“La cosa che mi è piaciuta di più è quando ha detto che avrebbe tagliato lo stipendio dei ministri. Alla Bonino è caduta la mascella, la stessa espressione di quando vedi l’autovelox ma è tardi”. Il comico saluta così la novità annunciata dal premier, il cui primo decreto governativo dovrebbe proprio decurtare le doppie indennità ai membri del governo che siano già eletti tra i banchi delle due Aule.
“Fino a due settimane fa, Enrico Letta trasmetteva la stessa allegria di una lampadina a basso consumo”, ironizza Crozza, nel tratteggiare un profilo del nuovo primo ministro, “che era il vice di Bersani, l’uomo che ha sbagliato tutto, compreso il vice”.
A ben vedere, però, secondo il caratterista di Ballarò, qualche spunto di novità lo si può riconoscere: “Siamo entrati nella nuova era, quella del non divisivismo, cioè non toccare argomenti che dividono. Prodi e Rodotà erano troppo divisivi, i cassintegrati sono divisivi, anche gli omosessuali lo sono. Tutte le cose di sinistra sono divisive: allora, basta far sparire la sinistra”. Così, Crozza riassume questa contraddizione parafrasando la famosa canzone di Giorgio Gaber ‘Cos’è la destra cos’è la sinistra’, canticchiando che “Se conviene a Silvio non è divisivo, se rompe il cazzo a Silvio invece è divisivo”.
In chiusura, Crozza lancia anche su RaiTre l’imitazione di Renato Brunetta, capogruppo Pdl alla Camera immortalato mentre scambia un cinque con il neo premier al momento della fiducia a Montecitorio…ma di questo, consigliamo la visione.
Guarda il video di Maurizio Crozza a Ballarò, il 30 aprile 2013
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