Gli elementi che espongono il comparto alla commissione di tali reati sono rappresentati dall’elevato valore specifico dell’oro, dalla sua facile trasportabilità, dall’occultamento ai controlli fiscali e valutari, nonché dalla sua liquidità finanziaria che lo rende suscettibile anche all’uso come mezzo di pagamento. Altri fattori di debolezza del settore aurifero, che lo prestano ad infiltrazioni mafiose e all’uso illecito, sono individuate nell’exploit dell’attività non regolamentata di Compro Oro e dall’assenza di una legge di settore organica, complessiva e chiara che disciplini tutta la filiera che va dal recupero di oro all’investimento in oro puro.
Al fine di porre rimedio ed eliminare i presupposti al compimento delle attività illecite, il DdL 237/2013 contiene svariate misure volte ad arginare e prevenire fenomeni criminosi oggetto di attività repressiva delle Guardia di Finanza, quali quelli emersi dall’operazione “Fort Knox” oppure “Argento Vivo”, o anche quelli di truffa ed evasione così come sembrerebbe emergere dall’inchiesta di Report trasmessa su Rai3 lo scorso 22 novembre su piani di accumulo in oro dubbi.
Purtroppo, per la prolissità delle attività parlamentari, il Disegno è fermo in Commissione permanente (Industria, commercio, turismo) del Senato della Repubblica e rischia di essere scavalcato e superato da altre Leggi specifiche, prossime ad introdurre, per porzioni di competenza, misure contenute nel Ddl 237/2013.
Un esempio su tutti è la Legge di Delegazione Europea 2015 con cui, tra le altre, si recepisce la IV Direttiva UE antiriciclaggio. Infatti, in detta legge di recepimento delle direttive europee, all’art. 14, al fine di monitorare e contrastare i fenomeni criminali, ivi compresi il riciclaggio di denaro e il reimpiego di proventi di attività illecite connessi o comunque riconducibili alle attività di compravendita all’ingrosso e al dettaglio di oggetti in oro e preziosi usati, si prevede la predisposizione di una disciplina antiriciclaggio organica di settore idonea a garantire la piena tracciabilità e registrazione delle operazioni di acquisto e vendita dei predetti oggetti, dei mezzi di pagamento utilizzati quale corrispettivo per l’acquisto o la vendita dei medesimi e delle relative caratteristiche identificative, nonché la tempestiva disponibilità di tali informazioni alle forze di polizia, a supporto delle rispettive funzioni istituzionali di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblici e l’individuazione di specifiche sanzioni, di natura interdittiva, da raccordare e coordinare con la normativa di pubblica sicurezza stabilita dal Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con Regio decreto 18 giugno 1931, n. 773.
A tal riguardo l’associazione di categoria A.N.T.I.C.O. ha organizzato per il prossimo 26 novembre un convegno in cui interverranno: Agenzia delle Entrate, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Guardia di Finanza – Polizia Valutaria e Polizia Tributaria per l’analisi delle novità in arrivo e per l’esame degli adempimenti operativi attualmente vigenti e per valutare le criticità di settore a più alto rischio.
Quanto al contrasto dell’evasione e dell’elusione fiscale, di settore e in generale, con l’integrazione delle informazioni da inviare all’Archivio dei rapporti finanziari e l’implementazione di nuove modalità di invio dei rapporti stessi, l’Amministrazione Finanziaria disporrà di mezzi istruttori e di indagine molto più sofisticati. Per detto aspetto, al convegno del 26 novembre p.v., relazioneranno il funzionario della Direzione Centrale Accertamento dell’Agenzia delle Entrate per lo studio delle novità di espletamento dell’obbligo comunicativo e la polizia tributaria per la rappresentazione, sul piano pratico, dell’utilizzo di tali dati e informazioni ai fini di indagine finanziaria.
Nelle more di una legge che disciplini il settore anche sotto l’aspetto amministrativo, nell’occasione, saranno illustrati i contenuti di alcune Note del Ministero dell’interno che, alla luce delle disposizioni T.U.L.P.S., inquadrano determinate operatività del settore come l’applicazione concreta dell’art. 128, il commercio on-line dei preziosi e lo smobilizzo di polizze di pegno rilasciate a privati su impegno di gioielli da parte di esercenti il commercio dei preziosi.
In fine, per il sostegno dell’attività orafa nazionale, nell’occasione, non saranno trascurate le misure di finanza agevolata poste a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese orafe nazionali per la promozione e l’esportazione dell’arte made in italy all’estero.
Il Convegno fortemente richiesto e voluto dagli associati A.N.T.I.C.O. è pubblico e a partecipazione gratuita a cui parteciperanno, tra gli altri, anche gli intermediari finanziari esercenti attività bancaria e finanziaria interessati alle novità di trasmissione dei rapporti finanziari e alle modalità di replica ai Questionari inviati dall’Amministrazione Finanziaria nell’ambito delle Indagini Finanziarie.
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