Il 2024 ha portato con sé molte novità in tema di importo e tassazione fiscale sui trattamenti pensionistici: da marzo si entrerà nel vivo della nuova Irpef Pensioni 2024.
Oltre alla riforma dell’Irpef, prevista dal Decreto legislativo numero 216/2023, con cui sono state ridotte da quattro a tre le aliquote percentuali da applicare ai singoli scaglioni di reddito (anch’essi, peraltro, modificati) si segnala la rivalutazione delle pensioni, comunicata con Circolare Inps del 2 gennaio 2024 numero 1.
Nello specifico, la rivalutazione (decorrente dal 1° gennaio 2024) è figlia della variazione percentuale, rilevata dall’Istat, verificatasi negli indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, senza tabacchi, tra il periodo gennaio-dicembre 2022 ed il periodo gennaio-dicembre 2023 pari, stando al Decreto interministeriale del 20 novembre 2023, ad un +5,4%.
Il citato valore è da considerarsi provvisorio, salvo conguaglio da effettuarsi in sede di perequazione per l’anno successivo.
Mentre la rivalutazione è già stata applicata nel cedolino della pensione di gennaio, lo stesso non può dirsi dei nuovi valori di riferimento per il calcolo dell’Irpef, la quale slitta a marzo 2024.
Analizziamo la questione in dettaglio.
Indice
Irpef Pensioni 2024: i nuovi scaglioni di reddito
L’articolo 1, comma 1, del Decreto legislativo 30 dicembre 2023 numero 216, prevede all’articolo 1 “Revisione della disciplina dell’imposta sul reddito delle persone fisiche”, per l’anno 2024, la determinazione dell’Irpef sulla base delle seguenti aliquote per scaglioni di reddito:
- aliquota del 23% per i redditi fino a 28 mila euro;
- aliquota del 35% per le porzioni di reddito oltre 28 mila e fino a 50 mila euro;
- aliquota del 43% per le porzioni di reddito oltre 50 mila euro.
Ne consegue che, rispetto al periodo d’imposta 2023, nell’anno corrente:
- è prevista una riduzione da quattro a tre degli scaglioni di reddito e delle corrispondenti aliquote;
- il primo scaglione di reddito è stato innalzato a 28 mila euro a parità di aliquota al 23%, assorbendo il precedente secondo scaglione;
- l’aliquota al 25%, in precedenza applicabile al secondo scaglione, per i redditi oltre 15 mila euro e fino a 28 mila euro, è stata soppressa;
- il secondo e terzo scaglione, con le rispettive aliquote, sono “rimasti invariati rispetto ai precedenti terzo e quarto scaglione” come sottolineato dall’Agenzia Entrate con la Circolare del 6 febbraio 2024 numero 2/E.
Ecco di seguito una tabella di confronto tra le aliquote 2023 e i valori di riferimento per l’anno corrente:
Periodo d’imposta | Aliquota | Redditi | Imposta progressiva | |
Da | A | |||
2023 | 23% | 0 | 15.000 euro | 3.450,00 euro |
25% | 15.000 euro | 28.000 euro | 6.700,00 euro | |
35% | 28.000 euro | 50.000 euro | 14.400,00 euro | |
43% | 50.000 euro | – | – | |
2024 (D.Lgs. numero 216/2023) | 23% | 0 | 28.000 euro | 6.440,00 euro |
35% | 28.000 euro | 50.000 euro | 14.140,00 | |
43% | 50.000 euro | – | – |
Queste aliquote riferite alla nuova Irpef Pensioni 2024, come definite dall’articolo 1, comma 1, hanno effetto sul calcolo dell’Irpef dovuta nell’anno 2024 dai contribuenti che percepiscono le pensioni di ogni genere e gli assegni ad esse equiparati.
Irpef Pensioni 2024: l’adeguamento slitta ad marzo
Sul portale Inps è stata pubblicata lo scorso 22 gennaio la consueta news riguardante il cedolino di pensione di febbraio.
Oltre a ricordare che il documento in parola è disponibile collegandosi all’apposita piattaforma online (raggiungibile al seguente percorso “inps.it – Pensione e Pensione – Cedolino della pensione”, necessario il possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS) l’Istituto aveva reso noto che la “tassazione delle pensioni sarà adeguata ai nuovi scaglioni di reddito e alle nuove aliquote, introdotte dal decreto legislativo n. 216 del 31 dicembre 2023” a partire dalla “mensilità di aprile 2024”.
Considerando tuttavia che la citata riforma, a norma dell’articolo 1, comma 1, D.Lgs. numero 216/2023, ha effetto “per l’anno 2024”, quindi dallo scorso 1° gennaio, nella mensilità di aprile 2024 sarà corrisposto, rende noto l’Inps, anche “il conguaglio riferito alle mensilità precedenti”.
Da ultimo invece, la novità secondo cui la nuova tassazione Irpef delle pensioni scatterà a marzo. Lo ha messo nero su bianco l’istituto nella nota sul pagamento pensione di marzo 2024.
“Dal rateo di pensione di marzo 2024 l’INPS procede all’applicazione delle novità introdotte dal decreto legislativo 30 dicembre 2023, n. 216.
Le trattenute IRPEF vengono quindi effettuate sulla base della riduzione da quattro a tre degli scaglioni di reddito”, si legge nella nota.
Nuova Irpef 2024: gli aumenti ai pensionati
Stando a quanto riporta il quotidiano Il Corriere della Sera l’accorpamento di due scaglioni:
- al 23% per i redditi fino a 15 mila euro;
- al 25% per i redditi oltre 15 mila e fino a 28 mila euro;
in un’unica aliquota al 23% per i redditi fino a 28 mila euro, si traduce nell’anno corrente per i redditi “compresi tra 15 e 28 mila euro, in un risparmio di circa il 2%, rispetto all’anno scorso”.
Nello specifico, chi “ha un reddito da pensione superiore a 15 mila euro (che era il limite dal quale partiva il secondo scaglione ora accorpato) ha un risparmio che parte da 20 euro e arriva fino a 260 euro per chi ha un reddito da pensione pari a 28 mila euro”.
La rivalutazione 2024
La modifica degli scaglioni Irpef per l’anno 2024 si aggiunge alla rivalutazione provvisoria delle pensioni prevista, per l’anno corrente, al 5,4%.
Alla luce delle modifiche introdotte dalla Legge 30 dicembre 2023 numero 213, articolo 1, comma 135, la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici è applicata al 100% per i soli importi pari o inferiori a quattro volte il trattamento minimo Inps.
Per le pensioni di importo superiore operano cinque diversi scaglioni, come descritto in tabella:
Fasce trattamenti complessivi | % indice di perequazione da attribuire | Aumento del | Importo trattamenti complessivi | ||
Da | A | Importo di garanzia | |||
Fino a quattro volte il trattamento minimo | 100 | 5,400% | – | 2.271,76 | – |
Fascia di garanzia (*) | Importo garantito | – | 2.271,76 | 2.289,36 | 2.394,44 |
Oltre quattro e fino a cinque volte il trattamento minimo | 85 | 4,590% | 2.271,77 | 2.839,70 | – |
Fascia di garanzia (*) | Importo garantito | – | 2.839,70 | 2.887,40 | 2.970,04 |
Oltre cinque e fino a sei volte il trattamento minimo | 53 | 2,862% | 2.839,71 | 3.407,64 | – |
Fascia di garanzia (*) | Importo garantito | – | 3.407,64 | 3.418,41 | 3.505,17 |
Oltre sei e fino a otto volte il trattamento minimo | 47 | 2,538% | 3.407,65 | 4.543,52 | – |
Fascia di garanzia (*) | Importo garantito | – | 4.543,52 | 4.567,57 | 4.658,83 |
Oltre otto e fino a dieci volte il trattamento minimo | 37 | 1,998% | 4.543,53 | 5.679,40 | – |
Fascia di garanzia (*) | Importo garantito | – | 5.679,40 | 5.724,86 | 5.792,87 |
Oltre dieci volte il trattamento minimo | 22 | 1,188% | 5.679,41 | – | – |
(*) Le fasce di garanzia sono applicate quando, calcolando la perequazione della fascia, il risultato ottenuto è inferiore al limite della fascia stessa. |
Nuova Irpef pensioni 2024: simulazioni importi
Considerando l’effetto dei nuovi scaglioni Irpef e della rivalutazione provvisoria per l’anno corrente fissata al 5,4%, esponiamo in tabella gli aumenti previsti per le pensioni 2024:
Importo lordo / netto | Assegno mensile 2023 (in euro) | Incremento (in euro) | Assegno mensile 2024 (in euro) |
Importo lordo | 1.000,00 | +54,00 | 1.054,00 |
Importo netto | 898,11 | +38,10 | 936,21 |
Importo lordo | 1.250,00 | +67,50 | 1.317,50 |
Importo netto | 1.072,59 | +49,55 | 1.122,15 |
Importo lordo | 1.500,00 | +81,00 | 1.581,00 |
Importo netto | 1.244,00 | +64,08 | 1.308,08 |
Importo lordo | 2.000,00 | +108,00 | 2.108,00 |
Importo netto | 1.590,67 | +93,13 | 1.683,80 |
Importo lordo | 2.300,00 | +105,57 | 2.405,57 |
Importo netto | 1.782,66 | +85,26 | 1.867,92 |
Importo lordo | 2.500,00 | +114,75 | 2.614,75 |
Importo netto | 1.906,29 | +90,94 | 1.997,23 |
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Foto copertina: istock/Nikolaeva Elena