E’ l’Inps a chiarire il nuovo limite temporale entro cui chi svolge professioni o lavori ritenuti usuranti può accedere al prepensionamento, per mezzo dell’ultimo messaggio numero 2668.
La legge stabilisce che chiunque svolga mansioni o lavori iscritti alla lista di attività usuranti, sia in facoltà di abbandonare il posto di lavoro anche con cinque anni di anticipo rispetto al minimo stabilito dalla normativa previdenziale.
Così, può accadere che, chi si ritrovi a fare parte di questa categoria, possa accedere al trattamento pensionistico a 61 anni e 3 mesi, invece degli attuali 66 e 3 mesi, sempre che abbia maturato 35 anni di contributi. Requisito, come si diceva, quello di svolgere un lavoro ritenuto tra quelli più faticosi e debilitanti, oppure, che contempli almeno 78 giornate di lavoro notturno all’anno.
Sono infatti due le categorie che possono essere ascritte a questo anticipo di pensione: i lavoratori che svolgono mansioni usuranti e i lavoratori notturni.
Per i primi, sono inclusi gli addetti a mansioni in galleria, cava, miniera, in cassoni ad aria compressa, i palombari, i lavori ad alte temperature, chi lavora sul vetro cavo, a mano o a soffio, chi svolge mansioni in spazi ristretti in particolare nelle costruzioni, in mansioni svolte con continuità entro spazi ristretti, oppure nell’asportazione dell’amianto. Presenti anche coloro che svolgono lavori in catena, conducenti di veicoli di trasporto pubblico e così via.
Come si diceva, per tutti questi, oltre a chi svolge mansioni di lavoro notturno, entro il prossimo primo marzo tutti coloro che maturino.
Per tutte le richieste che perverranno, entro il 30 ottobre prossimo l’Inps comunicherà l’esito della richiesta, con tanto di data del primo assegno, con relativo riconoscimento di mansioni faticose o lavori notturni, che sia confermata la copertura finanziaria oppure no. In tal caso, verrà indicata la data in cui la pensione verrà erogata per la prima volta.
In ogni caso, chiarisce l’istituto di previdenza, la richiesta andrà accompagnata a normale istanza di pensionamento, poiché l’accesso all’anticipo per lavori usuranti non va inteso come una domanda tout court di accesso al sistema pensionistico.
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