Polizza RC obbligatoria per gli sciatori: tutela reale o l’ennesimo sistema per arricchire le compagnie?

L’obbligo di assicurazione sulle piste da scii è in vigore dal 2022.

Massimo Quezel 17/03/25

Negli ultimi anni, la sicurezza sulle piste da sci è diventata un tema sempre più centrale. La crescente affluenza di sciatori e snowboarder, unita alla varietà delle capacità tecniche degli utenti delle piste, ha reso necessario l’intervento del legislatore per disciplinare le responsabilità in caso di incidenti. Proprio per questo, con il Decreto Legislativo n. 40 del 28 febbraio 2021, entrato in vigore il 1° gennaio 2022, è stato introdotto l’obbligo per gli sciatori di stipulare una polizza di responsabilità civile.

Ma come funziona realmente questa copertura? E, soprattutto, offre una vera tutela agli sciatori, oppure si tratta dell’ennesima misura che avvantaggia più le compagnie assicurative che gli utenti delle piste?

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L’obbligo riguarda tutti coloro che praticano sci e prevede la stipula di un’assicurazione che copra la responsabilità civile per danni fisici o materiali causati a terzi. In altre parole, se uno sciatore dovesse urtare accidentalmente un altro utente della pista provocandogli una lesione o un danno alle attrezzature, la polizza interverrebbe per coprire i costi del risarcimento.

Molti impianti sciistici offrono la possibilità di acquistare questa assicurazione direttamente insieme allo skipass, garantendo così una copertura automatica per tutta la durata del soggiorno sulle piste. In alternativa, gli sciatori possono stipulare autonomamente una polizza RC presso compagnie assicurative, scegliendo tra coperture giornaliere, settimanali o stagionali in base alle proprie esigenze.

Sulla carta, quindi, l’obbligo della polizza RC sembra un’ottima misura per garantire maggiore sicurezza sulle piste e tutelare gli sciatori in caso di incidente. Tuttavia, nella pratica, emergono diverse criticità che ne limitano l’efficacia.

Innanzitutto, essendo una polizza RC, il risarcimento avviene solo dopo che la responsabilità dell’incidente è stata accertata. Questo significa che lo sciatore colpevole deve denunciare il sinistro in modo chiaro e assumersi la piena responsabilità dell’accaduto. Ma siamo sicuri che questo avvenga sempre?

In molti casi, chi ha causato un incidente potrebbe cercare di minimizzare la propria colpa o addirittura negarla, specie se le conseguenze lesive sono gravi con conseguente addebito di responsabilità in sede penale, rendendo quindi difficile l’accertamento della responsabilità.
In assenza di testimoni o di un intervento immediato del personale addetto alla sicurezza delle piste, il danneggiato potrebbe trovarsi in grande difficoltà nel provare il torto subito. Come sappiamo, senza prove concrete la compagnia assicurativa facilmente negherà il risarcimento, lasciando lo sciatore danneggiato senza alcuna tutela reale.

Un altro aspetto critico è che, come accade spesso nel settore assicurativo, le compagnie possono applicare clausole e cavilli che rendono più difficile l’ottenimento del risarcimento. La mancanza di una denuncia tempestiva o una dinamica poco chiara potrebbero bastare per bloccare il pagamento, con conseguenti lungaggini burocratiche e, in molti casi, la necessità di intraprendere un contenzioso per ottenere giustizia.
Eppure, per garantire una vera tutela agli sciatori, una soluzione più efficace ci sarebbe.

Basterebbe imporre l’obbligo di sottoscrizione di una polizza infortuni anziché di una polizza RC, in grado di garantire allo sciatore un indennizzo indipendentemente dalla responsabilità, eventualmente in via complementare ad un danno maggiore subito per colpa di un terzo. Questo eviterebbe buona parte dei contenziosi e renderebbe molto più semplice e veloce l’ottenimento di un adeguato ristoro economico in caso di incidente sulle piste.

L’ideale sarebbe creare un prodotto assicurativo ad hoc, valido esclusivamente in concomitanza con la durata dello skipass e specifico per gli infortuni derivanti da collisioni con altri sciatori.

Potrebbe essere offerta agli sciatori la possibilità di sottoscrivere una copertura più ampia, che garantisca protezione anche in caso di infortunio autonomo, ed eventualmente anche una copertura RC. Questa soluzione sarebbe particolarmente utile per chi pratica sci su piste più impegnative o per coloro che vogliono una protezione completa, anche in caso di cadute accidentali o nella malaugurata ipotesi di causare gravi lesioni a terzi.
Di certo, l’obbligo della polizza RC per gli sciatori, così come è strutturato oggi, si trasforma il più delle volte in un vantaggio unilaterale per le compagnie assicurative, che incassano premi senza offrire una reale garanzia di tutela agli sciatori date le difficoltà sopra evidenziate nel documentare correttamente la dinamica del sinistro e la ripartizione delle responsabilità tra le parti coinvolte.

Se l’obiettivo reale del Legislatore fosse stato quello di proteggere gli sciatori, probabilmente avrebbe più senso introdurre un sistema più articolato di coperture obbligatorie, che preveda necessariamente almeno una copertura infortuni. Una soluzione che offrirebbe indennizzi certi e tempestivi, senza la necessità di lunghe e complesse verifiche sulle responsabilità.

Consulta qui il Decreto n. 40/2021

Massimo Quezel