Pensioni, sbloccato il cumulo gratuito dei professionisti

Firmata la convenzione tra Inps e Adepp

Redazione 22/02/18
È stata firmata la convenzione tra Inps e Adepp che sblocca finalmente il cumulo gratuito per le pensioni dei liberi professionisti. L’accordo è stato siglato il 20 febbraio, dopo mesi di attesa in seguito alla circolare n. 140/2017 con le istruzioni operative dell’Inps. Possono così partire i versamenti. Il presidente dell’Inps Tito Boeri ha annunciato che saranno vagliate al più presto le oltre 5 mila domande di cumulo già arrivate nei mesi scorsi.

L’Inps ha stimato che i professionisti interessati dal cumulo gratuito dei contributi versati in diverse gestioni siano pari a 702.318, in particolare quelli con più di 60 anni sono circa 70mila.

Resta in sospeso ancora il rimborso degli oneri di gestione che le Casse dovrebbero riconoscere a Inps per ogni trattamento pensionistico liquidato per le procedure amministrative e contabili. Il rimborso dovrebbe essere pari a 65 euro, ma non tutte le Casse previdenziali sono disposte al versamento, facendo riferimento alla copertura del provvedimento già prevista nella legge di Bilancio 2017.

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Quali sono i professionisti interessati dal cumulo gratuito

Ricordiamo che il cumulo gratuito per la pensione dei professionisti sono quelli iscritti alle seguenti Casse previdenziali:

  • Cassa Notariato,
  • Cassa Forense,
  • Inarcassa (archiettti e ingegneri),
  • CNPADC (commercialisti),
  • ENPAV (veterinari),
  • ENPACL (consulenti del lavoro),
  • ENPAF (farmacisti),
  • ENPAP (psicologi),
  • ENPAPI (infermieri),
  • INPGI (giornalisti),
  • ENASARCO (agenti di commercio),
  • ENPAIA (impiegati dell’agricoltura),
  • EPAP (attuari, agronomi, chimici, geologi),
  • ONAOSI (assistenza orfani sanitari italiani),
  • ENPAM (medici),
  • ENPAB (biologi),
  • EPPI (periti industriali),
  • Cassa geometri,
  • Cassa ragionieri.

Come chiarito dall’Inps per accedere alla pensione di vecchiaia in cumulo sono necessari 66 anni e 7 mesi di età e 20 anni di contribuzione, con decorrenza  non anteriore al 1° febbraio 2017.

Per i lavoratori con pensione contributiva pura il primo importo pensionistico non dovrà essere minore di 1,5 volte rispetto all’assegno sociale. In alternativa potranno andare in pensione a 70 anni e 7 mesi di età e almeno 5 anni di contributi effettivi (non considerando la figurativa e l’importo pensionistico)

Per la pensione anticipata saranno necessari 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini.

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