NUOVO CODICE APPALTI: GUIDA ALLE PRINCIPALI NOVITÀ DEL TESTO
SI CONSIGLIA LO
SPECIALE SU NUOVO CODICE APPALTI: TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE
In sintesi ecco i punti di principale novità contenuti nella versione definitiva, rispetto a quella iniziale:
1) è stato inserito il tetto del 30% al subappalto;
2) non è stato previsto il riferimento obbligatorio al DM Parametri,
3) non sono state abbassate le soglie per il massimo ribasso e la procedura negoziata, che sono rimaste ferme a un milione di euro.
NUOVO CODICE APPALTI: COSA ENTRA IN VIGORE DA SUBITO?
PER TUTTE LE INFO SI CONSIGLIA IL SEGUENTE VOLUME:
Entrano in vigore dal 20 aprile (e non più dal 19):
– l’aggiudicazione con l’offerta economicamente più vantaggiosa,
– il divieto di appalto integrato,
– il limite del 30% al subappalto,
– la cancellazione dell’incentivo del 2% ai progettisti interni alla Pubblica Amministrazione.
CODICE APPALTI, ULTIMO AGGIORNAMENTO: SOFT LAW E INTERVENTO DELLE REGIONI
L’iter di effettiva applicazione del Nuovo Codice Appalti continua a svilupparsi con i vari, diversi strumenti necessari alla sui concreta definizione.
A seguito dell’emanazione delle linee guida ANAC (POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Nuovo Codice Appalti: ecco le Linee Guida dell’ANAC, scarica i testi) ora si transita per l’adozione di ulteriori decreti (ministeriali, del Presidente della Repubblica e del Presidente del Consiglio dei Ministri), che compongono il mosaico della nuova “soft law” atta a costruire quella legislazione di dettaglio in grado di fornire un’applicazione corretta alla nuova disciplina.
Si prevede, per quello che attiene ad alcune di queste norme attuative, l’intervento delle Regioni e delle Province Autonome. Se, infatti, da un lato la partecipazione degli Enti locali risponderà alle necessità dei territori, dall’altro bisogna tenere a mente che la riforma costituzionale ha riscritto le competenze delle Regioni.
Pertanto, sarà necessario valutare quanto queste incideranno nella programmazione delle opere strategiche da appaltare e nella definizione delle procedure, ma soprattutto se le stesse saranno capaci di a fare ciò senza provocare ritardi nella realizzazione delle infrastrutture.
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