Come correggere la Riforma Fornero? Oggi vertice Sindacati-Governo, le attese per Esodati e Precoci

Redazione 28/06/16
Va in scena, oggi, il 4^ vertice tra sindacati e Governo sull’annosa questione della Riforma Pensioni 2016/2017.

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L’ultimo incontro dello scorso 23 giugno, incentrato sulla previdenza e sul lavoro, nonostante sia stato rilevante non ha portato nessuna significativa novità.

La discussione, infatti, è stata principalmente rivolta su tematiche quali salvaguardia esodati e tutela dei precoci; mentre la misura proposta dall’Esecutivo circa il nuovo meccanismo di anticipo pensionistico, APE, che consente appunto ad alcuni lavoratori di accedere alla pensione anticipata grazie ad un prestito pensionistico erogato dalla banche da restituire in 20 anni,  è stata trattata soltanto marginalmente.

Le 3 sigle sindacali (CGIL, CISL e UIL) hanno definito l’ultimo incontro come interlocutorio e propedeutico a quelli in programma oggi e giovedì prossimo (30 giugno).

Pensione anticipata: perché l’APE non funziona?

Al momento secondo Tecnici, sindacati e lavoratori, e stando anche alle numerose sollecitazioni che ci arrivano dai nostri lettori, il nuovo strumento dell’APE non piace a molti. Così come è stato congetturato, infatti, l’anticipo pensionistico pare utile soltanto alle situazioni più gravi, cioè a quei lavoratori che non hanno reddito e pensione, e a quelli che, necessitando di una forma di mantenimento, sono disposti ad accettare di contrarre un ‘debito’ economico, seppur sotto il profilo pensionistico.

Dal momento che il sacrificio che il nuovo strumento implica è notevole per i lavoratori che ne faranno richiesta, si stanno studiando agevolazioni fiscali che rendano le rate del prestito pensionistico meno pesanti, azzerandole quasi del tutto per chi percepisce pensioni più basse.

Pensione anticipata: quando e per chi?

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Mediante il nuovo APE si potrà accedere alla pensione anticipata a partire dai 63 anni e 7 mesi dietro un prestito pensionistico. Come funziona? Una volta scontati i 3 anni o meno di anticipo (si potrà infatti scegliere quando andare in pensione), a partire dal momento in cui si raggiungono i 66 anni e 7 mesi (vale a dire il requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia oggi) tale prestito andrà reso.

Come correggere la Riforma Fornero?

Le proposte per una maggiore flessibilità in uscita, sul fronte previdenziale, in realtà, sono anche altre.

Precoci

Al centro del summit di oggi tra rappresentanti governativi e parti sociali vi sarà proprio l’argomento pensioni. Le proposte che attendono i sindacati vanno oltre l’ambito applicativo del nuovo APE. Secondo il Segretario UIL, Carmelo Barbagallo, sarà la tematica dei lavoratori precoci ad avere la priorità dal momento che  41 anni di contributi versati devono consentire di poter lasciare il lavoro senza tagli, penalizzazioni o senza che gli assegni vengano correlati a limiti o requisiti anagrafici.

Esodati

Da definire anche gli strumenti per tutelare gli esodati rimasti fuori dai precedenti interventi di salvaguardie: si attende dunque di definire l’ottava e risolutiva (si spera) salvaguardia che dovrebbe appunto porre fine all’odissea degli esodati.

Opzione donna

Anche l’estensione della cosiddetta Opzione donna ad altre lavoratrici (ossia non solo a quelle che hanno raggiunto i requisiti l’anno scorso) è un argomento al centro del tavolo di oggi.

Altri temi

Figurano, infine, tra gli argomenti all’ordine del giorno anche le rivalutazioni delle pensioni, il contributo di solidarietà dalle pensioni più alte, il bonus di 80 euro alle minime, i lavori usuranti e le lavoratrici che svolgono lavori di cura della famiglia.

Redazione

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