Pensione anticipata con Opzione donna? Per chi ci va nel 2016 ecco le penalizzazioni

Redazione 04/07/16
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Brutte notizie per le lavoratrici che esercitano nel 2016 l’Opzione Donna, prorogata dalla legge di Stabilità 2016 (con requisito anagrafico e contributivo maturato entro il 31 dicembre 2015, e domanda di pensione presentabile per tutto il corso del 2016).

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OPZIONE DONNA 2016: REQUISITI, DOMANDE, PENALITÀ

Opzione donna nel 2016: di quanto è ridotto l’assegno?

L’assegno pensionistico, per le lavoratrici che scelgono l’Opzione Donna nel 2016, subisce una riduzione del 20-30%: la pensione viene interamente calcola con il sistema contributivo e l’ammontare cambia sulla base dei contributi versati.

Ecco 3 casi esempio

Si riportano di seguito 3 diverse ipotesi di prepensionamento scegliendo l’Opzione Donna e le relative riduzioni dell’assegno:

1) pensione a 58 anni e 3 mesi nel 2016: 14mila e 64 euro annui, vale a dire il 28,8% in meno rispetto al trattamento calcolato con il sistema misto, pari invece a 19mila e 752 euro;

2) pensione a 59 anni e 3 mesi nel 2017: 14mila e 615 euro, con una riduzione quindi del 26,52% rispetto al trattamento calcolato il sistema misto, pari a 19mila e 889 euro;

3) pensione a 60 anni e 3 mesi nel 2018: 15mila e 332 euro, la penalizzazione in questo caso, rispetto all’assegno con il sistema misto (pari a 20mila e 190 euro), è del 24,11%.

Per approfondire si consiglia lo speciale su RIFORMA PENSIONI 2016/2017: COSA CAMBIA

Maggiore è l’anzianità contributiva maggiore è la penalizzazione

In linea generale, vale la regola secondo cui maggiore è l’anzianità contributiva alla data-termine del 31 dicembre 1995, ossia l’anno sino a cui viene applicato il calcolo con il sistema retributivo, maggiore è la decurtazione dell’assegno che deriva dal passaggio al metodo contributivo.

Ovviamente, ritardando il momento del pensionamento e l’uscita dal lavoro, anche la riduzione dell’assegno viene ammortizzata.

Ma vediamo nel dettaglio che cosa prevede l’Opzione donna e che cosa comporta per chi ne usufruisce nel 2016.

Requisiti

I requisiti per esercitare tale Opzione sono almeno 35 anni di contributi versati e un’età di 57 anni e 3 mesi per le lavoratrici dipendenti, e di 58 anni e 3 mesi per quelle autonome.

Quando maturare i requisiti

Il momento della maturazione del requisito (31 dicembre 2015) non corrisponde alla decorrenza della pensione, che per via della finestra mobile prevede che l’assegno venga erogato dopo 12 mesi per le dipendenti e dopo 18 mesi, invece, per le autonome.

Perché scatta la riduzione dell’assegno

L’assegno della pensione viene ridotto per via del fatto che, con il sistema contributivo, le lavoratrici interessate rinunciano al sistema misto dal quale invece deriva un trattamento maggiore.

Redazione

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