Pensioni e reddito di cittadinanza: vertice del Governo sulla Manovra

Chiara Arroi 05/09/18
A Palazzo Chigi, nelle stanze del Governo, si è concluso il vertice tra il premier Giuseppe Conte e i suoi due vice Matteo Salvini e Luigi Di Maio (presenti anche il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, quello dell’Economia, Giovanni Tria, e quello degli Affari Europei, Paolo Savona). Da definire ci sono i punti centrali da inserire nella prossima Legge di bilancio, quella che svelerà le carte di questo Governo lega stellato del cambiamento.

Il premier, Giuseppe Conte, al termine dell’incontro ha comunicato che “nell’incontro di questa mattina abbiamo continuato a lavorare alla manovra economica e ci aggiorneremo anche domani. Stiamo approfondendo tutti i dettagli per varare un piano finanziario che tenga i conti in ordine e che consenta al Paese di perseguire un pieno rilancio sul piano economico-sociale: la nostra sarà una manovra nel segno della crescita nella stabilità”.

Luigi di Maio ai cronisti ha affermato che la prossima manovra rassicurerà famiglie e mercati: “”La prossima manovra manterrà i conti in ordine ma sarà coraggiosa: rassicurerà i mercati, ma anche le famiglie che hanno bisogno, i cui figli non trovano lavoro”.

E se davvero di cambiamento si tratterà, lo capiremo nelle prossime ore o nei prossimi giorni: il 27 settembre dovrà essere presentato l’aggiornamento al Def (documento di economia e finanza) in cui devono essere presenti tutte le misure e coperture prioritarie per il Governo Conte.

E sempre ai cronisti che gli chiedono dei rapporti con Tria e se la manovra manterrà il tetto del 2 per cento ha risposto: “”Non c’è contrapposizione con il ministro Tria, c’è lavoro di squadra. Faremo una manovra che ridarà il sorriso agli italiani e che manterrà i conti in ordine”.

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Già prima del vertice comunque, questa mattina Matteo Salvini e Luigi Di Maio si lanciavano sfide per mettere in chiaro con la platea di elettori e con loro stessi quali siano i paletti su cui ognuno di essi punta: Salvini (dai microfoni di Radio anch’io) ribadisce la sua volontà di smantellamento della Fornero e l’introduzione della Quota 100 (anche se rassicura l’Europa ampliando il margine di tempo entro cui fare le riforme, cioè l’intera legislatura) e Di Maio (su Radio Radicale) non si smuove dal reddito di cittadinanza.

Insomma Quota 100, reddito di cittadinanza e flat tax sembrano dati per certi. Si attende ora di conoscere le coperture della manovra e il parere di chi con i conti del Paese deve giocarci in prima persona, il titolare dell’Economia, Giovanni Tria.

Ecco allora le misure che quasi certamente saranno inserite nella manovra.

Matteo Salvini: Quota 100 come priorità

“Vogliamo rispettare gli impegni presi con gli italiani restando nei vincoli imposti dagli altri. Se per mettere in sicurezza l’Italia dovessimo spendere un miliardo in più, lo spenderemmo. Cercheremo di fare tutto, rispettando quello che ci è chiesto da altri, sebbene non sia rispettato da altri paesi”, ha detto in mattinata il ministro dell’ Interno, Salvini, a Radio Anch’io.

“La priorità resta la legge Fornero – ha affermato- che è una legge palesemente sbagliata. Arrivare a quota 100 e mandare in pensione chi se lo è meritato”.

Salvini rassicura anche il reddito di cittadinanza ci sarà, ma che servirà anche un po’ di mediazione. “Il reddito di cittadinanza sarà nella manovra, quella di ieri era una riunione dei temi economici della Lega: il reddito di cittadinanza è una battaglia dei Cinquestelle, non metto becco nei temi altrui, ma in governo siamo in due”.

Luigi Di Maio: reddito di cittadinanza e flat tax equa

La “flat tax” è “argomento da Contratto di governo” ma “deve aiutare i più deboli e se favorisce i ricchi non va bene”. Queste le parole del vice premier Luigi Di Maio a Radio Radicale sulla prossima manovra. Per il movimento – ha spiegato – “non si può prescindere da reddito di cittadinanza e superamento della legge Fornero e anche sulla realizzazione di infrastrutture, penso al sud dove sono quasi inesistenti”. Sulle pensioni, poi, “quota 100 e in alternativa quota 41 (anni di contributi) è una delle nostre priorità perchè crea nuovo lavoro mandando persone in pensione”.

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Chiara Arroi

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