Pensioni 2020: guida in 8 passi per anticipare la pensione

Pensioni 2020. Il continuo susseguirsi di norme in materia pensionistica, è spesso sinonimo di forte incertezza – per i lavoratori che si apprestano a andare in pensione – in merito a quale forma previdenziale convenga accedere per non subire penalizzazione nell’importo dell’assegno pensionistico.

Infatti, ciascun individuo ha una carriera lavorativa differente e prospettare soluzioni previdenziali univoche, senza tenere conto dei vari accrediti contributivi nelle diverse gestioni previdenziali, è un errore. È dunque fondamentale, oggi giorno, valutare attentamente la propria posizione previdenziale, al fine di optare per la soluzione più consona.

A tal fine, l’INPS ha ideato una guida interattiva (scaricabile in fondo all’articolo), pubblicata sul proprio sito, recante l’obiettivo di orientare il lavoratore prossimo alla pensione sui passaggi necessari da effettuare per verificare se si è in possesso dei requisiti per la pensione, le possibili soluzioni per anticipare il pensionamento e come inviare la domanda di pensione online.

Vediamo quindi nel dettaglio la guida in 8 passi per anticipare la pensione, che si articola nei seguenti step:

  1. verificare i requisiti, anagrafico e contributivo, per la pensione di vecchiaia e anticipata nel 2020;
  2. controllare i contributi presenti nell’estratto conto contributivo;
  3. verificare i requisiti per accedere ad altri tipi di pensione anticipata: quota 100, opzione donna, pensione per lavoratori precoci, ecc.
  4. valutare, attraverso un simulatore, la data in cui è possibile maturare i requisiti per la pensione di vecchiaia, o per una forma di pensione anticipata;
  5. valutare possibili alternative per incrementare l’anzianità contributiva;
  6. valutare la possibilità di accedere a misure di accompagnamento alla pensione;
  7. verificare quale prestazione previdenziale a carico dell’INPS spetta eventualmente alla cessazione del rapporto di lavoro;
  8. inviare online la tua domanda di pensione.

Esaminiamoli passo per passo.

Pensioni 2020: verifica dei requisiti contributi

Innanzitutto, occorre verificare se si ha diritto alla pensione di vecchiaia o anticipata, che rappresentato attualmente le due vie ordinarie per andare in pensione:

  • la prima è raggiungibile con un minimo di 67 anni d’età, corredata da almeno 20 anni di contributi;
  • a seconda opzione, invece, è raggiungibile a 42 anni e 10 mesi di contributi (requisito previsto per gli uomini) oppure a 41 anni e 10 mesi (requisito previsto per le donne).

Questi requisiti contributivi rimangono fermi fino al 31 dicembre 2026.

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Pensioni 2020: verifica estratto conto contributivo

Per verificare se si è in possesso dei menzionati anni contributivi, occorre accedere al proprio estratto conto contributivo. Qualora si riscontrino anomalie nel conto assicurativo e s’intende richiedere la rettifica dell’estratto conto, occorre dotarsi della documentazione relativa al periodo di lavoro per il quale non risultano i contributi. Tali documenti elettronici devono poi essere inviati telematicamente all’INPS mediante gli appositi servizi.

Pensioni 2020: alternative di pensionamento

Se non si hanno né i requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia né alla pensione anticipata, è possibile valutare altre forme di previdenza. Ad esempio è possibile accedere:

  • alla pensione Quota 100 con un minimo di 62 anni d’età e un minimo di 38 anni di contribuzione;
  • alla pensione lavoratori precoci se si è in possesso di almeno un anno di contribuzione da lavoro effettivo prima dei 19 anni;
  • alla pensione Opzione donna, se si è in possesso di 58 anni d’età (per le lavoratrici dipendenti) ovvero 59 anni d’età (per le lavoratrici autonome), con almeno 35 anni di contributi;
  • alla pensione dei lavoratori “usuranti”, se si è in possesso dei requisiti contributivi e anagrafici previsti dal D.Lgs. n. 67/2011;
  • alla pensione di anzianità in regime di totalizzazione, qualora sono stati versati contributi non solo alle Gestioni amministrate dall’INPS ma anche in altre Casse professionali (ad es. INPGI, INARCASSA ecc.), per un ammontare pari a 40 anni di contributi.

>> Pensioni: come fare domanda di Quota 100 

Pensioni 2020: quale forma previdenziale scegliere

Per orientarsi nel valutare se anticipare o meno l’uscita dal lavoro, l’INPS mette a disposizione un simulatore, denominato “La mia pensione futura”. L’applicativo permette di:

  • verificare la data in cui si matura o maturano i requisiti per inviare la domanda di pensione di vecchiaia o anticipata;
  • calcolare l’importo della pensione che è possibile percepire;
  • simulare diversi scenari.

Il calcolo dell’importo, fornito a prescindere dall’andamento dell’inflazione, si basa sulla normativa in vigore e su tre elementi fondamentali: età, storia lavorativa e retribuzione/reddito.

Con queste informazioni è già possibile iniziare a valutare, in base alla propria situazione, le possibili soluzioni per l’uscita dal lavoro, simulando come potrebbe variare approssimativamente l’importo della pensione.

È importante notare che il simulatore non tiene conto ad oggi della contribuzione versata in alcune casse (Casse della Gestione pubblica e Casse professionali) per le quali sono previsti ulteriori sviluppi.

Pensioni 2020: incrementare l’importo pensionistico

Per incrementare gli anni di contribuzione e raggiungere prima i requisiti per l’uscita anticipata dal lavoro e/o per incrementarne l’importo della pensione, si hanno a disposizione diversi strumenti. Infatti è possibile:

  • valutare la possibilità di ricongiungere contribuzione versata in altre Gestioni;
  • versare ulteriori contributi previdenziali, in aggiunta a quelli già accreditati, mediante i riscatti.

Il riscatto consente di valorizzare ai fini contributivi, a domanda, periodi e servizi altrimenti non utili ai fini pensionistici mediante il versamento di un contributo a carico del richiedente, tramite il “Portale Pagamenti”. Si ricorda, al riguardo, che è possibile chiedere il riscatto di periodi privi di contribuzione utilizzando anche la misura sperimentale prevista dall’art. 20, co. da 1 a 5, del D.L. n. 4/2019 (cd. “pace contributiva”).

Infine, consultando la scheda di orientamento “Riconoscimento dei contributi figurativi” è possibile verificare se si ha la possibilità di:

  • chiedere il riconoscimento di alcuni periodi (servizio civile, militare, maternità, ecc.);
  • valutare di incrementare la tua anzianità contributiva versando contributi volontari e facoltativi come illustrato nella scheda di orientamento “Come versare i contributi volontari e facoltativi” e nella scheda Prestazione “Contributi volontari”.

Per concludere è sempre bene controllare se si rientra in una delle categorie per le quali è previsto il riconoscimento di un ulteriore periodo di accredito figurativo da sommare a quello già presente per raggiungere i requisiti richiesti.

Pensioni 2020: misure di accompagnamento alla pensione

Altro passaggio fondamentale da fare è verificare eventuali misure di accompagnamento alla pensione, quali:

  • Ape sociale;
  • Assegno straordinario di sostegno al reddito;
  • Prestazioni di accompagnamento alla pensione in caso di crisi e ristrutturazione aziendale.

Con riferimento alla prima delle due misure, qualora si è in possesso di almeno 63 anni di età e almeno 30 anni di anzianità contributiva, è possibile controllare se si rientra in una delle categorie a cui può essere riconosciuto il diritto all’Ape sociale.

Pensioni 2020: invio della domanda

Infine, se si è prossimi a raggiungere i requisiti per fare una domanda di pensione, occorre richiedere l’Estratto conto certificativo (ECOCERT). Esso include l’attestazione analitica della posizione assicurativa con valore legale. È possibile farlo accedendo al servizio online “Domande di Prestazioni pensionistiche”, utilizzando le credenziali personali (codice fiscale e PIN o SPID o CNS).

Acquisito l’Ecocert è possibile presentare la domanda di pensione selezionando dal menù a sinistra “NUOVA DOMANDA”. A questo punto, occorre selezionare l’ambito di interesse, ad esempio:

  • per la pensione cd. “quota 100”: “Pensione di anzianità/vecchiaia” > “Pensione di anzianità/anticipata” > “Requisito quota 100”;
  • per la pensione anticipata: “Pensione di anzianità/vecchiaia” > “Pensione di anzianità/anticipata” > “Ordinaria”;
  • per la pensione anticipata c.d. opzione donna: “Pensione di anzianità/vecchiaia” > “Pensione di anzianità/anticipata” > “Contributivo sperimentale lavoratrici”.

Infine, tramite lo stesso menù del servizio “Domande di Prestazioni pensionistiche” è possibile controllare lo stato di lavorazione della domanda inviata selezionando la voce “Le mie domande”.

Scarica qui la Guida Inps all’anticipo della Pensione

 

Daniele Bonaddio

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