E’ in arrivo il pagamento delle pensioni Inps di maggio 2025 il cui importo, come sempre, sarà visionabile qualche giorno prima della data di accredito, tramite cedolino online.
Tra le novità del cedolino figurano i conguagli fiscali a debito per chi ha registrato nel 2024 ritenute IRPEF mensili inferiori a quanto dovuto su base annua, senza dimenticare le addizionali regionali e comunali, l’incremento al milione e, ultimo ma non meno importante, il riordino delle detrazioni per familiari a carico inaugurato già con la pensione di aprile.
Un breve focus su date e novità per gli accrediti di questo mese.
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Indice
Date di pagamento pensioni Inps di maggio 2025
La regola ormai nota a molti (ma sempre utile ricordare) è quella per cui i pagamenti dei trattamenti pensionistici, degli assegni, delle pensioni e delle indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili, nonché delle rendite vitalizie dell’INAIL sono effettuati ordinariamente il primo giorno bancabile di ciascun mese, fatta eccezione per gennaio dove il pagamento è eseguito il secondo giorno bancabile.
Con esclusivo riferimento al cedolino della pensione di maggio, essendo giovedì 1 festivo, i pagamenti slittano a venerdì 2, in qualità di primo giorno bancabile del mese.
Da notare che la data del 2 maggio vale tanto per gli accrediti della pensione in conto corrente quanto per il rilascio delle somme in contanti presso gli uffici postali.
In quest’ultimo caso si raccomanda di consultare le date per il ritiro eventualmente definite dai singoli uffici postali, distinte in base all’ordine alfabetico (cognome) dei beneficiari.
Rispettando le date si evitano infatti assembramenti e file, in considerazione della presenza di utenti che si recano in posta per altri servizi (postali o finanziari, ad esempio).
Si precisa altresì che a giugno, essendo il giorno 1 una domenica e il 2 festivo, le pensioni saranno liquidate martedì 3.
Ecco di seguito le altre date per i restanti mesi del 2025:
Mese | Giorno disponibilità valuta | |
Poste | Banche | |
Luglio | 1 | |
Agosto | 1 | |
Settembre | 1 | |
Ottobre | 1 | |
Novembre | 3 | |
Dicembre | 1 |
Ritiro in contanti fino a 1.000 euro
Il ritiro della pensione in contanti è possibile esclusivamente per importi complessivi fino a 1.000 euro netti.
Se la somma supera tale limite è necessario comunicare all’Inps le coordinate bancarie o postali su cui farsi accreditare l’importo della pensione, collegandosi all’apposita piattaforma online disponibile su “inps.it – Pensione e Previdenza – Cambiare le coordinate di accredito della pensione” (accesso consentito con le credenziali SPID, CIE o CNS).
Conguagli a debito
per alcuni pensionati e pensionate il cedolino della pensione di maggio 2025 potrebbe riportare il conguaglio fiscale a debito relativo all’anno precedente.
Trattasi in particolare di coloro che, in ragione dei redditi maturati nel 2024 e delle imposte già pagate nei singoli cedolini della medesima annualità, sono risultati (a fine anno precedente) ancora in debito con il Fisco.
In casi come questo le imposte ancora dovute dal pensionato vengono recuperate sulle rate di pensione di gennaio 2025 e febbraio 2025.
Fanno eccezione quanti hanno un importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18 mila euro e conguagli a debito di importo superiore a 100,00 euro. Per i soggetti in parola il recupero fiscale avviene in maniera dilazionata fino a novembre 2025.
Le somme conguagliate vengono certificate ai fini fiscali nella Certificazione Unica 2025.
Addizionali IRPEF
Le ritenute fiscali sulla pensione di maggio sono rappresentate, oltre che dall’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche), dalle addizionali:
- regionale, a saldo 2024, trattenuta a rate da gennaio 2025 a novembre 2025;
- comunale, a saldo 2024, trattenuta a rate fino da gennaio 2025 a novembre 2025;
- comunale, acconto 2025, trattenuta a rate da marzo 2025 a novembre 2025.
Ricalcolo detrazioni 2025
Le novità fiscali del cedolino di maggio non si esauriscono con i recuperi di IRPEF e addizionali.
Dal rateo di pensione di aprile le detrazioni per carichi di famiglia (il cui obiettivo è quello di ridurre l’IRPEF del pensionato) sono state adeguate alle novità introdotte con la Manovra di bilancio 2025 (Legge 30 dicembre 2024, numero 207), in particolare:
- per i figli a carico, la detrazione spetta per i figli di età pari o superiore a 21 anni ma inferiore a 30 anni ovvero per ciascun figlio di età pari o superiore a 30 anni con disabilità accertata (ai sensi dell’articolo 3, Legge 5 febbraio 1992, numero 104);
- per gli altri familiari a carico (diversi da coniuge e figli) la detrazione spetta esclusivamente per gli ascendenti (genitori, nonni, bisnonni) che convivono con il contribuente.
A seguito delle novità normative, l’INPS ha provveduto a ricalcolare la tassazione mensile della pensione di aprile e conguagliare (trattenere) il debito derivante dalle minori imposte trattenute nei primi tre mesi del 2025.
Nello specifico, come reso noto con Messaggio 26 febbraio 2025 numero 698 l’Istituto ha adeguato il sistema informativo delle “Detrazioni Unificate”:
- azzerando, in quanto non spettanti, le detrazioni per figli a carico che hanno compiuto 30 anni e non sono disabili;
- revocando, in quanto non spettanti, le detrazioni per altri familiari a carico e inserita la possibilità di dichiarare che si tratta di soggetto ascendente convivente con il contribuente.
Incremento al milione
Il cedolino della pensione di maggio ospita altresì la somma di 8 euro mensili, prevista a titolo di incremento delle maggiorazioni (il cosiddetto milione).
La Manovra 2025 dispone infatti per l’anno corrente (articolo 1, comma 178) l’incremento dell’importo mensile delle maggiorazioni sociali dei trattamenti pensionistici, degli assegni sociali, delle pensioni sociali e delle pensioni sociali corrisposte agli invalidi civili, in misura pari a 8 euro.
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