Tra i temi caldi rimangono ancora da definire le modalità di accesso alla pensione anticipata.
Per saperne di più si consiglia lo speciale su PENSIONE ANTICIPATA 2016: ULTIMI AGGIORNAMENTI
Quali sono, quindi, le opzioni per accedere alla pensione anticipata? Quali sono i modelli che potremmo prendere ad esempio, attualmente operativi negli altri Stati europei?
Di seguito si riporta una guida, per punti, sulle diverse prospettive relative a requisiti, anagrafici e contributivi, e penalizzazioni per accedere alla pensione anticipata vigenti nei sistemi di welfare di alcuni paesi UE.
Dove si può andare in pensione prima senza rimetterci?
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Tra gli Stati dell’Unione Europea, ad oggi, sono 23 quelli in cui è consentito andare in pensione prima. Sembrerà strano, visti gli inasprimenti su requisiti anagrafici e contributivi della Riforma Fornero, ma tra i Paesi in cui è ammesso l’anticipo pensionistico figura anche l’Italia.
Gli Stati nei quali sussiste la flessibilità in uscita dal lavoro sono 14: andare prima in pensione prevede, però, una penalizzazione sull’assegno.
Pensione anticipata: modelli a confronto
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Requisiti anagrafici
– In Austria, per accedere alla pensione anticipata sono richiesti 62 anni per uomini e donne, con almeno 40 di assicurazione.
Per i lavori usuranti sono richiesti non meno di 60 anni, a condizione che il lavoratore abbia lavorato almeno 10 anni durante gli ultimi 20 ed abbia un totale di 45 anni di assicurazione;
– In Belgio, sono richiesti 61 anni per uomini e donne, a seguito di 39 anni di attività professionale (60 anni nel caso in cui e nei abbiano 40 di attività);
– In Slovenia, si può andare in pensione anticipata a 60 anni di età con 40 di assicurazione, tuttavia, similmente all’Italia, è stata prevista una stretta graduale sulle condizioni, con un periodo transitorio che nel 2018 decade.
Penalizzazioni
– In Francia chi decide di accedere alla pensione anticipata ha una penalizzazione media sull’assegno pari al 5%.
I lavoratori precoci (con inizio del primo lavoro a 16 anni) hanno la possibilità di chiedere la pensione anticipata per “lunga carriera”, anche se sono richiesti requisiti molto stringenti.
I lavoratori che hanno svolto mansioni usuranti possono chiedere l’anticipo a 60 anni.
Chi è, infine, disabile o portatore di handicap può uscire dal mondo del lavoro a partire dai 55 anni, solo però se sussistono alcuni specifici requisiti.
– In Germania chi ha 35 anni di contributi può accedere alla pensione anticipata a 63 anni di età, con una penalizzazione dell’assegna pari al 3,6% all’anno. L’anticipo, invece, non implica penalizzazioni se si hanno 45 anni di contributi, il requisito anagrafico pensionabile, però, arriverà a 67 anni entro il 2027.
Alle lavoratrici che sono nate prima del 1952, con però 15 anni di contributi, è stato concesso di poter uscire dal mondo del lavoro a 60 anni.
I disoccupati, infine, possono andare in pensione prima, a condizione che sussistano determinate condizioni, a 63 anni di età.
– In Spagna, se si hanno almeno 35 anni di contributi, si può andare in pensione a 63 anni. L’età pensionabile salirà a 67 anni entro il 2027 e l’età minima per l’anticipo salirà a 65.
Pensione anticipata: dove non è prevista?
I sistemi previdenziali in cui, invece, non è prevista la possibilità del pensionamento anticipato in Europa sono 6. Paesi. La pensione anticipata infatti non è prevista in:
– Regno Unito;
– Irlanda;
– Paesi Bassi;
– Olanda;
– Norvegia;
– Svezia.
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