Pubblicato sul portale Inps il consueto riepilogo delle novità contenute nel prossimo cedolino pensione Inps, in merito al pagamento pensioni di giugno 2024.
La news è disponibile collegandosi a “inps.it -INPS Comunica -Notizie -Pensionati: il cedolino pensione di giugno 2024”.
Analizziamo le novità, fornendo i dettagli sulle date di accredito e ritiro e sulla consultazione del cedolino online delle pensioni di giugno 2024.
Indice
Date di pagamento pensioni di giugno 2024
Il rateo pensione a giugno 2024 sarà riconosciuto ai beneficiari:
– sabato 1° giugno in caso di pagamento presso Poste Italiane;
– lunedì 3 giugno, se trattasi di pagamento presso gli istituti bancari.
Perché il pagamento in banca slitta al 3 giugno?
L’accredito della pensione in conto corrente, a differenza della disponibilità delle somme presso Poste Italiane prevista a partire da sabato 1° giugno, slitta a lunedì 3 giugno, in ragione del fatto che:
– sabato 1° giugno non è un giorno bancabile;
– domenica 2 giugno è giornata festiva
Come chiarito dall’Inps con la Circolare 2 gennaio 2024 numero 1, i pagamenti dei trattamenti pensionistici, degli assegni, delle pensioni e delle indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili, oltre che delle rendite vitalizie Inail, sono effettuati, in via ordinaria, il primo giorno bancabile di ciascun mese (nel nostro caso lunedì 3 giugno) se le giornate precedenti sono festive (2 giugno) o non bancabili (1° giugno).
Leggi anche > Rinnovo pensioni e prestazioni Inps 2024: guida e tabelle degli aumenti
Ritiro delle somme presso Poste Italiane
In alternativa all’accredito diretto della pensione (ad esempio in conto corrente) i beneficiari possono optare per il ritiro delle somme in contanti.
In questi casi è necessario recarsi presso lo sportello territorialmente competente di Poste Italiane.
In virtù del fatto che le operazioni di ritiro delle pensioni si sovrappongono alle altre attività degli uffici postali è opportuno, al fine di evitare lunghe attese:
– rispettare le date suggerite dalle singole sedi per il ritiro delle somme, distinte in base all’ordine alfabetico;
– recarsi agli sportelli in tarda mattinata, durante le ore pomeridiane (ad esempio dalle 13 alle 14) quando l’afflusso è normalmente inferiore rispetto agli altri periodi di apertura.
Le date dei prossimi accrediti
L’Inps, come di consueto, ha reso note le date di pagamento delle pensioni per il 2024, con un’apposita circolare, nello specifico la numero 1 dello scorso 2 gennaio.
Ecco, di seguito, le date comunicate dall’Istituto con riguardo alle mensilità del periodo luglio – dicembre 2024:
Mese | Giorno disponibilità valuta | |
Poste | Banche | |
Luglio | 1 | 1 |
Agosto | 1 | 1 |
Settembre | 2 | 2 |
Ottobre | 1 | 1 |
Novembre | 2 | 4 |
Dicembre | 2 | 2 |
Le novità nel cedolino pensioni di giugno 2024
Il conguaglio fiscale 2023
A fine anno 2023 l’Inps, al pari dei datori di lavoro con riguardo ai lavoratori dipendenti, ha effettuato una serie di operazioni che rientrano nel cosiddetto conguaglio fiscale.
In sostanza, l’Istituto ha sommato le ritenute fiscali applicate in anticipo nei singoli cedolini di pensione del 2023 e le ha confrontate con l’Irpef effettivamente dovuta dal pensionato in ragione del reddito da pensione totalizzato nell’anno.
Nel caso in cui:
– le ritenute fiscali già applicate in cedolino sono superiori a quelle effettivamente dovute, il contribuente ha diritto ad un rimborso a titolo di imposte pagate in eccesso (conguaglio positivo);
– le ritenute fiscali già applicate in cedolino sono inferiori a quelle effettivamente dovute, il contribuente subisce un recupero in busta paga a titolo di imposte non pagate (conguaglio negativo).
In questa seconda ipotesi, rende noto l’Inps, il recupero delle differenze a debito per conguaglio negativo anno 2023 ha interessato i ratei di pensione di gennaio e febbraio 2024 “trattenendo il debito anche fino alla capienza totale dell’importo del rateo pensionistico in pagamento”.
Qualora i ratei di pensione di gennaio e febbraio siano risultati insufficienti per il recupero totale, lo stesso prosegue con le trattenute sui ratei mensili successivi fino ad estinzione del debito, ben potendo coinvolgere anche il cedolino di giugno.
Pensioni fino a 18 mila euro
Nel solo caso di contribuenti con importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18 mila euro, per i quali il ricalcolo delle ritenute fiscali abbia determinato un conguaglio negativo di importo superiore a 100 euro, la dilazione delle trattenute viene comunque estesa fino alla mensilità di novembre (a norma dell’articolo 38, comma 7, Decreto – legge numero 78/2010, convertito con modificazioni in Legge numero 122/2010).
Addizionali regionali e comunali
Il meccanismo italiano di tassazione fiscale sulle persone fisiche prevede, oltre alla trattenuta dell’Irpef mensile, il recupero delle addizionali regionali e comunali, calcolate con riguardo ai redditi totalizzati nel periodo d’imposta precedente.
Di conseguenza, nel cedolino delle pensioni di giugno, rende noto l’Inps, vengono trattenute le rate delle addizionali regionali e comunali relative al 2023.
A carico del contribuente sono previste complessivamente undici rate, con inizio nello scorso mese di gennaio e termine previsto per novembre prossimo.
Fondamentale la CU 2024
L’Istituto ricorda che per verificare il dettaglio del conguaglio fiscale di fine anno e delle somme dovute a titolo di addizionali regionali e comunali il pensionato può fare riferimento alla Certificazione Unica 2024 di competenza dell’anno 2023, disponibile online collegandosi alla piattaforma online “Cedolino della pensione” su “inps.it”.
Verificare se la pensione è soggetta a tassazione
Quanti hanno dubbi sulla tassazione fiscale devono innanzitutto chiedersi se la prestazione ricevuta dall’Istituto è o meno soggetta a Irpef e addizionali.
Come ricorda l’Inps, le prestazioni di invalidità civile, le pensioni o gli assegni sociali, le prestazioni non assoggettate a tassazione per particolari motivazioni (ad esempio detassazione per residenza all’estero o vittime del terrorismo) non subiscono recuperi fiscali.
Dove scaricare il cedolino delle pensioni di giugno 2024
I pensionati possono consultare il cedolino di giugno collegandosi all’apposita piattaforma raggiungibile collegandosi a “inps.it – Pensione e Previdenza – Cedolino della pensione”, in possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS.
Oltre alla citata consultazione del cedolino, il servizio Inps propone le seguenti funzionalità:
– confronta cedolini;
– visualizza elenco prospetti di liquidazione;
– gestione delle deleghe sindacali;
– comunicazioni al pensionato;
– variazioni modalità di pagamento pensione;
– recupero e stampa della Certificazione Unica;
– riepilogo dati anagrafici e di pagamento;
– certificato di pensione (Modello Obis / M);
– duplicato libretto di pensione;
– conguagli Irpef;
– cessione del quinto;
– bonus 154 euro e bonus quattordicesima;
– recupero indebiti.
Per conoscere le nuove regole e le opportunità di pensionamento per il 2024, consigliamo l’e-Book Pensioni 2024, aggiornato alle novità in tema di pensione di vecchiaia, Quota 103, anticipi pensionistici, opzione donna, rivalutazioni e molto altro.
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Foto di copertina: istock/spawns