La riforma fiscale con la revisione delle Aliquote Irpef 2024 è stata confermata e approvata definitivamente nel Consiglio dei ministri del 28 dicembre 2023.
L’esecutivo ha dato il via libera definitivo ad altri quattro decreti legislativi attuativi della Delega fiscale. Si tratta di 4 provvedimenti su: adempimento collaborativo, contenzioso tributario, statuto del contribuente e il primo modulo della riforma Irpef che riduce gli scaglioni Irpef da 4 a 3.
Il testo è in sostanza uguale a quello approvato in esame preliminare: il succo prevede l’accorpamento dei primi 2 scaglioni ed è prevista una modifica alla no tax area, la soglia entro la quale non si pagano tasse.
Tutto ciò si inserisce nel percorso di revisione dell’Irpef come previsto dalla Legge 9 agosto 2023 numero 111 (Delega al Governo per la riforma fiscale).
Il decreto, nel rispetto della Legge delega del 9 agosto 2023 numero 111, introduce norme finalizzate a realizzare la revisione del sistema di imposizione del reddito delle persone fisiche e la graduale riduzione della relativa imposta (Irpef), in base ai seguenti principi e criteri direttivi:
– Garantire il rispetto del principio di progressività nella prospettiva del cambiamento del sistema verso un’unica aliquota d’imposta, attraverso il riordino delle deduzioni dalla base imponibile, degli scaglioni di reddito, delle aliquote di imposta e delle detrazioni dall’imposta lorda;
– Conseguire il graduale perseguimento dell’equità orizzontale prevedendo, nell’ambito dell’Irpef, la “progressiva applicazione della stessa no tax area e dello stesso onere fiscale per tutte le tipologie di reddito prodotto, privilegiando tale equiparazione innanzitutto tra i redditi di lavoro dipendente e i redditi di pensione” (comunicato stampa).
Analizziamo in dettaglio come sarà l’Irpef nel 2024.
>> Leggi “Riforma Fiscale 2023-24: ecco i punti salienti della Legge delega”
Indice
Riforma fiscale e Irpef: le novità in Manovra 2024
Nel Consiglio dei ministri del 28 dicembre si è in pratica messo nero su bianco ciò che già era stato annunciato e approvato in via preliminare qualche mese fa: la Manovra 2024 finanzierà l’attuazione della prima fase della riforma con il passaggio dell’imposta sui redditi delle persone fisiche a tre aliquote Irpef.
Tra le misure principali della legge delega di riforma fiscale, approvata lo scorso agosto, figura infatti la “revisione e la graduale riduzione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), anche attraverso la riduzione delle aliquote e dei relativi scaglioni, preservando il principio di progressività al fine di ridurre il carico fiscale sul lavoro e promuovere l’equità orizzontale” (NADEF 2023).
Nel 2024 in sostanza le nuove aliquote per scaglioni di reddito sono così determinate:
– fino a 28.000 euro, 23%;
– oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro, 35%;
– oltre 50.000 euro, 43%.
Inoltre si si amplia fino a 8.500 euro la soglia di no tax area prevista per i redditi di lavoro dipendente che viene parificata a quella già vigente a favore dei pensionati.
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Le Aliquote Irpef 2023
A seguito dell’ultima modifica intervenuta con la Manovra 2022 (Legge 30 dicembre 2021 numero 234) le aliquote vigente nel 2023 sono quattro, suddivise per scaglioni:
- 1° scaglione > redditi fino a 15 mila euro: Aliquota Irpef 23%
- 2° scaglione > redditi da 15.000,01 a 28 mila euro: Aliquota Irpef 25%
- 3° scaglione > redditi da 28.000,01 a 50 mila euro: Aliquota Irpef 35%
- 4° scaglione > redditi oltre 50 mila euro: Aliquota Irpef 43%
Da notare che la Legge numero 234/2021 ha altresì ritoccato le detrazioni spettanti a coloro che producono redditi da lavoro dipendente ed assimilati, redditi da pensione ed altri redditi.
Le nuove Aliquote Irpef 2024
Il passaggio a tre aliquote fiscali era stato annunciato il 16 ottobre nella Conferenza stampa del governo sulla Manovra 2024, e poi confermato nella serata del 28 dicembre, con il Cdm che ha approvato definitivamente l’attuazione del primo modulo di riforma delle imposte sul reddito delle persone fisiche e altre misure in tema di imposte sui redditi: in sostanza le nuove Aliquote Irpef 2024.
Gli scaglioni Irpef scendono da 4 a 3 e ci sono alcune novità in tema di detrazioni fiscali.
Questi saranno gli scaglioni Irpef applicati nel 2024:
- 23 per cento per i redditi fino a 28.000 euro;
- 35 per cento per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
- 43 per cento per i redditi che superano 50.000 euro.
Addio al 25%
Diciamo addio alla soglia del 25%. La prima delle tre aliquote è quella del 23%.
Scaglione 2024 | Reddito | Aliquote Irpef 2024 |
---|---|---|
Primo | Fino a 28 mila euro | 23% |
Secondo | Da 15.001 a 50 mila euro | 35% |
Terzo | Da 50.001 in su | 43% |
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No Tax Area 2024
Sempre nel 2024 si alza da 1.880 a 1.955 euro la detrazione prevista per i titolari di redditi da lavoro dipendente (esclusi i redditi da pensione) e di alcuni redditi assimilati fino a 15.000 euro.
Di fatto la modifica sposta a 8.500 euro la soglia della no tax area per i redditi da lavoro dipendente che, di fatto, viene parificata a quella già vigente a favore dei pensionati.
Cambiano le detrazioni fiscali 2024
Altro intervento che andrà a modificare la disciplina fiscale è appunto la revisione delle detrazioni fiscali. In particolare:
- Si prevede per il 2024 una riduzione di 260 euro della detrazione complessivamente spettante in relazione a particolari spese sostenute dai contribuenti con reddito complessivo superiore a 50.000 euro;
- sono fatte salve le detrazioni spettanti per spese sanitarie.
Il confronto tra vecchie e nuove regole Irpef
Ecco di seguito esposto in tabella il confronto tra gli attuali scaglioni ed aliquote Irpef con quanto prevede il decreto in parola:
Nuove Aliquote Irpef dal 2024: quanto si risparmierà
Simulando l’impatto delle riforme in busta paga si nota che la prima ipotesi di modifica andrebbe a favorire maggiormente le fasce di reddito medio – alte.
Ad esempio, un contribuente con un reddito complessivo annuo di 40 mila euro si fa carico attualmente di un’Irpef lorda pari a 10.900,00 euro. Grazie al ritocco delle aliquote beneficerebbe di una riduzione di 700 euro annui.
Aumentando il reddito a 55.000 mila euro vediamo che il guadagno, sempre intervenendo sul secondo e terzo scaglione Irpef, sarebbe di 1.500 euro annui.
Un ritocco invece del primo e secondo scaglione (come previsto nell’altra ipotesi di riforma) porterebbe un beneficio soprattutto ai redditi bassi e medio – bassi.
Per comprendere gli effetti in busta paga delle nuove regole sul calcolo dell’Irpef lorda, ecco proposta una tabella che mette a confronto la tassazione in capo ai lavoratori, calcolata secondo le regole attuali, con gli oneri fiscali derivanti dal sistema a tre aliquote previsto per il solo anno 2024:
Come risulta dalla tabella e secondo quanto afferma il quotidiano Il Sole 24 ore, l’impatto massimo “della riduzione a tre aliquote per effetto del sistema progressivo dell’Irpef si avvertirà nella fascia di reddito tra 30 mila e 50 mila euro con un risparmio fiscale su base annua di 260 euro” equivalenti a circa 21,7 euro al mese se calcolato su dodici mensilità.
Oltre i 50 mila euro di reddito, sempre Il Sole 24 ore, il vantaggio “sarà annullato dal taglio delle detrazioni che comporterà una sforbiciata di 260 euro”.