Oro e contante, soglia 10mila euro: ecco i nuovi limiti doganali

Ok al decreto: sanzioni più rigide per chi non dichiara e nuova definizione di contante.

Redazione 10/12/24
Allegati

Nuove regole sul trasferimento di oro e contante e su tutti i mezzi monetari. Il Consiglio dei ministri di lunedì 9 dicembre ha emanato un decreto legislativo di adeguamento alle norme europee, del regolamento (UE) 2018/1672.

L’adeguamento alle direttive europee riguarda appunto il controllo del denaro contante e altri equivalenti monetari come assegni, monete d’oro e carte prepagate non nominative. Il decreto introduce nuovi meccanismi di dichiarazione e sanzioni, nonché procedure di sequestro di valuta lampo per interventi rapidi in caso di sospette attività illecite.

Una delle novità più rilevanti riguarda la regolamentazione del commercio dell’oro, sia dentro sia fuori dai confini nazionali, ma non solo. Anche il contante oltre i 10mila euro e tutti gli altri mezzi monetari saranno sottoposti a rigidi controlli e sanzioni.

Per altre novità vai allo Speciale Fisco

Indice

Non solo contante

Il decreto estende la definizione di denaro contante al di là delle tradizionali banconote e monete metalliche. Include anche altri mezzi di pagamento, come assegni, monete d’oro, e carte prepagate non nominative. L’obiettivo è di coprire i controlli su più forme di valuta che possono essere utilizzate per il trasferimento di grandi somme di denaro senza le dovute tracce e controlli.

Allegato

Bozza Dlgs Denaro contante 77 KB

Iscriviti alla newsletter per poter scaricare gli allegati

Grazie per esserti iscritto alla newsletter. Ora puoi scaricare il tuo contenuto.

Sequestro di valuta lampo

E’ poi previsto il sequestro di valuta lampo, che indica l’adozione di misure che permettono alle autorità di agire rapidamente per confiscare denaro contante in situazioni sospette prima che questo possa essere trasferito o nascosto. L’obiettivo è di impedire che le risorse finanziarie derivate da o destinate a attività illecite possano eludere i controlli e quindi essere introdotte nel sistema economico legale o spostate altrove.

Il commercio dell’oro

Sono anzitutto previste modifiche al commercio dell’oro, che ne influenzano direttamente il commercio e il trasferimento, dentro e fuori dai confini italiani.
Le operazioni di trasferimento d’oro, indipendentemente dalla loro forma, dovranno essere dichiarate all’Unità di informazione finanziaria per l’Italia per operazioni di valore pari o superiore a 10.000 euro. Inoltre, sono introdotte nuove definizioni per classificare l’oro utilizzato a scopi di investimento e quello ad uso industriale, ampliando così lo spettro delle operazioni soggette a controllo.

Più controlli sul denaro contante

Il decreto pone un accento particolare sul controllo delle movimentazioni di denaro contante che superano i 10.000 euro. Questa misura è stata pensata per tracciare più efficacemente le grandi somme di denaro che entrano o escono dall’UE.
Viene poi imposto un sistema di dichiarazione per le movimentazioni complessive che, nel corso del mese, superano i 2.500 euro per transazione con la stessa controparte.

Trasferimento di oro e cenaro contante: i nuovi limiti

In sostanza, i nuovi limiti di adeguamento alle normative europee nel Decreto in via di approvazione sono queste:

  • Operazioni con oro
    • È obbligatoria una dichiarazione per il trasferimento di oro, sia all’interno che all’esterno dei confini nazionali, se il valore dell’operazione è pari o superiore a 10.000 euro.
    • Operazioni mensili con la stessa controparte che superano i 10.000 euro complessivamente richiedono una dichiarazione, anche se i singoli trasferimenti sono di 2.500 euro o più.
  • Operazioni con denaro contante
    • Il trasferimento di denaro contante da e verso l’estero è sottoposto a dichiarazione se supera la soglia di 10.000 euro.

Oro e contante: le nuove sanzioni

Inasprite poi sanzioni per le violazioni delle norme introdotte. I funzionari dell’Agenzia delle Dogane e i militari della Guardia di Finanza sono incaricati di esercitare controlli e accertamenti, con la possibilità di imporre sanzioni che possono raggiungere fino a 1 milione di euro, a seconda della gravità e dell’importo della violazione. Questo è un chiaro segnale della serietà con cui il governo intende affrontare le infrazioni legate al trasporto di denaro contante.

In dettaglio, le violazioni delle norme previste dal decreto comportano sanzioni pecuniarie amministrative, che variano in base all’importo eccedente la soglia consentita:

  • le multe partono da un minimo di 900 euro fino a un massimo di 1.000.000 di euro, proporzionali alla gravità e all’entità del denaro non dichiarato.
  • le percentuali di sanzione oscillano tra il 30% e il 100% dell’importo eccedente.

In dettaglio, il decreto legislativo consente procedure ad hoc per il sequestro di denaro contante da parte delle autorità in caso di mancata dichiarazione o sospetta attività illecita

  • Per le violazioni riguardanti la soglia di dichiarazione di denaro contante:
    • Se l’eccedenza non dichiarata non supera i 10.000 euro, viene sequestrato il 50% dell’importo eccedente.
    • Se l’eccedenza è superiore a 10.000 euro e non supera i 100.000 euro, viene sequestrato il 70% dell’importo eccedente.
    • Se l’eccedenza supera i 100.000 euro, il sequestro può arrivare al 100% dell’importo eccedente.
  • Per le informazioni inesatte o incomplete fornite durante l’adempimento dichiarativo:
    • Per differenze fino a 10.000 euro tra l’importo trasferito o che si tenta di trasferire e l’importo dichiarato, il sequestro può variare dal 15% al 25% della differenza.
    • Se la differenza è superiore a 10.000 euro e non supera i 30.000 euro, il sequestro può variare dal 25% al 35% della differenza.
    • Per differenze superiori a 30.000 euro e fino a 100.000 euro, il sequestro può variare dal 50% al 70% della differenza.
    • Se la differenza supera i 100.000 euro, il sequestro può raggiungere il 100% della differenza.

Misure volute per disincentivare la mancata dichiarazione.

Coordinamento con le autorità europee e internazionali

Sulle nuove regole ai trasferimenti di oro e contante vigilano sia le autorità nazionali sia internazionali. Il decreto prevede infatti un rafforzato scambio di informazioni con le autorità doganali e finanziarie degli altri Stati membri, nonché con enti internazionali, per garantire una vigilanza capillare e transnazionale. Questa collaborazione è essenziale per tracciare il movimento di grandi somme di denaro e per prevenire attività illecite che possono attraversare più giurisdizioni.

Vuoi ricevere altre news come questa? Iscriviti gratis alla Newsletter LeggiOggi, compilando il form qui sotto:

Iscriviti alla newsletter aoqzlwlnnk1v21gh
Iscrizione completata

Grazie per esserti iscritto alla newsletter.

Seguici sui social


Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento