Si legge nel testo dell’ordinanza che “Fermo restando quanto previsto dall’articolo I del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 2 marzo 2021, che prevede, tra l’altro, l’obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, a partire dal 28 giugno 2021 nelle ‘zone bianche’ cessa l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie negli spazi all’aperto, fatta eccezione per le situazioni in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o si configurino assembramenti o affollamenti, per gli spazi all’aperto delle strutture sanitarie, nonché in presenza di soggetti con conosciuta connotazione di alterata funzionalità del sistema immunitario“.
La prima a muoversi in questa direzione era stata la Provincia Autonoma di Bolzano. Il Presidente Kompatscher aveva infatti firmato un’ordinanza che prevedeva lo stop all’obbligo in Alto Adige a partire dal 21 giugno. In altri casi invece l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto è stato prorogato. Si tratta della Campania, dove l’obbligo sarà in vigore fino al 31 luglio “in ogni luogo non isolato, ad esempio nei centri urbani, nelle piazze, sui lungomare nelle ore e situazioni di affollamento, nonché nelle file, code, mercati o fiere ed altri eventi, anche all’aperto, nonché nei contesti di trasporto pubblico all’aperto quali traghetti, battelli e navi“.
Anche il sindaco di Norcia ha prorogato, in questo caso solo fino al 4 luglio, l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto, in considerazione del contesto epidemico locale.
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Mascherine all’aperto: i commenti della politica
Ad anticipare lo stop all’obbligo della mascherina all’aperto era stato il Sottosegretario al Ministero della Salute Pierpaolo Sileri, pur precisando la necessità di portare la mascherina sempre con sé, per utilizzarla quando ci sarà bisogno. Secondo le parole di Sileri in un’intervista a Repubblica infatti “Sarà come gli occhiali per leggere da vicino, che si portano sempre in tasca“.
L’iniziativa è stata ripresa più volte nei giorni scorsi dal mondo della politica, il leader della Lega Salvini aveva incontrato la settimana scorsa il premier Draghi per parlare dello stop all’obbligo, anche il Ministro degli Esteri Di Maio si era espresso in favore della misura.
Dopo la decisione del CTS è arrivato il commento del Ministro della Salute Speranza, che su Facebook ha ricordato come il superamento dell’obbligo avverrà “sempre nel rispetto delle indicazioni precauzionali stabilite dal Cts“, questione che è stata poi effettivamente ripresa nell’ordinanza.
Mascherine all’aperto: quando si deve ancora usare
Il testo dell’ordinanza, come abbiamo visto, richiama innanzitutto l’obbligo di portare la mascherina sempre con sé previsto dal Dpcm 2 marzo 2021. Seguendo le indicazioni del CTS, l’ordinanza stabilisce che le mascherine all’aperto dovranno essere indossate:
- negli spazi all’aperto delle strutture sanitarie;
- in presenza di soggetti con conosciuta connotazione di alterata funzionalità del sistema immunitario (es. trapiantati d’organo, pazienti in trattamento con farmaci citostatici);
- nei luoghi dove non può essere garantito il distanziamento (file, code, mercati, fiere);
- nelle zone gialle, arancioni, rosse;
- negli spazi al chiuso;
- sui mezzi pubblici.
Scarica il testo dell’ordinanza
Mascherine all’aperto: la situazione in Italia
I dati sulla situazione dei contagi sono incoraggianti, calano i ricoverati in terapia intensiva e la campagna vaccinale prosegue spedita, il report del Governo segnala come oltre 17 milioni di persone abbiano completato il ciclo vaccinale, mentre ormai oltre il 54% della popolazione italiana ha ricevuto almeno una dose di vaccino.
Con tutta l’Italia in Zona Bianca dal 28 giugno e l’arrivo dell’estate, lo stop all’obbligo delle mascherine anche all’aperto rappresenta un altro segnale di ripartenza dopo le recenti riaperture.
Mascherine all’aperto: gli altri Paesi
Anche gli altri Paesi si stanno muovendo in questa direzione: la Francia ha annunciato lo stop alle mascherine all’aperto a partire dal 17 giugno, con 10 giorni di anticipo rispetto alla data originariamente fissata. Si dovranno ancora usare nei luoghi chiusi e in quei luoghi all’aperto dove è facile formare assembramenti, come le file d’attesa, il mercati, gli stadi.
Anche la Germania ha disposto lo stop all’uso delle mascherine all’aperto, stesso discorso per Grecia, Belgio e Polonia.
Tuttavia, c’è crescente preoccupazione per la circolazione delle varianti, prima su tutte la variante Delta, il cui dilagare in Gran Bretagna ha costretto il Ministro Speranza a disporre una quarantena di 5 giorni per chi proviene dal Regno Unito.
Non solo mascherine all’aperto: il parere del CTS sulle discoteche
Proprio a causa delle varianti, sulla questione sullo stop all’obbligo delle mascherine all’aperto era di fondamentale importanza attendere il parere del CTS. Sempre il Comitato Tecnico Scientifico si è finalmente espresso per la riapertura delle discoteche, dando il via libera solo per le discoteche all’aperto e con l’obbligo del green pass.
La capienza dovrà essere ridotta del 50% e i gestori dovranno tenere i dati dei partecipanti, nominativi e recapiti, per 14 giorni, per facilitare e rendere immediato il tracciamento in caso di contagi. Non c’è ancora una data, il CTS ha infatti rimandato al Governo sulla questione.
Lo stop alle mascherine all’aperto rappresenta una forma di sollievo dato l’arrivo del caldo estivo, e un passo avanti verso il ritorno alla normalità.
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