La risposta a questa questione è arrivata con l’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile numero 816 recante “Ulteriori interventi urgenti di protezione civile in relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili“.
Si legge nel testo dell’Ordinanza che “Allo scopo di consentire a Poste Italiane S.p.A. la gestione dell’accesso ai propri sportelli dei titolari del diritto alla riscossione delle prestazioni previdenziali corrisposte dall’Istituto Nazionale Previdenza Sociale, in modalità compatibili con le disposizioni in vigore adottate allo scopo di contenere e gestire l’emergenza epidemiologica da COVID-19, salvaguardando i diritti dei titolari delle prestazioni medesime, il pagamento dei trattamenti pensionistici, degli assegni, delle pensioni e delle indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili, di cui all’articolo 1, comma 302, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 e successive integrazioni e modificazioni, di competenza del mese di gennaio 2022, è anticipato dal 27 dicembre 2021 al 3 gennaio 2022.“
Arriva quindi l’ufficialità del pagamento anticipato anche per le pensioni di gennaio, ma non è l’unica novità. Con la rivalutazione delle pensioni dovuta all’inflazione gli assegni saranno un po’ più corposi, con un importo annuo che può arrivare fino a 300 euro in più.
Vediamo quindi quando verranno pagate le pensioni di gennaio 2022 e come si traducono gli adeguamenti all’inflazione negli assegni del prossimo anno.
Pensioni 2022: nuovi aumenti fino a 300 euro annui dal 1° gennaio
Pensioni gennaio 2022: calendario pagamenti
Come anticipato, in seguito al prolungamento dello stato di emergenza al 31 marzo 2021, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile ha emanato l’OCDPC numero 816 del 17 dicembre 2021 che dispone il pagamento anticipato “dei trattamenti pensionistici, degli assegni, delle pensioni e delle indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili” dal 27 dicembre 2021 al 3 gennaio 2022. Questo per garantire un adeguato scaglionamento degli ingressi ed evitare così assembramenti, soprattutto in questa nuova fase acuta della pandemia.
L’erogazione presso gli sportelli di Poste Italiane avverrà seguendo il seguente calendario:
INIZIALI COGNOME | DATA PAGAMENTO |
Dalla A alla B | lunedì 27 dicembre |
Dalla C alla D | martedì 28 dicembre |
Dalla E alla K | mercoledì 29 dicembre |
Dalla L alla O | giovedì 30 dicembre |
Dalla P alla R | venerdì 31 dicembre |
Dalla S alla Z | lunedì 3 gennaio 2022 |
L’accredito delle pensioni domiciliate su conto corrente postale o bancario avverrà invece il primo giorno bancabile del mese, ovvero il 3 gennaio 2022.
Pensioni gennaio 2022: quali pensioni sono anticipate
L’ordinanza specifica che sono soggetti all’erogazione anticipata i trattamenti pensionistici erogati dall’Inps. Tra questi rientrano, nello specifico:
- le pensioni;
- gli assegni;
- le indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili di cui all’art. 1, co. 302, della L. n. 190/2014.
Ricordiamo inoltre che il pagamento anticipato avviene solo per chi riscuote la pensione presso l’ufficio postale. L’accredito su conto corrente avverrà invece il 3 gennaio 2021.
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Pensioni gennaio 2022: modalità alternative di riscossione
In alternativa è possibile delegare un’altra persona per la riscossione della pensione. Il cognome di riferimento sarà comunque quello del titolare del trattamento pensionistico.
Esiste anche la possibilità di delegare ai Carabinieri la riscossione della pensione, questa possibilità è rivolta ai pensionati di età pari o superiore a 75 anni che non sono in grado di riscuotere in autonomia la pensione. Il servizio è gratuito e i pensionati riceveranno direttamente a casa l’assegno. Per richiedere questo servizio basterà chiamare la stazione dei Carabinieri più vicina e richiedere informazioni. Non possono richiedere la consegna della pensione a domicilio da parte dei Carabinieri i soggetti titolari di pensione che abbiano già delegato un’altra persona al ritiro.
Pensioni gennaio 2022: rivalutazione e aumenti
Nel 2022 torna la perequazione delle pensioni, con una rivalutazione dell’1,7% che servirà a compensare l’inflazione in aumento dopo l’arresto del 2020. La perequazione si applicherà alle pensioni in forma progressiva, in particolare verrà applicata:
- al 100 % (di 1,7%) per gli assegni più bassi, fino a 4 volte il minimo (cioè fino a 2062 euro lordi, importo in cui rientra la maggioranza degli assegni);
- al 90% per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo (fino a 2577,90 euro);
- al 75% oltre questa soglia (assegni lordi oltre 2.577,90 euro).
Questo si traduce in assegni un po’ più generosi, con un aumento che potrà arrivare fino a 300 euro annui.
In questa tabella di FiscoeTasse.com alcuni esempi di importi pensioni con tanto di aumenti dovuti all’adeguamento all’inflazione, così come stabilito dal decreto:
Importo pensione 2021 | Rivalutazione | Importo pensione 2022 |
700 euro | 11,90 | 711,90 euro |
1000 euro | 17,00 | 1.017 euro |
1300 euro | 22,10 | 1322,10 euro |
1500 euro | 25,50 | 1525,50 euro |
2000 euro | 34,00 | 2034,00 euro |
2500 euro | 41,76 | 2041,76 euro |
2800 euro | 45,78 | 2845,78 euro |
3000 euro | 48,33 | 3048,33 euro |
4000 euro | 61,08 | 4061,08 euro |
5000 euro | 73,83 | 5073,83 |
(Fonte: fiscoetasse.com)
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