Scade il 2 aprile, infatti, il termine per accedere alla prestazione sulla base dei periodi di disoccupazione incorsi nell’arco del 2012: mutano, dunque, le condizioni di riconoscimento del diritto alla riscossione dell’assegno, rispetto alla vecchia indennità, per cui poteva essere inoltrata domanda una volta l’anno. Per facilitare il pasaggio dal vecchio al nuovo status, l’Inps ha identificato una procedura per evitare un nuovo caso “esodati” tra i disoccupati coi requisiti per accedere al sostegno.
Cos’è la mini Aspi. Intanto, va specificato che qui si parla dell’ammortizzatore nella sua versione 2012, cioè legata a periodi di inattività lavorativa succeduti nei 12 mesi passati. L’istituzione di questa nuova cassa di disoccupazione limitatamente all’anno scorso, si è resa indispensabile per traghettare il sistema del welfare dal sistema delle indennità tout court a quello delle assicurazioni sociali, entrato in vigore a inizio 2013. La nuova indennità erogherà un contributo consistente nella metà delle settimane di lavoro nell’anno 2012.
A chi spetta. I lavoratori, o ex lavoratori, che abbiano maturato, nel corso del 2012 un periodo di disoccupazione ordinaria non agricola in base a un licenziamento o alla conclusione naturale di un contratto non rinnovato. Tra le fattispecie dei destinatari della prestazione, troviamo anche i lavoratori che hanno sciolto i vincoli di lavoro in seguito al ricorso alla risoluzione consensuale come introdotto dall’ultima riforma del lavoro, o, ancora, le dimissioni presentate da donne in maternità o per giusta causa.
Come si calcola. La mini Aspi 2012, e poi la sua versione definitiva, consentono ai lavoratori di vedersi riconosciuto il diritto a un’indennità che sia pari al 75% della retribuzione media sugli ultimi 24 mesi, purché non si oltrepassino i 1800 euro, oppure al 75%di 1180 euro più il 25% del risultato tra la sottrazione della retribuzione media e, appunto, la quota base di 1180 euro.
Come verrà versata. La mini Aspi verrà saldata una tantum e non ogni 30 giorni e includerà, in caso, anche l’assegno familiare se dovuto. Le modalità di riscossione della mini Aspi per il 2012 potranno essere quella dell’accredito su c/c bancario, postale o su libretto postale o, in alternativa, tramite bonifico domiciliato presso Poste Italiane allo sportello di un ufficio postale rientrante nel CAP di residenza o domicilio del richiedente (tenendo presente che non possono essere erogati dalla PA trasferimenti in contanti oltre i 1000 euro)
Come fare domanda. Le richieste di accesso al trattamento di disoccupazione per l’anno 2012 devono pervenire entro il 2 aprile nel database dell’Inps, oppure tramite centralino telefonico attraverso il numero 803164 gratuito da rete fissa o 06164164 da rete mobile a pagamento.
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