Il Decreto Rilancio, approdato in Gazzetta ufficiale e in vigore dallo scorso 20 maggio, ha infatti prorogato l’estensione di questa agevolazione, partorita in origine dal Decreto Cura Italia.
L’ultimo provvedimento in ordine di tempo – conosciuto ormai come Decreto Rilancio – ha confermato molti degli aiuti introdotti all’alba dell’emergenza Covid, estendendoli e introducendone altri.
>> Decreto Rilancio: tutte le misure per disabilità
Tra le tante misure confermate c’è un ampio pacchetto di aiuti alle famiglie, con la conferma del congedo parentale speciale, il voucher baby sitter, la proroga della cassa integrazione e non solo. Il Governo ha deciso di venire incontro anche ai cittadini lavoratori invalidi e alle loro famiglie, confermando anche l’estensione dei permessi 104 retribuiti, che passeranno dagli attuali 3 giorni al mese, a 18 giorni cumulativi anche nei mesi di maggio e giugno 2020. In pratica aumentano in tutto di 12 giorni.
Chi vorrà quindi potrà accedere alla richiesta dei permessi per molte più giornate rispetto a quelle consentite nel nostro sistema ordinario di welfare.
Vediamo in breve cosa sono i permessi 104 e chi li può chiedere.
> Consulta lo speciale Legge 104 <
Permessi 104: cosa sono
Nel nostro Paese, i lavoratori disabili o i familiari di persona con handicap grave (art. 3 co. 3 Legge 104) che devono assentarsi dal lavoro per prestare assistenza o dedicarsi ai necessari trattamenti sanitari godono di una specifica agevolazione: i permessi 104, cioè di ore o giorni di permesso totalmente a carico dell’INPS, altrimenti non retribuiti dall’azienda.
La legge che consente questo è la Legge 104 del 1992 e i permessi spettano, oltre ai disabili stessi, a genitori, coniuge e parenti entro il secondo grado dell’assistito. È necessario comunque che sia accertata una disabilità grave.
Permessi 104: a chi spettano
Normalmente, per legge, spettano 3 giorni al mese (frazionati in ore, anche continuativi) di permessi. A richiederli possono essere i lavoratori dipendenti:
- Genitori (anche se adottivi o affidatari);
- Coniuge (o parte dell’unione civile);
- Convivente;
- Parenti e affini entro il 2° grado,
- il disabile stesso.
Il diritto ai permessi si estende ai parenti o affini entro il 3° grado se i genitori, il coniuge, la parte dell’unione civile o il convivente hanno compito 65 anni di età ovvero sono anch’essi affetti da patologie invalidanti a carattere permanente, sono deceduti o mancanti.
>> Legge 104: tutte le agevolazioni e chi può richiederle
Permessi 104 Covid-19: di quanto aumentano
Il Decreto marzo 2020 approvato il 16 marzo 2020 dal Governo, per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, ha esteso il numero dei permessi 104 fruibili, per i mesi di marzo e aprile 2020, aumentando le giornate di permesso di 12 giorni complessivi, oltre ai 3 giorni al mese generalmente concessi.
In pratica è stata data la possibilità ai lavoratori disabili o ai loro caregiver di chiedere al datore in tutto 18 giorni di permessi 104 nell’arco due mesi.
La cosa si ripete anche a maggio e giugno 2020. Questo perché il Decreto Rilancio ha confermato questa agevolazione. La proroga viene stabilita dall’articolo 73 del Decreto. Si legge infatti “All’articolo 24 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, al comma 1, dopo le parole “aprile 2020” sono aggiunte le seguenti: “e di ulteriori complessive dodici giornate usufruibili nei mesi di maggio e giugno 2020.”
Così, anche per i mesi di maggio e giugno i permessi 104 salgono di 12 giorni, anziché 3: nell’arco di 2 mesi quindi si potranno richiedere 12 giorni di permessi, più i normali 3 giorni al mese: totale 18 giornate complessive.
Permessi 104 Covid-19: come si utilizzano
Per capire come usufruire dei permessi 104 aggiuntivi, occorre leggere una circolare Inps (circolare 45 del 25 marzo 2020), che ne ha spiegato le modalità di utilizzo. Questi i punti da tenere bene in considerazione se si vuole chiedere al datore la possibilità di assentarsi ex legge 104 in tempi di Coronavirus:
- I 12 giorni aggiuntivi possono essere utilizzati anche consecutivamente nel corso di un solo mese, ferma restando la fruizione mensile dei tre giorni previsti ordinariamente dalla legge,
- Le 18 giornate complessive possono anche essere utilizzate frazionate in ore,
- È possibile cumulare più permessi in capo allo stesso lavoratore. Quindi, nel caso in cui il lavoratore assista più soggetti disabili potrà cumulare, per i mesi di maggio e giugno 2020, i 18 giorni complessivi per ciascun soggetto disabile assistito,
- il lavoratore disabile che assiste altro soggetto disabile, potrà cumulare, per i mesi di maggio e giugno 2020, i permessi a lui complessivamente spettanti (3+3+12) con lo stesso numero di giorni di permesso fruibili per l’assistenza all’altro familiare disabile (3+3+12),
Come chiedere i permessi 104 covid
La domanda è necessaria in assenza di provvedimenti di autorizzazione in corso di validità. In questo caso i lavoratori devono presentare domanda secondo le modalità già previste per i permessi di cui all’articolo 33, commi 3 e 6, della legge n. 104/92.
Il conseguente provvedimento di autorizzazione dovrà essere considerato valido dal datore di lavoro ai fini della concessione del numero maggiorato di giorni, fermo restando che la fruizione delle suddette giornate aggiuntive potrà avvenire esclusivamente successivamente alla data della domanda.
La domanda di autorizzazione per i permessi retribuiti Legge 104 deve essere presentata all’Inps (online o tramite patronato).
Le modalità di richiesta autorizzazione sono queste:
- Online – servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite PIN attraverso il portale dell’Istituto – servizio di “Invio OnLine di Domande di Prestazioni a Sostegno del Reddito”;
- tramite Patronati– attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi;
- tramite Contact Center Multicanale – attraverso il numero 803 164 gratuito riservato all’utenza che chiama da telefono fisso e il numero 06 164164 con tariffazione a carico dell’utenza chiamante abilitato a ricevere esclusivamente chiamate da telefoni cellulari.
Una volta ottenuto il nulla osta dall’Inps, il dipendente può assentarsi dal lavoro per prestare assistenza al familiare, così come può farlo il disabile, ovviamente comunicandolo preventivamente al datore. La retribuzione dei giorni di permesso è totalmente a carico dell’Istituto, viene solo anticipata dal datore di lavoro.
Il datore di lavoro non può opporsi alla concessione degli specifici permessi se comunicati in tempi ragionevoli.
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La storia ci insegna che da sempre le società umane combattono, ciclicamente, la loro guerra contro le epidemie, questo nemico astuto, insidioso, implacabile, e soprattutto, privo di emozioni e scrupoli. Eppure, le società umane hanno sempre vinto. Oggi il progresso scientifico e tecnologico sembra librarsi ad altezze vertiginose. Ma, nella guerra contro le epidemie, le armi dell’umanità sono e saranno probabilmente le stesse di quelle che avevamo a disposizione quando questo inarrestabile progresso aveva appena cominciato a svilupparsi, come nel XV secolo della Repubblica di Venezia, nell’800, nei primi anni del ’900. Oggi, è vero, la comunità internazionale può contare su un’incrementata capacità di sorveglianza epidemiologica, su una solida esperienza nella collaborazione tra Stati, su laboratori in grado di identificare i virus e fare diagnosi, su conoscenze scientifiche in continuo progresso, su servizi sanitari sempre migliori, su agenzie internazionali come l’OMS, l’ISS italiano e il CDC americano. Ma oltre alle conoscenze, ai vaccini e ai farmaci, all’organizzazione dei servizi sanitari, per affrontare con successo le epidemie è molto importante il senso di appartenenza alla comunità, la solidarietà sociale e l’aiuto reciproco fra persone. Di fronte ad una minaccia sanitaria, la fiducia nello Stato e nelle scelte delle autorità sanitarie, la consapevolezza del rischio e la solidarietà umana possono aver la meglio sull’ignoranza, l’irrazionalità, il panico, la fuga e il prevalere dell’egoismo che in tutti gli eventi epidemici della storia hanno avuto grande rilevanza. Walter Pasiniè un esperto di sanità internazionale e di Travel Medicine. Ha diretto dal 1988 al 2008 il primo Centro Collaboratore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la Travel Medicine.
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