Il passaggio di proprieta‘, gestito da soli, può portare peraltro un considerevole risparmio, nell’ordine di alcune centinaia di euro. Come al solito, MotoriOggi intende semplificare la vita degli aut0mobilisti fornendo consigli utili in pratiche di tutti i giorni: se seguite queste poche regole, non avrete problemi e potrete perfezionare il vostro passaggio di proprieta’ in men che non si dica.
Primi passi: acquisto e registrazione
Il primo passaggio riguarda l’acquisto vero e proprio del mezzo e la relativa firma del contratto di vendita. Dal momento della firma dell’atto di vendita si avranno 60 giorni di tempo per potersi mettere in regola e far aggiornare la carta di circolazione con i dati del nuovo proprietario.
Se si è in possesso del certificato di proprietà tutto è più semplice: si può procedere con l’atto di vendita, che può essere costituito da una dichiarazione unilaterale di vendita, completa di firma autenticata del venditore, redatta proprio sul retro del certificato di proprietà. Per questa operazione servono una marca da bollo da 14,62 euro e un documento di identità.
La firma, per essere autenticata gratuitamente, può essere apposta presso un Comune o presso uno STA: uffici provinciali della ex MCTC, Studi di Consulenza abilitati e uffici provinciali dell’ACI (il PRA). Presso il PRA è obbligatorio effettuare la contestuale trascrizione dell’atto. E’ inoltre possibile Effettuare l’autentica presso un notaio ad un costo variabile (30/40 euro) oltre naturalmente l’imposta di bollo di 14,62.
Cosa ci serve: la modulistica
Per prima cosa ci servirà una fotocopia del libretto di circolazione della vettura ed una della carta d’identità dell’acquirente (al suo posto può anche andar bene un altro documento identificativo con allegato il certificato di residenza). Servirà poi una marca da bollo standard dal costo di 14,62 euro, come già indicato in precedenza.
Sul modulo PRA serve la firma di entrambe le parti coinvolte nella vendita, ossia il venditore e l’acquirente. Quindi dovrete andare al PRA o in motorizzazione insieme al vecchio proprietario o, qualora non potesse, è sufficiente una sua firma autenticata. A questo punto vi basterà consegnare tutto il materiale che vi siete procurati per il passaggio di proprietà all’addetto dell’ufficio: con questa operazione avete terminato tutto quello che c’è da fare per il passaggio di proprietà di un’auto o di una moto.
Il tempo che ci metterà l’ufficio a registrare il cambio di proprietà cambia da regione a regione: in alcuni casi addirittura può avvenire in giornata, altrimenti dovrete attendere qualche giorno.
Possibili problematiche: auto cointestate e auto di defunti
Esistono dei casi in cui il venditore dell’auto usata ha dei vincoli particolari e questo può complicare il passaggio di proprieta’. Parliamo soprattutto delle automobili cointestate e di quelle intestate ad un defunto.
Per le automobili cointestate si rende necessaria la presenza di tutti i proprietari della vettura per poter perfezionare il passaggio di proprietà con l’apposizione della firma sul documento. Nel caso invece si tratti dell’acquisto di un’auto intestata ad un defunto bisognerà fare una pratica in più. La prima pratica servirà a far passare l’auto nelle mani degli eredi, la seconda per la vendita vera e propria. In quest’ultimo caso è però possibile fare un atto unico nei luoghi preposti, il costo sarà comunque doppio, in parte a carico degli eredi e in parte dell’acquirente.
In ogni caso e qualunque sia la procedura scelta, dalla data di autentica della firma del venditore sull’atto di vendita ci sono 60 giorni di tempo per registrare il passaggio di proprietà all’ufficio provinciale dell’ACI e richiedere l’aggiornamento della carta di circolazione alla Motorizzazione Civile.
Passaggio di proprieta’: i costi
Ai 14.62 euro della marca da bollo, sommiamo l’imposta di bollo per la registrazione al PRA (29,24 euro), le commissioni per la Motorizzazione Civile (9,00 euro) e le commissioni per l’ACI (20,92 euro). Il totale è di 73,78 euro e’ una cifra ‘fissa’, a cui però va aggiunta anche l’I.P.T., ossia l’imposta provinciale di trascrizione, che costa 150,81 euro per i mezzi con una potenza fino a 53 kW: per ogni kW in più va aggiunta una cifra variabile tra i 3,5119 ed i 4,5655 euro, a seconda delle regioni.
Esempio pratico
Risiediamo a Roma e acquistiamo una Fiat 500 29KW Oltre al costo della marca da bollo (14,62 euro), bisogna considerare:
- Emolumento ACI pari a 20,92 euro
- Imposta di bollo per la presentazione dell’atto al PRA ed il rilascio del CdP (certificato di Proprietà) pari a 29,24 (oppure 43,86 se l’atto non è redatto sul CdP)
- Diritti ex MCTC 7,00 euro
- Bolli per il rilascio dell’aggiornamento della Carta di Circolazione 14.62
Sommando tutti i costi fissi arriviamo a 77,18 euro bisogna poi aggiungere l’Imposta Provinciale di Trascrizione (Ipt) di cui abbiamo parlato prima. Nel nostro esempio dovremmo pagare 150,81 euro di Ipt, arrivando quindi ad un costo complessivo di 224,59 euro. Se avessimo utilizzato un’agenzia dovremmo aggiungere circa 150 euro di spese pratica.
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