Il neo presidente ‘chiama alle armi’, sul fronte della battaglia europea per la riforma del copyright, auspicando il via libera dell’Europarlamento che voterà mercoledì 12. “Siamo in guerra – ha detto -: si sta attentando al diritto d’autore. Responsabili sono le multinazionali piene di miliardi. Ma spero tanto che vinceremo: loro hanno i miliardi e fanno attività di lobbying, noi abbiamo ragione”. “E’ un problema di tutti, non solo della Siae: se la cultura dovesse soccombere davanti ai soldi, sarebbe grave per tutti, italiani ed europei”
“Loro hanno i miliardi, ma noi abbiamo ragione”, ha concluso.
Intanto mercoledì 12 è previsto il dibattito e il rivoto, con un Europarlamento spaccato sul Copyright. “Ora o mai più” avverte la Commissione europea. Durante l’estate è arrivata una pioggia di emendamenti, oltre duecento, che i parlamentari ora dovranno votare uno a uno. Una situazione che rischia di partorire un testo «pasticciato», anche se il pericolo maggiore è di non riuscire a completare la riforma entro la fine della legislatura Ue.
Per comprendere i temi e gli articoli discussi leggi “Copyright: riforma bocciata e rinviata a settembre”
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