Si tratta di deputati o senatori che, al contempo, svolgono i ruoli di presidenti di Regione, sindaci, assessori, consiglieri regionali, provinciali o comunali: incarichi non tutti incompatibili con la carica di parlamentare, ma che mettono indubbiamente in gioco anche la questione etica del doppio stipendio.
L’articolo 122 della Costituzione, infatti, stabilisce che “Nessuno può appartenere contemporaneamente a un Consiglio o a una Giunta regionale e ad una delle Camere del Parlamento o ad un altro Consiglio regionale o ad altra Giunta regionale, ovvero al Parlamento europeo.” Oltre a questa norma, viene posto il divieto anche per i primi cittadini che guidino amministrazioni il cui bacino vada oltre i 20mila abitanti.
E’ dunque il settimanale L’espresso, nella sua versione web, a svelare in collaborazione con Openpolis i nomi di tutti quei neoeletti che ancora ricoprono almeno due poltrone a livello centrale e locale.
A sollevare la questione, su tutti il MoVimento 5 Stelle, che ha visto intervenire sul tema sia Beppe Grillo con un post dedicato sul blog, sia la portavoce alla Camera Maria Marzana. “Un folto numero di parlamentari – ha spiegato la grillina – è coinvolto nella questione dell’incompatibilità. E’ eticamente inaccettabile che questi parlamentari continuino imperterriti a percepire una doppia retribuzione. Il doppio mandato – ha aggiunto – altera la parità di voto dei grandi elettori per l’elezione del presidente della Repubblica”.
Tra i big che rientrano nella casistica dei doppi incarichi, troviamo Michaela Biancofiore (Pdl) e l’ex candidata alle primarie Pd Laura Puppato, mentre sono 6 i recordman che arrivano addirittura a quota 4 incarichi.
Vai all’elenco completo dei parlamentari con doppio e triplo incarico
Guarda il video della deputata del MoVimento 5 Stelle alla Camera sul tema dei doppi incarichi
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento