Pietro Grasso è il nuovo presidente del Senato. La foto con Falcone

Redazione 16/03/13
Pietro Grasso è il nuovo Presidente del Senato. L’ex procuratore nazionale Antimafia è stato eletto al seggio più alto di palazzo Madama, battendo Renato Schifani, presidente uscente e candidato di Pdl e Lega Nord.

Si è trattato di un esito al fotofinish, poiché, diversamente da quanto accaduto poche ore prima alla Camera, dove Laura Boldrini è stata eletta con i soli voti del centrosinistra, sufficienti a ottenere la maggioranza, al Senato nessun gruppo parlamentare può godere del 50% più uno dei voti. Il regolamento per l’elezione della seconda carica dello Stato, infatti, prevede che dalla quarta chiama si svolga il ballottaggio tra i due candidati che hanno raccolto più preferenze.

Così, giunti al quarto scrutinio, si è arrivati al ballottaggio tra Pietro Grasso, candidato a sorpresa del Partito democratico, e Renato Schifani. Tra i due contendenti, la linea ufficiale delle “terze parti” in Senato – ossia MoVimento 5 Stelle e Scelta civica – hanno annunciato di votare scheda bianca, benché fin da subito tra i grillini sia emerso qualche malumore. Dai corridoi del Senato, infatti, sono uscite voci di un confronto molto acceso tra i senatori del MoVimento 5 Stelle ed è stato lo stesso capogruppo Crimi a confermare come la decisione presa non sia stata unanime. Quindi, alcuni di loro, sui propri profili Twitter hanno annunciato come si sia scelta la libertà di coscienza.

Alla fine, dunque, l’ha spuntata Pietro Grasso. Nato a Licata il primo gennaio del 1945, Grasso ha aperto la sua carriera in magistratura nel 1969. Negli anni successivi, diventa sostituto procuratore al Tribunale di Palermo, occupandosi di criminalità organizzata. Entrato da subito  nelin prima linea contro la mafia, è stato giudice nel famoso maxiprocesso a Cosa Nostra, del quale è stato anche firmatario della sentenza che ha comminato 19 ergastoli. Quindi, Grasso è passato alla Commissione antimafia, con il ruolo di consulente, che ha ricoperto fino al 1991, quando divenne consigliere della Direzione affari penali e membro della Commissione centrale per i pentiti, entrambe presso il Ministero della Giustizia.

Quindi, ha ricoperto la carica di procuratore aggiunto alla Direzione nazionale antimafia nelle Procure di Palermo e Firenze, dove seguì le inchieste sulle stragi del 1992 e del 1993. Nel 2005, infine, è stato chiamato dal Csm a guidare l’organo, dal quale ha preso l’aspettativa a fine 2012 per candidarsi tra le file del Pd al Senato, in qualità di capolista alla regione Lazio, dove viene eletto.

foto grasso falcone

 

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