>Pensioni di invalidità: quali redditi e pensioni sono cumulabili<
L’importo, però, non aumenterà per tutti indistintamente dello 0,4%, in quanto la rivalutazione dipende dall’importo dell’assegno in questione. In particolare, la rivalutazione piena si avrà unicamente per i trattamenti pensionistici il cui importo complessivo sia pari o inferiore a 4 volte il trattamento minimo INPS (2.060,28 euro mensili). Andiamo quindi in ordine e vediamo nello specifico tutti i nuovi importi e aumento per quanto concerne le pensioni di invalidità 2020.
Pensioni di invalidità 2020: cos’è?
La pensione di invalidità civile, disciplinata dall’art. 12 della L. n. 118/1971, è una prestazione economica riconosciuta ai soggetti che per cause di salute non possono lavorare. In questi casi, infatti, si ha una totale inabilità lavorativa, ossia una invalidità pari al 100%. Possono farne richiesta tutti i soggetti che abbiano un’età anagrafica compresa tra i 18 anni e i 67 anni. Il limite dell’età anagrafica è dettato dal fatto che, per l’anno, 2020, la pensione di vecchiaia è raggiungibile proprio alla maturazione del 67esimo anno.
Per avere diritto al beneficio economico, non si tiene conto della vita lavorativa, nel senso che non bisogna maturare un numero minimo di contributi, poiché l’erogazione dell’assegno è appunto slegato da tale condizione.
Diversamente, l’assegno ordinario di invalidità, in breve “AOI”, è una prestazione economica erogata dall’INPS in favore di coloro che hanno una capacità lavorativa ridotta a meno di un terzo a causa di infermità fisica o mentale. Si tratta di un beneficio economico, disciplinato dalla L. n. 222/1984, la cui percentuale d’invalidità deve essere compresa tra il 74% e il 99%. In quest’ultimo caso, invece, è necessario avere un minimo di contributi previdenziali, pari a 5 anni (260 contributi settimanali), di cui 3 nel quinquennio precedente alla data di presentazione della domanda (156 contributi settimanali).
Pensioni di invalidità 2020: importi
Per l’anno 2020 la pensione di invalidità è pari a 286,81 euro (nel 2019 era pari a 285,66 euro) ed è concessa per 13 mensilità per un valore annuo di 3.728,53 euro. Esso decorre dal primo giorno del mese successivo a quello della presentazione della domanda per l’accertamento dell’inabilità. La prestazione non è reversibile ai superstiti.
Il limite di reddito personale che consente di aver diritto alla prestazione è pari a 16.982,49 euro annui (nel 2019 era pari a 16.982,49 euro annui).
Pensioni di invalidità parziali 2020: importi
La pensione mensile d’invalidità parziale, a decorrere dal 1° gennaio 2020, aumenta da 285,66 euro a 286,81 euro. Quindi, il limite di reddito personale annuo che consente di aver diritto alla prestazione è pari a 4.926,35 per l’anno 2020 (nel 2019 era pari a 4.906,68 euro).
Pensione sociale invalidi 2020: importi
L’importo della pensione sociale invalidi, per il 2020, è pari a 293,60 euro mensili sia per gli invalidi civili parziali che totali.
Indennità di frequenza 2020: importi
L’indennità di frequenza è una prestazione economica, erogata a domanda, finalizzata all’inserimento scolastico e sociale dei minori con disabilità fino al compimento della maggiore età. Il beneficio spetta ai cittadini minori di 18 anni con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie dell’età, nonché ai minori ipoacusici che presentino una perdita uditiva superiore ai 60 decibel nell’orecchio migliore nelle frequenze di 500, 1.000, 2.000 hertz, che soddisfano i requisiti sanitari e amministrativi previsti dalla legge.
Per l’anno 2020, l’indennità è aumentata da 285,66 euro a 286,81 euro e spetta per 12 mensilità. Il limite di reddito personale annuo che consente di aver diritto alla prestazione è pari a 4.926,35 euro (lo scorso anno era di 4.906,72 euro).
Pensione speciale sordomuti 2020: importi
Anche la pensione speciale sordomuti passa, a decorrere dal 2020, da 285,66 euro a 286,81 euro mensili. Mentre il limite di reddito da considerare per avere diritto alla prestazione è pari a 16.982,49 euro annui (nel 2019 era di 16.847,67 euro annui).
Indennità di comunicazione 2020: importi
L’indennità di comunicazione, disciplinata dall’art. 4 della L. n. 508/88, è una prestazione rivolta alle persone riconosciute sorde civili (sordità congenita o acquisita durante la crescita) indipendentemente dalla loro età e dal loro reddito.
Per l’anno 2020, l’indennità è da 256,89 euro a 258 euro.
Pensione per ciechi parziali e assoluti 2020: importi
Passando alla pensione per ciechi parziali e assoluti, l’importo mensile è pari rispettivamente a 286,81 euro e 310,17 euro.
Nello specifico, per i ciechi parziali il limite di reddito personale che consente di aver diritto alla prestazione è pari a 4.926,35 euro annui per il 2020. Diversamente, per i ciechi assoluti il limite di reddito è pari a 16.982,49 euro annui.
Assegno per i decimisti e ventesimisti 2020: importi
Per quanto riguarda i decimisti e ventesimisti, ossia coloro che hanno un residuo visivo non superiore in ciascun occhio rispettivamente a un decimo e un ventesimo, godono di un assegno mensili, per l’anno 2020, di:
- 212,86 euro (decimisti);
- 212,43 euro (ventesimisti)
Indennità di accompagnamento 2020: importi
Con riferimento all’indennità di accompagnamento, ossia l’indennità economica riconosciuta agli invalidi civili, residenti in Italia, totalmente inabili, per l’anno 2020, l’indennità ammonta a 520,29 euro.
Pensione per i talassemici 2020: importi
Infine, per gli affetti da talassemia major e depranocitosi, l’indennità mensile – per l’anno 2020 – è pari a 515,07 euro. Non sono previsti limiti di reddito da rispettare.
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