Pensione Anticipata: Opzione Donna estesa, ecco le nuove beneficiarie

Redazione 07/12/16

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Come noto, è stato approvato dalla Commissione Bilancio della Camera un emendamento alla Legge di Stabilità 2017 che estende la possibilità della pensione anticipata a 57 e 58 anni anche a coloro che hanno maturato i requisiti entro il 31 luglio 2016.

Infatti, l’Opzione donna per il pensionamento anticipato è stata estesa alle lavoratrici dipendenti nate nell’ultimo trimestre del 1958 e alle lavoratrici autonome nate tra ottobre e dicembre del 1957.

Per saperne di più si consiglia SPECIALE PENSIONE ANTICIPATA NEL 2017: PER CHI?

Chi potrà avvalersi dell’Opzione donna nel 2017? Di seguito la guida riassuntiva, punto per punto.

Opzione donna: come cambia nel 2017

Grazie alla cosiddetta Opzione donna le lavoratrici dipendenti e le autonome possono andare in pensione anticipata rispettivamente a 57 e 58 anni nel caso possiedano almeno 35 anni di contributi. Per poter beneficiare della misura, ad oggi, le lavoratrici devono aver maturato questi requisiti entro il 31 dicembre 2015.

A partire dal 2013 l’età minima della pensione anticipata è stata aumentata di 3 mesi sia per le lavoratrici dipendenti che per quelle autonome: perciò attualmente il beneficio comprendo soltanto le nate fino al settembre del 1957 (dipendenti) o al settembre del 1958 (autonome).

Opzione donna estesa: a chi?

Grazie alla Legge di Stabilità 2017, l’Opzione donna, con ogni probabilità, sarà estesa alle lavoratrici dipendenti che sono nate da ottobre a dicembre del 1958 e a quelle autonome che sono nate tra ottobre e dicembre del 1958.

Nonostante l’età di pensionamento anticipato con l’adeguamento alla speranza di vita è aumentata da 57 (o 58) anni e 3 mesi a 57 (o 58) anni e 7 mesi, la data entro cui si dovranno maturare i requisiti richiesti dall’Opzione donna verrà estesa alla data del 31 luglio 2016.

L’Opzione donna, quindi con l’approvazione delle nuova Legge di Stabilità 2017, verrà ampliata a circa 2.600 lavoratrici dipendenti, 670 autonome e 860 lavoratrici del pubblico impiego. In totale sarà estesa a oltre 4mila nuove beneficiarie.

Attenzione, però, perché l’emendamento recentemente approvato dalla Commissione Bilancio della Camera stabilisce che la decorrenza della pensione anticipata scatterà 12 mesi dopo la maturazione dei requisiti di età e anzianità contributiva.

Saranno, ancora una volta, le lavoratrici autonome a godere di trattamenti meno favorevoli in quanto per loro la decorrenza partirà 18 mesi dopo la maturazione di tutti i requisiti.

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Opzione donna e pensione: ci saranno nuovi tagli?

L’Opzione donna comporta comunque un taglio della pensione: infatti, coloro che decidono di avvalersene si vedono interamente calcolare l’importo della pensione con le regole del sistema contributivo. Si tratta dunque di una decurtazione dell’assegno non indifferente.

In base alle stime ufficiali si parla di un taglio del 18% della pensione per le lavoratrici dipendenti e addirittura del 27% per le autonome: in pratica un assegno pensionistico di 1.140 euro al mese per le dipendenti e di appena 775 euro per quelle autonome.

Redazione

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