezione “Strumenti” del sito suddetto.

e) Servizio SPCoop-Trasmissione
La procedura è utilizzabile per chi vuole avvalersi dei servizi di cooperazione applicativa (web-services) tramite il Sistema Pubblico di Connettività (SPC) secondo le modalità definite dall’Agenzia per l’Italia Digitale.
Preventivamente è necessario ottenere l’accreditamento presso il Sistema di Interscambio , mediante l’applicazione “Accreditare il canale”, disponibile nella sezione “Strumenti” del sito suddetto..

La verifica della trasmissione
E’ possibile visionare tutti i file messaggio che comprovano lo stato del proprio file presso il Sistema di Interscambio attraverso l’applicazione “Monitorare la FatturaPA, disponibile nella sezione “Strumenti” del sito www.fatturapa.gov.it.
Il messaggio relativo al file emesso o trasmesso può essere visualizzato direttamente dall’emittente o dal trasmittente utilizzando le proprie credenziali Entratel o Fisconline.

Sergio Mogorovich

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