Pensione di cittadinanza, la Card: limitazioni
- è possibile acquistare soltanto beni di prima necessità;
- non è consentito prelevare allo sportello automatico, se non per importi inferiori a 100 euro per nuclei familiari composti da un singolo individuo (incrementato in base al numero di componenti il nucleo). Ad esempio, se la scala di equivalenza è pari a 2,1, l’importo prelevabile è di 210 euro.
- è consentito effettuare un bonifico mensile in favore del locatore indicato nel contratto di locazione o dell’intermediario che ha concesso il mutuo. Anche qui sembrerebbe esserci un limite massimo di massimo di 280 euro mensili, ridotti a 150 euro per le pensione di cittadinanza. Se, invece, il percettore della Pensione di cittadinanza ha in corso un mutuo è possibile fare un solo bonifico per il pagamento della rata del mutuo della casa di abitazione, fino ad un massimo di 150 euro mensili;
- è assolutamente vietato spendere soldi per giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità.
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Non è ancora possibile chiedere materialmente il Reddito di cittadinanza o la Pensione di cittadinanza, ma i potenziali beneficiari possono sicuramente muoversi già sin da ora per non farsi trovare impreparati alla data del 6 marzo 2019. Vediamo quindi nel dettaglio cosa è possibile fare prima di tale data e come funziona l’iter procedurale di rilascio del Reddito di cittadinanza e della Pensione di cittadinanza.
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Pensione di cittadinanza, domande dal 6 marzo: a chi spetta
Com’è noto, accanto al Reddito di cittadinanza, il governo ha introdotto anche una misura destinata ad aumentare le pensione minime (c.d. Pensione di cittadinanza), fino ad un importo massimo di 780 euro, che rappresenta la soglia minima di povertà stimata dall’ISTAT. Il sostegno economico per i pensionati segue sostanzialmente gli stessi requisiti di accesso e regole del Reddito di cittadinanza, ad esclusione chiaramente delle azioni di politiche attive, in quanto l’integrazione viene concessa senza l’impegno da parte del percettore ad attivarsi in percorsi formativi o d’inserimento lavorativo.
Sul punto, la norma prevede per i nuclei familiari costituiti esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni, il Reddito di cittadinanza assume la denominazione di Pensione di cittadinanza. Dunque, per poter ricevere la pensione di cittadinanza è necessario:
- essere titolare di una pensione inferiore a 780 euro mensili;
- aver compiuto il 67esimo anno di età;
Pensione di cittadinanza: i requisiti Isee
Per quanto riguarda i requisiti reddituali e patrimoniali, è necessario essere in possesso di:
- un valore dell’ISEE non superiore ad euro 9.360;
- un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore ad euro 30.000;
- un valore del patrimonio mobiliare, non superiore ad una soglia di euro 6.000, accresciuta di euro 2.000 per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di euro 10.000, incrementato di ulteriori euro 1.000 per ogni figlio successivo al secondo, nonché di ulteriori euro 5.000 per ogni componente con disabilità, come definita a fini ISEE;
- un valore del reddito familiare, inclusivo dei trattamenti assistenziali percepiti, inferiore ad una soglia di euro 7.560 annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.
Inoltre, con riferimento al godimento di beni durevoli nessun componente il nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avente piena disponibilità:
- di autoveicoli immatricolati la prima volta nei sei mesi antecedenti la richiesta;
- ovvero di autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc;
- nonché motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei due anni antecedenti;
fatti salvi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità.
Nessun componente, inoltre, deve essere intestatario a qualunque titolo o avente piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto.
Pensione di cittadinanza, domande dal 6 marzo: le modalità di richiesta
Per poter chiedere la Pensione di cittadinanza, il governo ha messo a disposizione i seguenti tre canali:
- online, sul sito internet redditodicittadinanza.gov.it. Sul punto, si precisa che attualmente, ossia fino al 6 marzo 2019, è possibile fornire esclusivamente informazioni generiche;
- gli uffici postali;
- ed i Centri di Assistenza Fiscale (CAF).
Chi presenterà la domanda entro il 31 marzo 2019, riceverà il primo contributi già dal mese di aprile.
Intanto, in attesa del 6 marzo 2019, i potenziali beneficiari possono prepararsi all’inoltro vero e proprio della domanda. Infatti è necessario premunirsi:
- di un ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) valido e aggiornato, richiedibile presso i CAF oppure online sul sito dell’INPS;
- e di credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), richiedibili presso uno degli Identity Provider Accreditati.
Pensione di cittadinanza 2019: dove ritirare la card
Dopo aver presentato la domanda, l’INPS verificherà il possesso dei requisisti di legge. Ci vogliono 15 giorni circa prima che l’Istituto Previdenziale dia un esito. In caso di buon andamento della verifica, l’INPS comunicherà all’interessato in quale ufficio postale è possibile ritirare la carta della Pensione di cittadinanza. Il ritiro della carta è permesso esclusivamente al titolare della domanda, che deve presentarsi all’appuntamento con carta d’identità e codice fiscale.
Per saperne di più sulle altre novità in Legge di bilancio 2019 consigliamo:
Legge di Bilancio 2019 – Legge N.145 del 30.12.2018
A fine anno e in extremis è stato dato il via libera definitivo da parte della Camera dei Deputati alla Legge di bilancio 2019. Questo nuovissimo ebook esamina le novità introdotte dalla Legge n. 145 del 30 dicembre 2018, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2018 ed entrata in vigore il 1° gennaio 2019. Il testo della legge risulta molto articolato, si va dal “saldo e stralcio” delle cartelle per i contribuenti in difficoltà, al taglio dei benefici fiscali per le imprese, al sostegno per investimenti e all’occupazione. Sono previste misure per le famiglie e per le pensioni. Prevista la cosiddetta “Flat Tax” al 15% per i contribuenti con ricavi o corrispettivi fino a 65.000 euro già dal 2019 e del 20% fino al 100.000, ma a partire dal 2020. Molte misure attendono tuttavia i necessari provvedimenti attuativi.Per il “pacchetto casa”, accanto alle ormai “tradizionali” detrazioni per gli interventi di recupero edilizio e risparmio energetico, si segnalano la proroga dell’agevolazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici e del bonus verde. Viene introdotta una nuova imposta sostitutiva su lezioni private e ripetizioni e viene introdotta una imposta sui servizi digitali che sostituisce la web tax prevista dalla Legge di bilancio del 2018. Viene potenziato lo sport bonus, e vengono abrogate sia l’Ace (Aiuto alla crescita Economica) e l’Iri. Viene istituito il Fondo per il reddito di cittadinanza e il Fondo per la revisione del sistema pensionistico.
Giuseppe Moschella | 2019 Maggioli Editore
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