Risposta
Gentile signora, la legge sulle pensioni a cui lei fa riferimento è quella introdotta nel 2004 con la riforma Maroni, che riservava solo per le donne la possibilità di andare in pensione di anzianità a 57 anni di età, ma con forti tagli all’assegno pensionistico. Prevedeva infatti il calcolo della pensione integralmente con il sistema contributivo.
In particolare, questa legge delega stabiliva incentivi per chi decideva di rinviare la pensione di anzianità. Chi optava per il rinvio (e aveva maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2007) poteva beneficiare di un super bonus: cioè un versamento in busta paga dei contributi previdenziali che sarebbero stati versati all’ente di previdenza; aumentava l’età anagrafica per le pensioni di anzianità e quelle di vecchiaia. Ma solo alle donne veniva data possibilità di accedere alla pensione con 57 anni di età e il calcolo interamente contributivo dell’assegno. Lei ha accetato questa chance.
Purtroppo, una volta accetta all’epoca la pensione alle condizioni sottoscritte, la stessa non può godere di migliorie in termini economici, se non quelle previste dalla legge in merito all’inflazione. Cordiali saluti.
>>Pensioni 2020: guida in 8 passi per anticipare la pensione
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento