“Bersani poteva andare avanti, ottenere al fiducia alla Camera, non averla al Senato, ma restare in carica per gli affari ordinari. Quanto meno avrebbe rappresentato buona parte delle nuove Camere”. Ecco, su Repubblica, il Crimi che non t’aspetti, dopo settimane di dichiarazioni lette accanto alla capogruppo alla Camera Lombardi, di domande inevase, di conferenze flash.
Una posizione, quella di Crimi, che rivela come una parte del MoVimento 5 Stelle non fosse del tutto ostile a mettere alla prova Bersani, ma si è scontrata con il dogma di negare a qualsiasi costo il voto di fiducia. “Intanto – prosegue Crimi – il Parlamento avrebbe lavorato. Ora invece siamo di fronte a una specie di commissariamento”.
Addirittura, il numero uno grillino al Senato svela alcuni particolari sulla girandola di consultazioni che si sono svolte nelle ultime settimane, tra gli inviti al Quirinale e gli impegni di Bersani, per pochi giorni premier incaricato.
“I nomi ce li abbiamo sempre avuti, ma non aveva senso metterli sul bancone del macellaio per farli vivisezionare ai giornalisti. Si tratta di persone esterne a questo mondo, che però stimiamo”. Crimi, dunque ufficializza anche che nei ranghi del MoVimento 5 Stelle la rosa di nomi per l’eventuale premier era pronta, ma dal Colle non si è manifestata l’intenzione di affidare al partito di Grillo l’incarico più pesante. Così, i candidati sono rimasti in cassaforte, magari per una prossima occasione.
A parziale conferma delle parole di Crimi, è arrivato nel pomeriggio un post telegrafico di Beppe Grillo sul blog, dal titolo emblematico: “I puntini sulle i”. Nel suo ultimo intervento il comico genovese enuncia alcuni fatti “per distratti e/o in malafede”, ma senza specificare i nomi.
“Il M5S non accorderà nessuna fiducia, o pseudo fiducia,a un governo politico o pseudo tecnico. Bersani non è meglio di Monti, è semplicemente uguale a Monti. Il Parlamento è sovrano e da subito, con un tratto di penna, può eliminare il Porcellum. Il M5S ha rinunciato a 42 milioni di euro di finanziamenti elettorali, i partiti possono subito fare lo stesso con una semplice lettera di rinuncia, Il M5S ha chiesto un incarico di governo, sta ancora aspettando una risposta.” Questi, alcuni dei punti più significativi dell’ultimo scritto di Grillo.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento