La nuova formula del Decreto ha quindi confermato la Pace fiscale 2019, anche se abbandonando la protezione dello scudo per i patrimoni all’estero e il condono penale.Si potrà fare con il Fisco mediante una dichiarazione integrativa speciale per far emergere tutti i redditi non denunciati nelle precedenti dichiarazioni.
Tutte le novità in Legge di bilancio 2019
Cerchiamo di capire come funzionerà la pace fiscale con la dichiarazione integrativa speciale e cosa comporterà per il contribuente.
Pace fiscale 2019: come cambia
Prima ancora di entrare effettivamente in vigore, è già stata frutto di modifica, dopo la lite e la bomba innescata dal vicepremier Luigi Di Maio, su un testo che conteneva due norme inaccettabili per i 5 stelle: scudo per i patrimoni all’estero e condono penale per attività di riciclaggio e autoriciclaggio. E infatti, dopo il Cdm di sabato 20 ottobre, queste due norme sono state defenestrate. Ecco quindi il nuovo volto della pace fiscale 2019:
- cancellati scudo per i patrimoni all’estero e condono penale per attività di riciclaggio e autoriciclaggio;
- arriva il saldo e stralcio, che consente di regolarizzare le cartelle esattoriali dei contribuenti in difficoltà, con aliquote scaglionate in base all’ISEE;
- stralcio cartelle 2019, con la cancellazione dei vecchi debiti (2000-2010) dei debiti fino a 1000 euro da parte dello Stato;
- rottamazione cartelle Ter (per coloro che avevano già aderito a quella bis e pagato almeno una rata). Questi contribuenti avranno una rateizzazione più ampia: 10 rate fino a 5 anni;
- definizione agevolata per coloro che non hanno aderito alle precedenti rottamazioni;
- sanatoria delle liti fiscali tributarie;
- Dichiarazione integrativa speciale: la possibilità per il contribuente che ha presentato la dichiarazione dei redditi di far emergere redditi non denunciati precedentemente
Pace fiscale 2019, dichiarazione integrativa speciale: cos’è
La normale dichiarazione integrativa la conosciamo già. Si tratta di un modello integrativo o correttivo che ci viene data la possibilità di presentare per correggere o rettificare alcune informazioni omesse o sbagliate relative alla nostra dichiarazione dei redditi. Oggi possiamo tutti presentare il modello 730 integrativo o il modello 730 integrativo.
La dichiarazione integrativa speciale è un passo in più: la pace fiscale darà la possibilità al contribuente di effettuare una sorta di voluntary disclosure, per far emergere redditi non dichiarati nelle precedenti dichiarazioni. È uno strumento che consente una sorta di ravvedimento
Pace fiscale 2019, dichiarazione integrativa speciale: come funziona
Prerequisito fondamentale per beneficiare della pace fiscale con dichiarazione integrativa è di aver presentato la Dichiarazione dei redditi. Appurato ciò, cioè non essere un evasore fiscale, si può presentare la dichiarazione integrativa per dichiarare in modo autonomo e libero somme non denunciate in precedenza.
Trasmettendo questa dichiarazione e dichiarando la somma non precedentemente denunciata, qu questa cifra, il contribuente su quanto dovuto pagherà solo il 20 per cento. Quindi l’aliquota unica è stabilita al 20 per cento della somma dovuta.
Pace fiscale 2019, dichiarazione integrativa: chi ne ha diritto
La dichiarazione integrativa è riservata solo a chi:
- Ha presentato la dichiarazione dei redditi;
- Dichiara somme non superiori al 30 per cento di quanto dichiarato e un tetto massimo di 100 mila euro per tutte le imposte.
Un esempio: il contribuente ha dichiarato 100 mila euro e decide di denunciare ulteriori 30 mila euro, può ricorrere alla pace fiscale presentando una dichiarazione integrativa per questi 30 mila euro. Su questi pagherà solo il 20 per cento (soli 6 mila euro).
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