In un’intervista a Gianni Minoli, apparsa sul Sole 24 Ore, infatti, la responsabile del Miur annuncia, senza mezzi termini, lo stanziamento di un miliardo di euro per la scuola nella prossima finanziaria, che, con ogni probabilità, il governo si appresterà a varare non appena portato a casa il Jobs Act con l’articolo 18 “ritoccato”.
Implicitamente, insomma, il ministro Giannini ha confermato quanto ammesso dal premier Renzi ospite da Fabio Fazio a “Che tempo che fa…” lo scorso 28 settembre: è in cantiere una legge di stabilità con investimenti corposi. Addirittura, il premier si era spinto ad azzardare un esborso complessivo di 20 miliardi per le misure contenute nel provvedimento sul bilancio: un portafoglio ben più sostanzioso della precedente, varata dall’agonizzante governo Letta.
Priorità Quota 96
Come sottolineato in più occasioni, per mandare in pensione i quattromila Quota 96 entro lo scorso primo settembre, sarebbero serviti circa 400 milioni di euro, una cifra che ha comunque rischiato di mandare all’aria sia la maggioranza di governo che i programmi di revisione della spesa.
Si ricorderanno, infatti, nelle caldissime giornate di fine luglio, come il commissario alla spending review Carlo Cottarelli fosse arrivato a minacciare le dimissioni in caso di erogazioni extra, non previste nei piani economici. Un intervento, quello sui Quota 96, che venne bloccato addirittura dalla Ragioneria di Stato in una serie di manovra parlamentari mai del tutto chiarite.
Insomma, tutto rinviato, con buona pace di insegnanti e dipendenti Ata che hanno sperato fino all’ultimo di riottenere il proprio diritto al ritiro dal lavoro secondo quanto stabilito dalla legge in vigore.
Ora, le parole della Giannini non hanno riservato alcuna menzione ai Quota 96, ma, come scritto nell’interrogazione presentata da Laura Puppato e uno stuolo di senatori di vari partiti, il ministro dell’Economia Padoan conosce benissimo l’urgenza della situazione Quota 96. Che, è bene ricordarlo, ormai sono passati a Quota 101 o 102, e alcuni di loro hanno ottenuto l’assegno per sopraggiunti limiti di età.
Il prossimo venerdì 10 ottobre, i Cobas hanno annunciato una mobilitazione nazionale di lavoratori e studenti nell’ambito scolastico, per chiedere un impegno concreto nella legge di stabilità. Non sappiamo se le parole di Stefania Giannini faranno rientrare i propositi di sciopero, ma certamente, chiudere la pratica Quota 96, con un miliardo di fondi a disposizione, è ormai un imperativo a cui il governo non può sottrarsi.
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