Ma quali sono le novità più importanti del Modello 730/2017? Vediamole insieme.
Nuovo Modello 730 2017: come funziona?
È bene ricordare che il Modello 730 è il modulo usato, da parte di dipendenti e pensionati, per la dichiarazione dei redditi. Si differenzia dal Modello Unico, che è invece compilato da chi percepisce reddito d’impresa e dai lavoratori con partita Iva. Dà la possibilità ai contribuenti di ottenere il rimborso dell’imposta (o di versare le somme dovute) direttamente sulla pensione o sulla busta paga.
Dal 2015, la sua compilazione è stata resa ancora più agevole: infatti, è a disposizione anche il Modello 730 precompilato, che può essere accettato o modificato utilizzando il codice Pin del servizio telematico Fisconline.
Modello 730 precompilato: a quando la scadenza?
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Dopo il Decreto Fiscale n. 193/2016, l’invio del Modello 730 non dovrà più perfezionarsi il 7 luglio, bensì il 23 luglio, come già accennato inizialmente.
Attenzione, però: la proroga è valida solo per i contribuenti che si avvalgono del recente Modello 730 precompilato, e che quindi presentano la dichiarazione dei redditi in via telematica, e quindi autonomamente. Il tempo a disposizione sarà maggiore, quindi, solo per dipendenti e pensionati che non si avvalgano del supporto del CAF o di altri professionisti abilitati.
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Modello 730 tradizionale: a quando la scadenza?
Per coloro che si rivolgeranno ai professionisti, invece, è prevista una diversa nuova scadenza: i Caf, i commercialisti e i consulenti del lavoro potranno infatti consegnare i 730 compilati in maniera tradizionale entro il 24 luglio solo nel caso in cui avranno trasmesso almeno l’80% dei modelli entro la vecchia data di scadenza del 7 luglio.
Modello 730 2017: le altre novità
Agevolazioni sui premi di risultato del 2017
C’è ancora una novità a riguardo: si tratta dell’introduzione di una tassazione agevolata per i dipendenti del settore privato che percepiscono premi di risultato: è, infatti, prevista un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali pari al 10%; per coloro che invece percepiscano premi sotto forma di benefit o rimborso spese di rilevanza sociale, non è prevista alcuna imposta. Questo sempre che l’ammontare dei premi di risultato non superi l’importo di 2mila euro, o di 2mila 500 euro se l’azienda coinvolge pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro.
Agevolazioni sulle assicurazioni
Per ciò che concerne le assicurazioni che hanno ad oggetto il rischio di morte finalizzate alla tutela delle persone con disabilità grave, ci sono cambiamenti. Anche per l’anno d’imposta 2016, infatti, l’importo massimo dei premi assicurativi sui quali è possibile fruire della detrazione del 19% è stato elevato a 750 euro.
Nuovo bonus per i lavoratori “impatriati”
Questione lavoratori “impatriati”: per i lavoratori che si sono trasferiti in Italia, infatti, concorrerà alla formazione del reddito complessivo solo il 70% del reddito di lavoro dipendente prodotto nel nostro Paese.
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