Nel documento di prassi l’Istituto previdenziale ricorda che gli importi contributivi delle predette categorie di lavoratori vanno versati secondo il meccanismo degli acconti e saldo, come per le imposte dirette, quali Irpef, Irap, Ires, ecc. Quindi, entro il prossimo 30 giugno (termine che slitta al 2 luglio in quanto la scadenza cade di sabato), bisogna versare il saldo 2017 e primo acconto 2018 dei contributi dovuti, ed entro il 30 novembre 2018 il secondo acconto 2018. Ma facciamo un passo indietro e vediamo nel dettaglio come compilare il quadro RR “Redditi PF 2018”.
Quadro RR, modello 730: da chi va compilato?
Innanzitutto, pare opportuno riepilogare i soggetti interessati alla compilazione del quadro RR del modello “Redditi PF 2018”. Tale quadro, in particolare, si compone principalmente da tre sezioni:
- i contributi previdenziali dovuti da artigiani e commercianti (sezione I);
- i contributi previdenziali dovuti dai professionisti iscritti alla Gestione separata INPS (sezione II)
- ed i contributi previdenziali dovuti dai soggetti iscritti alla cassa italiana geometri (sezione III)
Rientrano nell’ambito della prima sezione tutti i soggetti che si iscrivono alla gestione speciale dell’INPS degli “artigiani ed esercenti attività commerciali”, quindi:
- tutti i titolari di imprese artigiane e commerciali;
- ed i soci titolari di una propria posizione assicurativa tenuti al versamento di contributi previdenziali, sia per se stessi sia per le persone che prestano attività lavorativa nell’impresa (familiari collaboratori),
Nella seconda sezione, invece, bisogna inserire i dati dei soggetti che:
- svolgono attività di cui all’articolo 53, comma 1, del TUIR;
- e che sono tenuti al versamento dei contributi previdenziali alla Gestione separata, di cui all’articolo 2, comma 26, della legge n. 335/95.
Restano, invece, fuori dalla compilazione della sezione II, e quindi esclusi dal versamento contributivo:
- i professionisti che sono obbligati al versamento della contribuzione obbligatoria previdenziale (c.d. contributo soggettivo) presso le Casse;
- i professionisti che anche se producono redditi di lavoro autonomo, sono assoggettati per l’attività professionale ad un’altra forma di previdenza assicurativa.
Quadro RR, modello 730: saldo 2017 e acconto 2018
Come accennato in premessa, sia gli artigiani e commercianti (per la parte eccedente il reddito imponibile minimo, pari a 15.548 euro per l’anno 2017) che per i soggetti iscritti alla gestione separata INPS, il versamento dei contributi deve essere effettuato a saldo e acconto.
Per quest’anno, quindi, i predetti soggetti devono versare:
- entro il 30 giugno 2018 (termine che slitta al 2 luglio 2018), il saldo contributivo 2017 e il primo acconto 2018;
- entro il 30 novembre 2018, il secondo acconto contributo 2018.
La partita si chiude il 30 giugno del prossimo anno, con il versamento del saldo 2018.
Si ricorda che l’importo contributivo dovuto può essere versato anche dopo la data del 2 luglio 2018, purché vi si provvede entro il 20 agosto 2018, versando una maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo, così come previsto dall’articolo 17, comma 2, del D.P.R. n. 435/2001.
Quadro RR, modello 730: modalità di versamento dei contributi
Determinati i contributi dovuti sui redditi dell’anno 2017, l’interessato dovrà versarli mediante il modello F24 utilizzando i seguenti codici tributo:
- “AP” per gli artigiani;
- “CP” per i commercianti;
- “PXX” per i professioni c.d. “senza cassa”.
Qualora l’interessato versa i contributi con la maggiorazione dello 0,40%, l’importo aggiuntivo deve essere indicato separatamente utilizzando i seguenti codici tributo:
- “API” (artigiani) e la codeline INPS utilizzata per il versamento del relativo contributo;
- “CPI” (commercianti) e la codeline INPS utilizzata per il versamento del relativo contributo;
- “DPPI” nel caso dei liberi professionisti.
Quadro RR, modello 730: versamento rateale
È possibile avvalersi anche della rateizzazione dei contributi, tenendo conto dei seguenti accorgimenti:
- gli artigiani ed esercenti attività commerciali possono rateizzare solo la quota eccedente il minimale di reddito imponibile;
- i liberi professionisti posso rateizzare sia i contributi a saldo 2017 che primo acconto 2018, purché il pagamento rateale si completi entro il 30 novembre 2018.
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