Ieri sera, però, per l’ennesima volta, l’esecutivo ha dovuto richiedere ancora una volta il voto di fiducia per ottenere l’assenso a un provvedimento presentato dallo stesso ministro delle Infrastrutture, e su cui anche il premier Renzi ha investito molto del suo programma per il rilancio dell’economia.
Così, dopo l’ok al decreto lavoro, a quello sugli stupefacenti e al decreto scuola, ora è arrivato anche il via libera definitivo al provvedimento che dovrebbe stimolare il settore dell’edilizia. Al suo interno, però, sono comprese anche alcune misure sull’Expo 2015, nella bufera per la recente ondata di arresti che ha riportato la mente alla Milano dei primi anni ’90, con il ritorno in cima alle cronache di Primo Greganti e Gianstefano Frigerio.
Ma partiamo dalla casa. Ecco, in tal proposito, quali sono le principali novità del decreto sulle abitazioni:
il Fondo per gli affitti passa da 50 a 100 milioni di euro
aumenta anche il Fondo per la morosità incolpevole
500 milioni andranno al recupero e riutilizzo degli immobili di proprietà pubblica non utilizzabili, per i quali le regioni hanno 30 giorni di tempo per le segnalazioni
dopo 7 anni di affitto, l’inquilino può riscattare l’appartamento
divieto di allaccio ad acqua, luce o gas per chi occupa abusivamente un’abitazione
cinque anni di esclusione dalle gare di assegnazione per chi occupa una casa pubblica in modo abusivo
cedolare secca ridotta al 10%
bonus mobili entro i 10mila euro anche se superiori alle spese di ristrutturazione
E veniamo, infine, alla parte inerente l’Expo 2015, duramente contestata dal MoVimento 5 Stelle:
vengono introdotte due deroghe sui contratti di sponsorizzazione e di concessione servizi al Codice dei contratti pubblici
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