Non lasciamo morire i cigni

Una poesia. Solo una poesia. Stavolta non questioni di diritto, né polemiche di natura giuridica.

Una riflessione, oggi.

Solo quella “politica” che direttamente deriva dal greco polis, o della consapevolezza d’ esser cittadini.

E’ di David L. Weatherford. O, forse, di una adolescente malata terminale di cancro, come sostengono altri.

Non ha importanza. E’ bella. Parla della vita. E della morte.

Emoziona.

Mi piacerebbe – io cittadino – che fosse letta da coloro che discutono di tagli alla sanità. E di diritti del malato. E di prodotto interno lordo. E nelle loro parole cambiano solo i tempi delle forme verbali.

 

DANZA LENTA

Hai mai guardato i bambini in un girotondo?
O ascoltato il rumore della pioggia quando cade a terra?
O seguito mai lo svolazzare irregolare di una farfalla?
O osservato il sole allo svanire della notte?

Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà.

Percorri ogni giorno in volo?
Quando dici “come stai?” ascolti la risposta?
Quando la giornata è finita
ti stendi sul tuo letto
con centinaia di questioni successive
che ti passano sulla testa?

Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà.

Hai mai detto a tuo figlio “lo faremo domani?”
senza notare nella fretta il suo dispiacere?
Mai perso il contatto, con una buona amicizia
che poi è finita perché tu non mai tempo di chiamare e dire “ciao”?

Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà.

Quando corri così veloce per giungere da qualche parte
ti perdi la metà del piacere di andarci.
Quando ti preoccupi e corri tutto il giorno,
come un regalo mai aperto, gettato via.

La vita non è una corsa.
Prendila piano.
Ascolta la musica.

Credo si possa vivere senza treni ad alta velocità o autostrade a cinque corsie.

Credo si possa vivere senza presentatori o attori televisivi retribuiti con contratti milionari.

Credo si possa vivere senza calciatori pagati più di mille professori di scuola.

Credo si possa vivere senza macchine blu e l’esclusività di privilegi acquisiti.

Ma, più di ogni cosa, credo si possa vivere solo nel rispetto della Vita. La propria. Quella degli altri.

Franzina Bilardo

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